Ponte Tibetano Carasc (700 m)


Publiziert von siso , 4. November 2020 um 11:05.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 1 November 2020
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Cima dell'Uomo 
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 636 m
Strecke:Monte Carasso (248 m) – Sementina (273 m) – Pizzorìn – Ramoli – Selvatico – Ponte Tibetano (700 m) – San Bernardo (609 m) – Gaggio (390 m) – Lòri (370 m) – Oratorio della Santissima Trinità (290 m) – Monte Carasso (248 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2 - uscita Bellinzona Sud – Giubiasco – Sementina – Monte Carasso.
Unterkunftmöglichkeiten:Ristorante Ostello Curzútt.
Kartennummer:C.N.S. No. 1313 – Bellinzona - 1:25000.

Dopo cinque anni e cinque mesi dall’inaugurazione (31 maggio 2015) è arrivato il giorno della mia visita al ponte sospeso che attraversa la Valle di Sementina.

 

Inizio dell’escursione: ore 8.25

Fine dell’escursione: ore 11.55

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1023 hPa

Temperatura alla partenza: 6,5°C

Temperatura a San Bernardo, ore 10.30: 13°C

Temperatura al rientro: 16°C

Velocità media del vento: 0 km/h

Sorgere del sole: 7.05

Tramonto del sole: 17.09

 

Sveglia alle 6:30, partenza da casa alle 7:30, arrivo a Monte Carasso alle 8:05, dopo 46,8 km d’auto. Parcheggio di fronte all’Antico Convento delle Agostiniane e alle 8:25 mi avvio in direzione delle mura fortificate e dei Fortini della Fame sopra Sementina. Non si tratta di opere medievali, poiché vennero fatte costruire a partire dal 1853, in seguito alla Prima Guerra d’Indipendenza scoppiata in Italia e alle rivolte milanesi del 1848 e 1853.

 

Proprio in quella occasione, i ticinesi vennero accusati dagli asburgici di accogliere profughi italiani (Giuseppe Mazzini e Carlo Cattaneo in primis) favorendo cospirazioni rivoluzionarie e l’incetta d’armi. La ritorsione dell’Austria nei confronti della Svizzera si fece sentire da subito. Il 16 febbraio 1853 il maresciallo Giulaj eseguì la cacciata dal Regno Lombardo-Veneto di tutti i Ticinesi, appoggiandosi falsamente su motivi religiosi. Più di 6500 Ticinesi dovettero lasciare la Lombardia entro tre giorni: il benessere di migliaia di famiglie innocenti era distrutto. Come se non bastasse, le autorità austriache decretarono il blocco economico e chiusero le frontiere ai commerci.

I Fortini della Fame sorsero proprio per questa storica ragione; proteggere le vie d’accesso ai passi del San Gottardo e San Bernardino in caso di una invasione da sud da parte dell’Austria, impiegando nella costruzione dei suddetti gli espulsi dalla Lombardia che erano ridotti alla fame per mancanza di lavoro (Fonte: Giulio Rossi – Egidio Pometta, Storia del Cantone Ticino, Armando Dadò Editore, 1980, pagg. 300-301).

 

Dopo le prime decine di metri di salita il frescolino scompare all’istante. Il sassoso sentiero si sviluppa in un bosco misto di latifoglie, a monte dei vigneti terrazzati dell’Azienda vitivinicola Pizzorin. Una signora a spasso nel bosco con il gatto asserisce che sono il primo escursionista di giornata ad affrontare la salita. A circa 740 m di quota il sentierino converge nel più ampio sentiero proveniente da San Defendente e 50 m più avanti arrivo ad un bivio: a sinistra si prosegue verso i Monti Bassi e i Monti della Costa, a destra verso il ponte.

Continuo in direzione nord, sul versante destro della Valle di Sementina, lungo un percorso pianeggiante o in leggera discesa. Mi bastano dieci minuti per raggiungere il piccolo terrazzo denominato Selvatico, sul quale appoggia la spalla sud del ponte, alla quota di 696,5 m. Non c’è in giro nessuno; ho il privilegio di percorrere il ponte sul camminamento di 728 assicelle di larice senza incrociare nessuno.

Avvio l’action cam e muovo i primi titubanti passi guardando bene dove appoggio i piedi. I cavi d’acciaio, i ganci e le rifiniture sono in ottimo stato, sembrano nuovi; una fitta rete zincata a maglia diagonale, 40 mm x 40 mm, protegge i parapetti del ponte fino a 115 cm d’altezza.

                                               Ponte Tibetano Carasc

Prendo coraggio e cammino più speditamente accompagnato dal canto delle tavole, dal cigolio dei cavi e dalla leggera oscillazione del manufatto. All’incontro della prima serie di bandierine tibetane, mi concedo un fugace sguardo a sinistra e anche a destra del ponte, quindi continuo senza togliere lo sguardo dal piano di calpestio. L’ultimo tratto è risolutamente in salita, tuttavia le assicelle sono asciutte, non scivolose. Malgrado l’innata sensazione di vertigini, che mi colpisce quando non sono incordato o assicurato con un set da ferrata, riesco a superare la prova senza problemi. I ponti tibetani che ho attraversato sulle ferrate delle Dolomiti oscillano molto di più, ma sono anche decisamente più brevi. Sul tratto successivo di sentiero vedo una postazione didattica, che spiega il funzionamento di una carbonaia.

