Un rinnovato Sentiero Alpinistico dei 3 Amici


Publiziert von Menek , 7. Dezember 2020 um 19:46.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 1 November 2020
Wandern Schwierigkeit: T5- - anspruchsvolles Alpinwandern
Klettern Schwierigkeit: III (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:45
Aufstieg: 1250 m
Abstieg: 1250 m
Strecke:Alla Ci riprovo, di Km 12,700
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Raggiungere Salò- Toscolano Maderno- Gaino, attraversare il paese e seguire le indicazioni per l'Agriturismo San Lorenzo/Valle delle Camerate. Lo stradello è praticabile anche senza 4x4. Parcheggiare all'Agriturismo previa consenso dei gestori, oppure proseguendo sulla strada si trovano comodi slarghi.
Unterkunftmöglichkeiten:Agriturismo S. Lorenzo- Bivacco Due Aceri- Rif. Pirlo
Kartennummer:mapnik

Dopo un anno e mezzo circa dalla prima salita oggi ritorno a calcare il Sentiero dei 3 Amici, un bellissimo sentiero parzialmente alpinistico che si trova nella zona a nord del Monte Pizzocolo. Ci ripasso per almeno due validi motivi, il primo motivo è dettato dalla voglia di faticare, aggiungendo un pizzico di adrenalina, mentre il secondo motivo, è per la curiosità di vedere come è stata risistemata e riattrezzata la via di salita.
Come la volta precedente parto dall'Agriturismo S. Lorenzo, e da lì, seguendo le nuove indicazioni, risalgo la comoda sterrata che mi porta prima verso l'amena località di Presegno, poi, facendo attenzione alla rara bollatura e a qualche ometto, mi innalzo di quota raggiungendo il bel punto panoramico chiamato Belvedere. Da Presegno al Belvedere il sentiero è nuovo, nel senso che rispetto al precedente la traccia segue una via che non supera le proprietà private, ma in compenso il fogliame tende a far sparire il sentierino e bisogna far "ballare l'occhio" affinché non ci si perda nel fitto bosco di agrifogli.
Dopo aver scattato qualche foto, dal Belvedere riprendo il mio cammino che ora è segnalato EE, anche se per una buona mezz'oretta di impegnativo c'è solo la ripida pendenza. Raggiunta la zona più rocciosa ora comincia il divertimento, perchè l'uso delle mani diventa una costante per superare facili passaggi alpinistici che non vanno oltre il I°+ / II°, stando comunque attenti alla bollatura perchè la traccia non è sempre evidentissima.
Arrivato finalmente nei pressi di un bivio dove è presente una palina, ora decido, si può decidere, che via seguire per giungere sul Pizzocolo; restando sulla sinistra rispetto alla cresta con un sentiero segnalato EE+ si raggiunge la Cresta Est e poi il Pizzocolo (Variante 202c), mentre seguendo la cresta e il 202b ora inizia il tratto più impegnativo segnalato EEA Tratto Alpinistico. Io che sono qua per verificare la nuova via di salita... la decisione è scontata.
Si comincia subito ad arrampicare, affrontando sempre con la massima attenzione passaggi di II°, forse II°+, a volte esposti, una danza costante che porta ad attraversare una linea di cresta sempre più esile ed esposta, nulla di impossibile da affrontare, sia chiaro, ma guai a prendere il tutto con baldanza e sicumera, perchè una eventuale caduta, sia a destra che a sinistra rispetto alla via stessa risulterebbe fatale. Passato il breve tratto aereo si supera una prima cengia esposta ma attrezzata, una cengia lunga una ventina di metri con un panorama meraviglioso che abbraccia tutta la "pancia" del lago, qua vale la pena fermarsi un attimo e godere di questa piccola chicca. Uscito dalla prima cengia dopo poco se ne intercetta una seconda, anche questa esposta, attrezzata e discendente, una cengia molto sporca e lunga almeno il doppio rispetto alla prima, ed in più la corda di sicurezza in alcune parti è mancante.
Passate le due cenge si riprende a salire arrampicando, mantenendo gli stessi gradi di difficoltà, qua è stato tutto attrezzato a nuovo con una corde fisse da 0,9-10,5 mm che aiutano non poco nella progressione, che poi risulta essere un misto tra balze erbose e roccette. Prima del passaggio chiave di III°+, si oltrepassa ancora una breve cengetta esposta, erbosa, e con un discreto salto nel vuoto, mentre il passaggio di III°, appunto, lo si può superare (se si vuole) con l'aiuto della corda fissa, perchè si è ormai quasi alla fine della via (termina appena oltre un ripetitore) e le braccia non hanno più la stessa elasticità e freschezza. Ancora qualche passo su ripide balze erbose e poi puff, si sbuca sul facile sentiero ufficiale che proviene dalla Cresta Est e Sud/Est e con cento metri lineari si raggiunge la croce di vetta. 3h30 comprese tempo per foto, pause e imbracatura.
Come al solito la cima del Pizzocolo è ben frequentata a livello numerico, la visuale verso il lago attira sempre un buon numero di escursionisti che giungono dai vari sentieri; purtroppo la cosa che si tende a notare è che negli ultimi tempi i frequentatori delle terre alte non hanno più nel loro Dna quelle regole non scritte che ne fanno il tratto distintivo, non ci si saluta quasi più, si ha meno voglia di conoscere e solidarizzare fatiche. Si tratta di soggetti prettamente giovani a cui non sono state tramandate le nozioni base (anche se poi uno/a le potrebbe cercare e scoprire), ma anche qualche neofita in là con gli anni non brilla di luce propria. A questo punto mi è difficile capire se si tratti di ineducazione alla  montagna o di mero senso del rispetto tra umani che si incontrano che viene a mancare. Mah, lo scoprirò col tempo...
Fatta una breve pausa pranzo in prossimità della chiesetta, ora proseguo il cammino lungo la comoda cresta che dopo poco declina verso il Bivio a Q 1469 mt, da qua, raggiunto ancora il sentiero ufficiale, mi porto prima verso il Dos delle Prade, e poi, come da palina segnaletica, scendo con la comoda sterrata sino al P.so dello Spino dove trovo le ennesime segnalazioni poste sulla palina. Seguendo le indicazioni per Palazzo di Archesane con passo spedito perdo quota, su una solitaria strada sterrata sino a raggiungere l'omonima località dove è presente un piccolo parcheggio, da qua, continuando su strada sterrata, mi riporto al punto di partenza dove la mia graziosa GreenA riposa, anche lei solitaria, nel parcheggio dell'Agriturismo.
Nota 1): A cose fatte i punti di salita che sono stati modificati sono sostanzialmente 2; parte del primo tratto che dal bosco sale al Belvedere (occhio alla bollatura e ometti) e poi l'ultimo tratto di salita che non si svolge più nel canalone erboso piuttosto esposto, ma segue una traiettoria di salita più logica (via rocciosa+balze erbose) dove si incontra però il passaggio di III°+ non difficile da superare. Se non si vuole fare la zona più impegnativa, al bivio già descritto si può seguire la Variante Escursionistica 202b (EE+). In rete trovate i tempi di salita: 5/6 h.  Io li trovati decisamente abbondanti. Almeno che non si salga su traccia parzialmente innevata. p.s. Un Grazie alla guida alpina Stefano Michelazzi per il bel lavoro (quasi a gratis) effettuato.
Nota 2): Cazzeggiandum...
Lerciotac: Evoluzione, in futuro avremo un solo piede a causa delle lavatrici che spaiano i calzini.
Lerciocasinò: Conte: stanziato un miliardo di Euro per coprire le mancate vincite alla tombola natalizia.
Lerciosanità: Conte: Ok alle cene di Natale, ma vietato sputare i canditi del panettone.

