Passo Paradiso (m 2585): anello dei Monticelli

Il percorso che porta dal passo Tonale (m 1883) al Passo Paradiso (m 2585) attraversa un ambiente di medio-alta montagna e costituisce un anello intorno la dorsale dei Monticelli. Si tratta di un’escursione facile che si svolge per ampi pendii, abbastanza ripidi in alcuni punti.
Il Passo Paradiso, un tempo chiamato Passo Monticello, era un tempo il confine tra Regno d'Italia e l'Impero austro-ungarico, e la dorsale dei Monticelli fu per l’intera Prima Guerra mondiale il fronte difensivo austro-ungarico e fu luogo di numerosi e sanguinosi scontri. In estate sono visibili ancora numerose testimonianze di quegli eventi bellici, in versione invernale l’unica evidenza è la galleria da attraversare.  
 
 
LOCALITA' DI PARTENZA.  Passo del Tonale, versante trentino, nei pressi della Chiesa di San Bartolomeo (m 1870).
 
 
ATTREZZATURA.   Normale da scialpinismo. Non dimenticare ARTVA, pala e sonda. L’attraversamento della galleria non richiede necessariamente una torcia (è lunga un centinaio di metri in linea retta e si vede l’uscita), ma è meglio avere il casco e possono essere utili i ramponi.
 
DIFFICOLTÀ.  (PD-) Inizialmente si percorre il tracciato di una stradina o mulattiera per poi deviare per pendii aperti, a tratti ripidi che necessitano di inversioni. La discesa si svolge lungo il tracciata di piste da sci con alcuni tratti ripidi (45°, pista nera).    
 
QUOTA MASSIMA: m 2602, al Rifugio Passo Paradiso.

QUOTA MINIMA: m 1870, alla partenza.

SVILUPPO: km 9,70.

TEMPO DI CAMMINO EFFETTIVO:4 ore.

TEMPO DI SALITA: 3 ore 15’.

TEMPO DI DISCESA: 45’.   

DESCRIZIONE PERCORSO.  Dalla via San Bartolomeo si impegno il sud fino ad incrociare la traccia di un ampio sentiero (percorso vita), che si percorre in direzione est fino ad immettersi sulla stradina, che proviene dal parcheggio in prossimità della Cantoniera, in corrispondenza di un tornante(m 1920 circa, 20 minuti dalla partenza). Si prosegue lungo la stradina fino a raggiungere una galleria (m 2055, 30 minuti dal tornante). L’imbocco della galleria, nella stagione invernale con un copioso innevamento potrebbe essere di difficile individuazione.
Superata la galleria (è rettilinea, lunga un centinaio di metri, si può percorrere senza torcia), si sbuca in un ambente grandioso dominato da Cima Busazza (m 3326). In una mezz’oretta dall’uscita della galleria si arriva al limite della conca dell’Alveo Presena (m 2163)dove, in corrispondenza di una palina segnaletica, si abbandona e la stradina che percorre la conca in direzione sud, per seguire il sentiero estivo 281 (parte del Sentiero della Pace), che si inoltra nel vallone dominato dalla frastagliata dorsale dei Monticelli, che non seguiremo. Dopo pochi metri abbandoniamo la traccia del sentiero e prendiamo a risalire il ripido pendio sulla sinistra. Dopo una serie di inversioni, raggiunta quota 2450 circa, la pendenza addolcisce e si prosegue, con direzione est, per ampi mammelloni fino a raggiungere il Passo Paradiso nella Conca Presena. Sono trascorsi un’ora e tre quarti dall’Alveo del Presena.
Dal Passo saliamo qualche metro e raggiungiamo la terrazza del Rifugio Passo Paradiso per una sosta.
 
Per la discesa percorriamo la pista nera fino a quota 2000 per prendere una stradina sulla destra. Dopo un breve tratto, in vista del campanile della chiesa di San Bernardo, la abbandoniamo tagliando il pendio, in neve ormai marcia, in direzione sud-est fino a raggiungere, sci ai piedi, l’auto.
      
NEVE. Copertura buona fin dal parcheggio. Leggero rigelo notturno.  Neve primaverile. Discesa faticosa lungo pista arata dai numerosi passaggi e dal "gatto" e con neve pesante: marciotta nella parte bassa.
 
METEO.  Cielo inizialmente sereno, poi intensificazione della nuvolosità a partire dalla tarda mattinata. Vento: calma. Temperatura alla partenza 5°, al punto più elevato 8°, al termine 22°.
 
FREQUENTAZIONE. Diversi escursionisti che però puntavano tutti verso la Cima Presena. Dall’Alveo del Presena quasi in solitaria.
 
COMPAGNI: Andrea.