ivanbutti Giro in val Cavargna dai toni agro-dolci, a seguito di una scivolata di Beppe che gli ha procurato qualche problema, speriamo di lieve entità e che rientri velocemente. Oggi siamo solo io e lui, gli altri amici hanno fatto un lungo tour in Valtellina e, volendo fare non troppo tardi, optiamo per questo giro che parte da Cavargna. Lasciamo l'auto proprio di fronte al Municipio e seguiamo la strada asfaltata in direzione della frazione di Vegna, distante circa 4 Km, dove la strada termina. Qui attraversiamo il nucleo ed imbocchiamo la Via del Ferro, antico sentiero seguito da chi si trasferiva dalla Cavargna alla Val Morobbia e viceversa. Il tempo è un pò nuvoloso ma ci regala giochi di luce davvero suggestivi. Alla Bocchetta della Tappa abbandoniamo la Via del Ferro e risaliamo a sinistra il costolone che ci porta in vetta alla Cima della Valletta. Si scende alla Bocchetta di Stabiello per risalire sulla omonima vetta e ridiscendere dall'altro lato.Percorrendo il sentierino che, sul lato italiano, aggira la quota 2034, avviene l'incidente; Beppe scivola sul paglione e fa un volo di 4-5 metri, fermandosi per fortuna su una cengetta posta appena prima prima di un bello scivolo di almeno trenta metri sul paglione dove sarebbe stato impossibile fermarsi, con conseguenze non preventivabili. Nel punto della caduta c'era anche una placca rocciosa e picchiando lì si è procurato escoriazioni varie, anche se leggere, ed ha preso una botta alla gamba ed alla caviglia. Dopo essersi medicato in qualche maniera riesce a ripartire ma zoppica leggermente. Siamo circa a metà percorso, e così proseguiamo evitando di risalire le varie cimette ma stiamo sempre sul sentiero che le taglia a mezza costa. Dopo la pausa pranzo passiamo dalla Croce del Prato della Basciota e scendiamo la Garzirola per l'ampia carrareccia che porta a San Lucio, per agevolare il cammino di Beppe che nei tratti ripidi sente maggiormente il dolore alla gamba. All'Alpe Tabano immagino ci possa essere un sentiero che ci riporterebbe più velocemente a Cavargna ma non ci sono cartelli, li troveremo molto più in basso che indicano solo il cammino in salita. Passiamo così da San Lucio e imbocchiamo il sentiero che scende verso Colonè solo grazie all'info dataci da un locale, anche qui di segnalazioni nessuna traccia. Una volta trovatolo, il sentiero è poi semplice da seguire e riporta proprio in paese, certo una indicazione a San Lucio non guasterebbe, Nel frattempo le difficoltà motorie di Beppe sono aumentate, e quando arriviamo all'auto la gamba è un pò gonfia; speriamo ovviamente che sia solo la botta come è apparso al primo momento, e di poterlo rivedere prestissimo sulle sue amate montagne.
beppe Oggi sicuramente non è stata per me una giornata positiva anche se come descritto dal caro amico Ivan poteva andare molto peggio.
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