A' la prochaine!    Menek (Ezechiele Bluff)
 

Tourengänger: Menek


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Kommentare (8)


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GIBI hat gesagt:
Gesendet am 9. Dezember 2020 um 09:47
Caspita Domenico che bel giro impegnativo ... chissà però adesso quanta neve che c’è !

Sono poi d’accordo su quanto dici e me ne sto accorgendo non solo in montagna ma anche nei boschi qui in zona ... gente che abbassa lo sguardo per evitare di salutare o che neppure risponde al tuo saluto se ne trova sempre di più ... e non è un bel segno !

Ciao Giorgio

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Dezember 2020 um 13:16
Segno anche "del tempo in mascherina", che sta rovinando quel poco di buono che si era saputo creare. :(

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Dezember 2020 um 15:56
Veramente si può pensare che una mascherina possa rovinare "quel poco di buono" che si era creato? Veramente si può pensare che gli umani siano così stupidi e facilmente soccombibili? Voglio sperare di no! Voglio sperare e confidare nelle intelligenze racchiuse in noi, altrimenti ci si arrende al nulla. Ciao Emi
Menek

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Dezember 2020 um 20:08
Purtroppo sì Dome... negli ultimi mesi ho visto ovunque e non certo solo sui sentieri - ove nel complesso ancora ci si difende bene - un "escalation" al contrario nei comportamenti e modi di fare delle persone... e purtroppo della maggioranza.
Speriamo e confidiamo, certo... ma dubito basti.

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. Dezember 2020 um 17:32
Buttiamoci un po di ottimismo, Emi... :)))

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Dezember 2020 um 15:52
Su quanta neve ci sia sul Pizzocolo manco ci penso, mi viene il mal di testa! :))) Altro che 5 h di salita, ora!
Per il resto non dobbiamo demordere. Dobbiamo tramandare le famose regole non scritte che hanno sempre fatto dell'alpinismo qualcosa di speciale, e lo dobbiamo fare sino a che le nuove leve imparino e tramandino a loro volta. Lo dobbiamo fare per non lasciare nulla d' intentato. Forse soffro di "alpinismo romantico", ma è quello che mi è stato lasciato e che mi piace. Ora tocca a noi non arrendersi, se ci teniamo a questo modus vivendi. Altrimenti le cose cambieranno, e molto in fretta, come questa società ci sta abituando. Troppo pippone?
Ciao Gio
Menek

veget hat gesagt:
Gesendet am 22. Dezember 2020 um 13:43
Un gitone, che richiede esperienza,"men sana in corpore sano",e voglia di grande alpinismo! Bravissimo!
Condivido il tuo commento finale, sull'ìAlpinismo romantico....
E se incrociamo , chi cammina in senso contrario al nostro,,,,non manchiamo di salutarci ..... Perchè....Non siamo appestati!
Cari saluti e auguri caro Dome
Ciao
Eu

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. Dezember 2020 um 17:27
Nulla è mai rimasto uguale nel corso dei secoli, e questo non è un male, anzi... ma la solidarietà in montagna, e non solo, non può venire meno. Sono sicurissimo che la pensi così anche tu, Eu!
Salutoni e auguri caro Eu e grazie dei comply
Menek


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