A partire dalle dieci comincio ad incrociare escursionisti che salgono per visitare il ponte. Sono tutti piuttosto ansimanti: la salita da Monte Carasso è più faticosa rispetto a quella che inizia a Sementina.

Alle dieci e trenta pervengo al poggio sul quale è edificata la Chiesa di San Bernardo (609 m), antico luogo sacro delle genti che un tempo popolavano la collina, prima di insediarsi sul fondovalle nel Settecento. Oggi la chiesa è un monumento di importanza nazionale. Che sorpresa, non mi aspettavo tanta ricchezza! Le pareti sono affrescate da una serie ininterrotta di preziosi dipinti risalenti ad epoche diverse. Si va dalla Madonna del latte della seconda metà del ‘300 all’Ultima Cena attribuita ai Seregnesi e alla loro Bottega (sec. XV), fino alla volta del coro del 1607. Inaspettatamente è presente anche una competente storica dell’arte che spiega con dovizia di particolari le opere.

La successiva discesa verso Monte Carasso non è comodissima. Una lunga serie di tratti lastricati e di ripide scalette di pietra mi danno la conferma che ho azzeccato il senso di marcia più comodo dell’anello. La prossima sosta è all’Oratorio della Santissima Trinità (290 m), risalente al 1655 e restaurato l’ultima volta nel 2018. Nei pressi della bella chiesa posso ammirare le mura merlate che facevano parte dello sbarramento che attraversava e chiudeva la valle verso il Piano di Magadino.

Raggiunto il nucleo di Monte Carasso mi soffermo ad ammirare e fotografare il fantastico antico convento delle Agostiniane, oggetto di un ampio intervento di recupero sulla base di un progetto di Luigi Snozzi negli anni 1987-1993. L’antico convento si è trasformato in un moderno centro comunale che ospita diversi enti pubblici e religiosi, un modello di riferimento di pianificazione degli spazi pubblici. Per questa ragione il progetto è stato insignito anche del premio Wakker nel 1993 e del premio “Prince of Wales 1993”.

 

Interessantissima passeggiata sopra Sementina e Monte Carasso con parecchi stimoli naturalistici, culturali, storici, artistici e naturalmente ingegneristici, per lo straordinario Ponte Tibetano Carasc. È un’opera che fa onore al “pontefice” che l’ha progettata, ma anche a tutti gli escursionisti che hanno il coraggio di percorrerlo.

 

Tempo totale: 3 h 30 min

Tempi parziali

Monte Carasso (248 m) – Sementina (273 m) – Ponte Tibetano (700 m): 1 h 25 min

Ponte Tibetano (700 m) San Bernardo (609 m): 40 min

San Bernardo (609 m) – Monte Carasso (248 m): 1 h

Dislivello in salita: 636 m

Quota massima: 788 m

Quota minima: 248 m

Sviluppo complessivo: 7,61 km

Difficoltà: T2

Copertura della rete cellulare: Swisscom buona.

Tourengänger: siso


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Kommentare (8)


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Ricky e Lalla hat gesagt:
Gesendet am 5. November 2020 um 09:03
Anello interessante e ponte spettacolare!
Complimenti
Ciao
Ricky

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. November 2020 um 09:53
Grazie Ricky, lo rivisiterò compiendo un altro giro ad anello. Il ponte tibetano sarà chiuso a seguito di lavori di manutenzione a partire da lunedì 9 novembre 2020 fino a venerdì 20 novembre 2020.
Cordiali saluti,
siso.

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 5. November 2020 um 15:16
Come dico spesso ... il prezzo di un eventuale “ biglietto “ secondo me sarebbe più giustificato dalla visita alla Chiesa di San Bernardo che al “ turistico “ Ponte Tibetano ... però i gusti ... sono gusti !

Ciao Giorgio

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. November 2020 um 16:47
Ciao Giorgio!
Finora non ci sono spese né per visitare il ponte, né per la chiesa, né per il parcheggio.

GIBI hat gesagt: RE:
Gesendet am 6. November 2020 um 00:29
... però mi avevano detto che non si può più salire a San Defendente o ai Monti di Cima in auto ( chissà adesso l'anziano che abita lì con chi chiacchiera ! ) ... tu sei salito a piedi ma ti risulta questo divieto per le auto ?

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 6. November 2020 um 09:08
Dalla primavera all'autunno è in funzione un servizio di bus navetta, con partenza dall'Info Point nel nucleo di Monte Carasso, fino a San Defendente. È un ottimo servizio per tutti coloro che non possono o non vogliono camminare troppo in salita. Non mi risulta che la strada sia sbarrata, tuttavia a San Defendente non ci sono parcheggi.
Un caro saluto,
siso.

gbal hat gesagt:
Gesendet am 6. November 2020 um 12:04
Grazie per averci fatto da guida turistica ed aver condiviso queste interessanti informazioni.

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 6. November 2020 um 14:11
È un piacere Giulio!
Un caro saluto,
siso.


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