Monte Pizzocolo cresta Sud-Est (m 1585) e Monte Spino (m 1511)
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Giornata fredda per essere metà aprile e pure con un bel venticello che però ci garantirà condizioni top per tutta la giornata con panorama spaziale su tutto il lago e oltre.
Cartelli in legno alla partenza indicano chiaramente le varie possibilità e definiscono i due percorsi di cresta: quello escursionistico EE (cresta Sud) e quello alpinistico EE+ (cresta Sud-Est una volta chiamata impropriamente cresta Est) decisamente ottimistico come valutazione (ritengo sia un F se non un F+)
All'attacco della cresta SE sono fiorite addirittura alcune peonie.
La salita sempre sul filo è estremamente piacevole e divertente, solo 2-3 passi di II con buone prese per le mani e appoggi per i piedi. Unico punto delicato un tratto di cresta di 2-3 m di lunghezza, circa a metà cresta, da fare a cavalcioni o a quattro zampe o in alternativa risalendo una fessura sulla destra (II+, leggermente più difficile ma meno esposto, a ciascuno la propria scelta).
Il percorso è comunque lungo, noi ci abbiamo messo quasi 4 ore per arrivare in vetta al Pizzocolo, ma sempre con un panorama impagabile sul lago.
Solo lungo la discesa dal Pizzocolo verso il Passo di Spino, nei tratti rivolti a Nord, abbiamo trovato ancora un po' di neve gelata, superabile però senza problemi. Bella in piedi, ma su buona traccia che rende, la successiva risalita al Monte Spino con l'erica che sta fiorendo dappertutto.
Al ritorno breve tappa al Rifugio Pirlo, chiuso. Da qui rientro tranquillo in un paio d'ore all'auto via Pirello e Sant'Urbano
Cartelli in legno alla partenza indicano chiaramente le varie possibilità e definiscono i due percorsi di cresta: quello escursionistico EE (cresta Sud) e quello alpinistico EE+ (cresta Sud-Est una volta chiamata impropriamente cresta Est) decisamente ottimistico come valutazione (ritengo sia un F se non un F+)
All'attacco della cresta SE sono fiorite addirittura alcune peonie.
La salita sempre sul filo è estremamente piacevole e divertente, solo 2-3 passi di II con buone prese per le mani e appoggi per i piedi. Unico punto delicato un tratto di cresta di 2-3 m di lunghezza, circa a metà cresta, da fare a cavalcioni o a quattro zampe o in alternativa risalendo una fessura sulla destra (II+, leggermente più difficile ma meno esposto, a ciascuno la propria scelta).
Il percorso è comunque lungo, noi ci abbiamo messo quasi 4 ore per arrivare in vetta al Pizzocolo, ma sempre con un panorama impagabile sul lago.
Solo lungo la discesa dal Pizzocolo verso il Passo di Spino, nei tratti rivolti a Nord, abbiamo trovato ancora un po' di neve gelata, superabile però senza problemi. Bella in piedi, ma su buona traccia che rende, la successiva risalita al Monte Spino con l'erica che sta fiorendo dappertutto.
Al ritorno breve tappa al Rifugio Pirlo, chiuso. Da qui rientro tranquillo in un paio d'ore all'auto via Pirello e Sant'Urbano
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