Bocchetta Toate


Publiziert von cai56 , 1. April 2021 um 10:42. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:28 März 2021
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 1170 m
Abstieg: 1153 m
Strecke:Circolare 10,29 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Morbegno lungo le statali 36 e 38; alla rotonda all'ingresso della città svoltare a sinistra in direzione Costiera dei Cech. Seguire la Provinciale 10 fino al termine, in località Poira. Ampi parcheggi sul piazzale della chiesetta.

Escursione che per noi non è una novità, ma che con terreno innevato non avevamo mai percorso: e di neve ne occorre veramente tanta per coprire le enormi gande del canalone di discesa verso il Pesc. Ben pochi turisti non-local passano da queste parti: le indicazioni mancano (recentemente è apparsa solo qualche scritta a vernice sui massi ad integrare la segnaletica ufficiale) e non sono visibili tracce sul terreno; è un peccato perchè sarebbero possibili vari concatenamenti fra cime marginali e valichi secondari ed anonimi, che in questo modo rimangono appannaggio dei soli cacciatori in perlustrazione alla ricerca dei pochi ungulati rimasti su questo versante. Percorso adatto anche per lo scialpinismo, con obbligo però di spallaggio fra Poira e i maggenghi di Prà Sücc e Pesc.

Dal piazzale della chiesa si retrocede per alcune decine di metri fino a trovare una stradetta (indicazioni escursionistiche) che si avvia attraverso villette sparse nella pineta; facendo attenzione ad un bivio (le segnalazioni sembrano indicare due direzioni diverse, ma la strada corretta è solo quella di destra) si prosegue su largo ed agevole sentiero. Lo si segue lungo i comodi tornanti fino ad incrociare una recente (2006-2007) pista tagliafuoco; si attraversa la traccia e, proprio di fronte, si trova la prosecuzione del sentiero (notare, in alto su di un tronco, l'indicazione "Tre Cornini"). Si sale a tornanti attraverso il bosco di pini e betulle; poi un traverso fra le ginestre ci porta al maggengo di Prà Sücc, dove il sentiero tende a perdersi. Per ritrovarlo occorre oltrepassare un abbeveratoio sulla sinistra e risalire il ripido pascolo a monte fino a ritrovare una traccia proveniente da destra che si porta nelle vicinanze di alcuni ruderi; si prosegue attraverso la caotica vegetazione ricresciuta dai diversi incendi avvenuti negli anni '80/'90. Superato il livello forestale si arriva ad una spianata a pascolo molto sassoso dove il sentiero si allarga sulla traccia di uno scavo per la posa di un acquedotto di servizio al Pra Sücc: dopo alcune curve sul pendio si arriva ad una spalla sovrastante, in vista dell'Alpe Vesògn. Da qui è già visibile, in alto, il Bivacco Bottàni-Cornaggia. Da qui la copertura nevosa è continua: passando attraverso due spianate (residui di antichi laghi ormai interrati) si procede sul lato sinistro del vallone (un po' verso i Tre Cornini, caratteristico triplice accumulo di massi) individuando radi segnali a vernice bianco/rossa sui massi più voluminosi, che conviene seguire con attenzione: a questo punto il bivacco non è più visibile e c'è il forte rischio di vagare inutilmente per il versante. Oltrepassato un baitello con muri a secco, raggiungiamo il pulpito roccioso che sostiene la costruzione (sempre chiusa; chiavi a richiesta nei ristoranti di Pòira) aggirandolo da ultimo sulla sinistra. La prosecuzione del giro avviene dirigendosi nettamente verso est con leggera salita nel sinistro di due blandi canali paralleli, puntando ad una apparente poco accennata bocchetta alla sinistra di un grosso visibile ometto di pietre: in realtà è solo l'accesso ad un breve altopiano a margine di un rialzo roccioso. Al suo termine - e sempre nella stessa direzione - in corrispondenza della Bocchetta Toate (toponimo di recente uso locale, non nominata nè quotata sulle carte), ci si trova ad imboccare un canalone pressochè rettilineo che, in situazione estiva, risulta ingombro di grossi massi accatastati; occorre quindi scendere con prudenza tenendosi al centro dell'impluvio (qualche minimo rischio di scivolamenti nevosi dai fianchi) finchè la pendenza non diminuisce. A questo punto occorre individuare circa 200 metri più a valle, sulla sinistra del vallone, il tetto in lamiera della Baita Colino: raggiuntala attraversando una ganda secondaria mista ad insidiosi cespugli di ginepro strisciante, si incontrano i bolli del sentiero della Val Toate proveniente dai due Passi del Colino. La traccia, a tratti  molto smossa e faticosa, ricalca il solco di posa dell'acquedotto che alimenta tutti gli abbeveratoi della valle scendendo fino alle baite del Pesc; nei pressi delle costruzioni più occodentali si trova il sentiero che scende a Poira: lo si segue comodamente attraverso il bosco, si oltrepassa la pista tagliafuoco e si raggiunge una cappella votiva. Qui si presentano due possibilità: si può proseguire nella discesa principale verso Ledino e Careggio (come in questo file GPS), oppure si prende a destra un sentierino - sconsigliabile con neve a causa del difficile orientamento - che arriva a Poira direttamente a poche decine di metri dal parcheggio. 

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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