Bivacco Bottani-Cornaggia e Q 2245


Publiziert von cai56 , 24. Mai 2017 um 16:13. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:21 Mai 2017
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 1292 m
Abstieg: 1293 m
Strecke:Parzialmente circolare 12,72
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Morbegno lungo le statali 36 e 38; alla rotonda all'ingresso della città svoltare a sinistra in direzione Costiera dei Cech. Seguire la Provinciale 10 fino al termine, in località Poira. Ampi parcheggi sul piazzale della chiesetta.

Le montagne di casa. Un veloce giro in tarda mattinata per tornare ancora una volta al panoramico Bivacco Bottani-Cornaggia. Non so più quante volte ci sono salito (anche con gli sci, quando c'era la neve), ma di solito era il percorso tecnicamente più completo per testare un nuovo paio di scarponi: sentiero, pascolo, roccia e addirittura un po' di arrampicata nella facile fessura alle spalle della costruzione.
Oggi, tanto per cambiare un po', allarghiamo il giro salendo all'erbosa quota 2245 e, al ritorno, attraversiamo in Val Toate lungo il sentiero del "Catasto" ["Ufficio del Catasto" era una baita - recentemente crollata - così denominata dai partigiani che qui avevano un clandestino punto di incontro].
Abbiamo trovato ancora parecchia neve nei pressi del bivacco, ed è sembrato consigliabile moderare l'andatura per evitare di finire malamente nei vuoti fra un masso e l'altro.

Dal parcheggio di Poira si torna a valle per poche decine di metri fino all'imbocco sulla destra di una pista sterrata - segnali - che si addentra nella foresta di pini silvestri in direzione di alcune villette: al primo bivio tenere la destra osservando bene le segnalazioni, abbondanti ma mal poste. Si segue lungamente il largo sentiero sassoso che serpeggia nel bosco fino ad attraversare una sterrata pianeggiante (pista tagliafuoco); si riprende la salita dirigendosi verso ovest in un traverso soleggiato e panoramico che si conclude sui pascoli del maggengo di Prà Sücc. Qui all'aperto, oltrepassate le baite, la traccia si confonde e conviene abbreviare il percorso risalendo i prati in direzione di un visibile cartello indicatore giallo: nei pressi della palina si ritrova il sentiero. Si riprende la via percorrendo un avvallamento invaso da cespugli e boscaglia disordinata (esito di rimboschimento spontaneo in conseguenza dei disastrosi incendi dolosi degli anni '70 e '80), andando a raggiungere un ripiano erboso umido con piccola area picnic. Da qui, e fino all'Alpe Vesogn, il sentiero si allarga in una traccia molto sassosa, risultato dell'interramento di un acquedotto. L'Alpe Vesogn, ancora caricata con una mandria di cavalli per qualche settimana in estate, è un mirabile quanto misconosciuto esemplare di torbiera d'alta quota (progetti di protezione vennero ventilati negli anni '90, ma...); lo splendido panorama su tutte le Orobie e la Bassa Valtellina è caratterizzato - e incorniciato verso ovest - dalla presenza dei Tre Cornini (o Tre Frati), una triplice stabile struttura di massi impilati, già ben visibile da Morbegno. All'altezza delle baite si volge bruscamente a destra abbandonando la segnaletica per il bivacco e si scende a contornare la torbiera maggiore; oltrepassato il modesto emissario, si sale sull'arrotondato culmine della cresta sud della Q 2245 sfruttando le numerose tracce di passaggio degli animali al pascolo. [Le carte segnano un sentiero di collegamento con le due baite di Piscido, poste in una valletta parallela alla cresta, ma se ne distinguono sul terreno pochissime e vane tracce.] Raggiunto un ometto di pietre, si intraprende la risalita dell'erboso, ripido ma comodo dosso fino alla cupola della panoramicissima Q 2245. Il bivacco è ben visibile alla nostra sinistra, ancora lontano e di poche decine di metri più in alto. Si scende dalla Q 2245 ad una sorta di conca, ora innevata, per riprendere la salita verso nord su terreno che adesso si è fatto più roccioso: si tratta di portarsi fino alla quota del bivacco, dove si troverà un comodo passaggio est-ovest modellato ad avvallamento più erboso delle aree circostanti.
Proseguendo con prudenza lungo i profondi e inconsistenti campi nevosi, si raggiunge in breve il dosso roccioso che ospita il Bivacco Bottani Cornaggia. Per la discesa si segue il sentiero segnalato (tratti di vernice numerosi ma ormai assai sbiaditi): una serpentina logica e comoda fra massi e pascolo fino alla evidenziata area picnic situata fra l'Alpe Vesogn e il Prà Sücc. In assenza della benché minima indicazione (*), si volge a sinistra nei pressi di un ruscello: ben presto si noterà una larga traccia (interramento di un acquedotto) che, in poche centinaia di metri, verrà sostituita dal sentiero originale (antica comunicazione fra i maggenghi di Prà Sücc e Pesc). Il percorso prosegue a saliscendi nel suo traverso e, poco prima di entrare nel solco della Val Toate, affianca i pochi muri residui della Baita del "Catasto"; in vista delle sparse baite del Pesc, risulta inutile proseguire lungo il sentiero nella salita che conduce ad una presa d'acqua: conviene scendere a destra lungo un corridoio erboso con pochi cespugli, evidente adattamento della vegetazione ad una valanga abitudinaria. Raggiunte due baite con fontana (e box in lamiera...) si reperisce il sentiero di discesa a verso Poira. E' un tracciato comodo e veloce che scende a curvoni nel bel bosco fino ad intersecare la pista tagliafuoco, già vista in salita; attraversata la carrozzabile, si riprende a scendere e, oltrepassata una cappella votiva, la molteplicità delle tracce nel terreno morbido del sottobosco permette ai runners una picchiata quasi verticale fino ai prati del Ledino.
Questo maggengo, anche per il fatto di ospitare un agriturismo, è raggiunto da una pista cementata: seguendola fedelmente (ai bivii, sempre a destra) si attraversa fra le baite-villette di Careggio e, da ultimo, si entra nella pineta di Poira. In poche centinaia di metri ci si ritrova al piazzale di partenza.
(*) Attualmente - 2020 - esiste una scritta rossa su di un sasso.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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numbers hat gesagt:
Gesendet am 25. Mai 2017 um 13:02
Bel giro
Me lo segno.

Mario

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Mai 2017 um 15:43
Grazie.
Secondo me, è molto adatto a temperature autunnali.


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