Duemila candeline al Pizzocolo 1581 m e Monte Spino 1513 m
|
||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Volendo festeggiare quella che teoricamente dovrebbe essere la nostra duemillesima escursione, avevamo sperato di poter fare una bella cima, il P3S, era quello che avevamo scelto ma la giornata poco si presta per salirlo, stessa cosa dicasi per una traversata cui avevamo pensato. La speranza di assenza di pioggia in quel di Toscolano ci fa pensare a una traversata gardesana ma…giunti a Sanico piove ancora…le nubi sono basse e ci scappa tutta la voglia di fare quello che avevamo in mente.
Evitiamo di salire a Sant’Urbano, tanto la cresta non abbiamo voglia di farla con questo tempo infelice e quindi posteggiamo poco sotto Sanico. Come questa primavera raggiungiamo, tra uno scroscio di pioggia e l’altro, Sant’Urbano dove deviamo per il Pirello. Fuori dal bosco la pioggia sembra cessare, gli alberi comunque davano una bella mano alla pioggia…raggiungiamo e prendiamo la variante per il Pizzocolo. Anche oggi fango a iosa…passiamo un cacciatore cui per curiosità chiedo a cosa spara, la visibilità a tratti è di 4-5m…lepri mi risponde…ma oggi non c’è nulla dice anche…beh intanto qualche sparo lo abbiamo sentito. Mi sembra un’assurdità passare tra roccoli con tanto di esche vive e a P.so Spino trovare un centro ornitologico dell’ERSAF…Non facciamoci troppe domande su certi controsensi tanto non ne verremmo mai a capo…
Proseguiamo per la cima del Pizzocolo dove alla croce facciamo giusto una foto prima di rintanarci al riparo nella chiesetta sottostante. Poco dopo arrivano Chiara e amici saliti coraggiosamente dalla cresta…se penso alle ultime nostre uscite CAI…, nemmeno sarebbero scesi dall’auto con un tempo simile ammesso che fossimo riusciti a farli partire…altro che salire la cresta…complimenti veramente a tutti…
Insieme proseguiamo per il rifugio Pirlo voci di chi sta già tornando ci informano che il rifugio è al completo…lasciamo quindi andare il grosso del gruppo al rifugio e con Chiara e Matteo saliamo velocemente al Monte Spino. Nel nulla facciamo la foto di vetta e scendiamo dal versante opposto.
Finalmente al caldo del rifugio ci fermiamo per una breve sosta. Gli amici sembrano voler scendere quasi subito per evitare il buio ma tra una cosa e l’altra alla fine saremo noi a partire prima…
Lasciamo il rifugio che sono ancora lì a ciaccolare, quando si è in tanti….tenendo un passo bello allegro riusciamo ad essere in zona abitata con le ultime luci e a evitare la frontale.
Salvata la giornata…azzeccatissima la scelta del Pizzocolo che per quanto il tempo non sia stato proprio il massimo almeno lo è stata la compagnia di Chiara e dei suoi intrepidi amici!
Il T3 riguarda principalmente la salita per cresta fatta da Chiara e C. e per la salita allo Spino in quanto oggi molto umida e scivolosa. La salita da Sanico al rifugio Pirlo potrebbe essere classificata anche come T1.
Chiara .... Altro cambio programma connesso al meteo..
A cambiare stavolta è la meta di una escursione CAI.
E il cambio viene comunicato venerdì sera intorno alle 23 (mentre le comunicazioni dei giorni precedenti erano del tipo "vediamo se andare e dove andare").
Il pensiero è quindi: "ma, vediamo se viene qualcuno e si aggrega qualcuno".....
Alla fine siamo in 13!
Decido di fare comunque la cresta "facile" del Pizzocolo (che alcuni cartelli indicano come S altri SE..... In realtà è comunque a sud!): la pioggerella è fine alla partenza (anzi....ma non doveva smettere alle 9.00???!!!???.....) e i "campi solcati" nelle rocce offrono maggior aderenza e più appigli.... Tra l'altro poi mi sa che qualcuno/a è venuto/a proprio per la cresta!!!!..... E il fatto che smetta di piovere durante la salita, rincuora i più perplessi.
In cima, nella cappelletta, incontriamo Cristina e Marco......e non proprio a sorpresa!!!!
Si scende insieme fin quasi al rifugio, e poi, mentre il resto del gruppo decide per un piatto di pasta al caldo, in 4 (noi tre più lo spilungone di Matteo) si fa una "toccata e fuga" al monte Spino, ri-raggiungendoli dopo un po'.....
Poi in effetti la nostra ripartenza dal rifugio è un po' più lenta, tra far vedere/rivedere il percorso, raccimolare tutte le cose, ecc, mentre Cristina e Marco schizzano via veloci. Ma loro devono farsi della strada in più mentre noi l'auto l'abbiamo lasciata un po' più su.
Rientro anch'esso asciutto, e con qualche scorcio maggiore sul lago.
Piacevole giornata. Piacevolissimo incontro con Marco e Cristina. Unica riflessione, condivisa col resto del gruppo: però prima o poi al Pizzocolo bisogna venire non solo quando il meteo non è bello!!!! Giusto per scorgere un po' più di panorami!!!!
Kommentare (17)