Pizzo di Gino (canale sud), cima Verta e monte Stabiello per cresta
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Un giro lunghissimo nato un po' dalla voglia di salire al pizzo di Gino per una variante (canale sud centrale) e un po' dall'improvvisazione del momento.
Per affrontare il canale prima che la neve cominci a smollare decidiamo di dormire in auto e partire a camminare prima delle sei da poco sopra l'abitato di San Nazzaro.
Partiamo alle 6, ancora al buio. Arrivati all'Alpe Piazza Vacchera ci prepariamo per il canale centrale. Le uniche info che avevamo trovato parlavano della necessità di 2 picche e 50 metri di corda (la doppia picca si è rivelata decisamente comoda anche se non fondamentale, mentre 20 metri di corda sono ben più che sufficienti). La neve è ottima, la pendenza max non va oltre i 50° e solo in un breve tratto tocchiamo la roccia a causa della penuria di neve.
All'uscita del canale ci attende una breve cresta che conduce sulla prima vetta della giornata: il Pizzo di Gino (2245 m). Decidiamo di proseguire in direzione nord, scendendo il pendio, tenendo il filo di cresta e continuiamo questa divertente e non difficile traversata (quasi sempre su neve compatta) fino al Motto del Tappa (2094), dove affrontiamo semplici roccette (II) poco metri prima della vetta, dove pranziamo.
Da qui, sempre su cresta, si prosegue fino a giungere ad una bocchetta e da qui attacchiamo un ripido pendio che conduce sul Mottone della Tappa (2130 m): ridiscendiamo di circa 100 m e poi risaliamo fino al Monte Stabbiello, ultima fatica della giornata. Scendiamo velocemente dalla larga cresta e imbocchiamo più giù il sentiero che ci riporta in località Monti Pianca. Seguiamo da qui il sentiero della "Via del Ferro" che ci riporta a San Nazzaro.
Francesco e Marco
Per affrontare il canale prima che la neve cominci a smollare decidiamo di dormire in auto e partire a camminare prima delle sei da poco sopra l'abitato di San Nazzaro.
Partiamo alle 6, ancora al buio. Arrivati all'Alpe Piazza Vacchera ci prepariamo per il canale centrale. Le uniche info che avevamo trovato parlavano della necessità di 2 picche e 50 metri di corda (la doppia picca si è rivelata decisamente comoda anche se non fondamentale, mentre 20 metri di corda sono ben più che sufficienti). La neve è ottima, la pendenza max non va oltre i 50° e solo in un breve tratto tocchiamo la roccia a causa della penuria di neve.
All'uscita del canale ci attende una breve cresta che conduce sulla prima vetta della giornata: il Pizzo di Gino (2245 m). Decidiamo di proseguire in direzione nord, scendendo il pendio, tenendo il filo di cresta e continuiamo questa divertente e non difficile traversata (quasi sempre su neve compatta) fino al Motto del Tappa (2094), dove affrontiamo semplici roccette (II) poco metri prima della vetta, dove pranziamo.
Da qui, sempre su cresta, si prosegue fino a giungere ad una bocchetta e da qui attacchiamo un ripido pendio che conduce sul Mottone della Tappa (2130 m): ridiscendiamo di circa 100 m e poi risaliamo fino al Monte Stabbiello, ultima fatica della giornata. Scendiamo velocemente dalla larga cresta e imbocchiamo più giù il sentiero che ci riporta in località Monti Pianca. Seguiamo da qui il sentiero della "Via del Ferro" che ci riporta a San Nazzaro.
Francesco e Marco
Tourengänger:
francesc92,
Marco_92


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