Laghi Spluga


Publiziert von cai56 , 4. September 2019 um 20:42. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 1 September 2019
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 2205 m
Abstieg: 2217 m
Strecke:Circolare 24,53 km

Le previsioni del tempo erano rassicuranti e l'idea di escursione piuttosto interessante, ma non sempre…  possiamo escludere gli imprevisti. A metà strada, in assenza di temporale, una violenta precipitazione di acqua mista a grandine ci ha rapidamente convinti a deviare verso valle lungo sentieri già ampiamente conosciuti. E' chiaro che il percorso di ritorno, benché non privo di interesse per il "neofita", molto difficilmente possa essere consigliato come gita di prima scelta, ma alla fine almeno ne è uscito un bel giro per estensione e dislivello...


Dal piazzale della chiesetta di Poira si imbocca la pista forestale che inizia a fianco dell'improbabile campo da calcio; trascurando le deviazioni secondarie all'interno della pineta, si arriva alla radura di Carecc che si risale su strada cementata per la linea di massima pendenza. Proseguendo lungo la pista forestale, di nuovo nella pineta, con vari cambiamenti di direzione, si arriva a Ledin, piccolo alpeggio attualmente sede anche di un agriturismo. Verso monte e nei pressi di una fonte con abbeveratoio, inizia nel bosco il sentiero da seguire per portarsi al maggengo del Pesc: la traccia risale con regolarità la pineta, alternando ampi traversi a tratti sassosi - antiche frane - ormai inerbiti (a circa metà percorso, lasciata a destra una cappella votiva, si intercetta e attraversa una pista tagliafuoco 1350 m circa). [La traccia GPS allegata non rispecchia questa descrizione, ma una scorciatoia più diretta - difficile da trovare - che unisce Poira alla detta cappella]. Oltrepassate le poche baite del Pesc, il sentiero si fa meno evidente portandosi verso il centro della Val Toate: pochi ometti di sassi conducono dove i pini - secolari - si fanno più radi. La traccia risale a zigzag il pendio a pascolo - seguendo il recente scavo di interramento di un acquedotto che rifornisce tutti gli abbeveratoi della valle - fino a raggiungere la Baita Colino; analogamente si prosegue - sempre al centro della valle - fino a portarsi nei pressi di un baitello senza nome a circa 2300m. La recente traccia, spostatasi gradualmente a destra verso la base della appariscente Torre Bering, va a terminare presso le opere di presa idrica interrate. I segnali a vernice - da qui un poco più evidenti - conducono a risalire in breve un pendio sassoso fino al Passo del Colino Orientale. Si scende quindi la valletta mantenendo la sinistra lungo poche tracce di sentiero, molti blocchi rocciosi e scarso pascolo; la direzione di massima porta ad aggirare dal basso uno sperone a propaggine del soprastante Monte Spluga ("Desenich"), poi un sentiero a tratti più evidente si dirige verso ovest finchè la bollatura svolta bruscamente a destra in ripida discesa fino a livello del Lago di Spluga più alto. Da qui bisogna tendere a seguire il corso del torrente, affiancando un paio di baite sparse (ruderi o con restauro abbandonato) e i due laghi più bassi ormai intorbati o sulla via per diventarlo; la discesa nel pascolo porta ad oltrepassare la Casera Spluga e, ormai nel rado bosco, le baite di Corte di Cevo. Facendo attenzione a seguire il corretto tracciato nella foresta di abeti abbastanza fitta in un paio di tratti, si raggiunge la radura di Corte del Dosso, abbandonata da decenni e con baite parzialmente crollate: un luogo di particolare suggestione. Da qui il sentiero è sempre ben evidente, anche se ripido e sassoso e spesso infestato da rovi e ortiche; la discesa incessante conduce quindi alla contrada Ceresolo: poco prima di raggiungere le misere baite si svolta a destra (cartello di rischio di piene improvvise) salendo, dopo un ponte, a raggiungere il sentiero ricavato sull'altro versante in corrispondenza dell'interramento della condotta idroelettrica a servizio della centrale di Cevo. Si scende ripidamente fino ad oltrepassare appena una briglia di un torrente secondario ("Val del Crap Bianc"): a destra una piccola freccia metallica segnala l'inizio del sentiero per Caspano. Si tratta di una traccia poco frequentata che, anche con l'aiuto di qualche catena, risale il boscoso e franoso versante al confine fra Valmasino e Costiera dei Cech; oltrepassato il passaggio chiave - la "Scaleta", una combinazione di brevi cenge rocciose esposte - un lungo traverso porta ad oltrepassare i ruderi di "Cà ai Möi", la presa di un acquedotto e le poche baite della "Muiaca": in pochi passi si raggiunge una pista forestale che, seguita verso sinistra, accompagna fino alla chiesa di S.Martino e a Caspano. Da qui si segue in discesa la provinciale fino alla frazione Chempo, dove, presso la deviazione per Poira, si trova a destra il ripido sentiero che sale fino a Roncaglia di Sopra; fra le case, in assenza di segnalazioni, si sale a sinistra fino a trovare, in uscita dal paese, la prosecuzione che, rientrando nel bosco, si porta a raggiungere due villette isolate. Girando a tornante dopo la seconda, attraverso il bosco percorso da numerose piste di moto, ci si sale rapidamente a raggiungere la pista forestale Poira-Ledino: pochi passi a sinistra e si ritrova il punto di partenza.  

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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Ricky e Lalla hat gesagt:
Gesendet am 5. September 2019 um 21:09
Giro di tutto rispetto.. Complimenti e belle foto.
Ciao

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 6. September 2019 um 09:36
Grazie.
Anche se si è trattato di un ripiegamento non è venuto male…
Ciao


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