Ponte tibetano Carasc (un mercoledì da mufloni)


Publiziert von morgan , 23. September 2022 um 10:32.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:21 September 2022
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Cima dell'Uomo 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 700 m
Abstieg: 700 m
Strecke:11,0 km

Con questa uscita riparte il programma "un mercoledì da mufloni" serie di gite infrasettimanali organizzate dal CAI di Laveno Mombello. L'attrattiva principale della gita è il ponte tibetano ma ci sono aspetti storici, culturali, artistici che rendono ancora più interessante questa esperienza. 
Arriviamo a Sementina al posteggio di Via alla Serta dove, però, non c'è posto per tutte le auto, per cui cerchiamo altri posteggi in zona. Parcheggiamo a pagamento nei pressi della stazione della funivia di Monte Carasso. Questo inconveniente ci fa perdere 45' rispetto al programma. Radunato il gruppo iniziamo il cammino passando sotto l'arco delle fortificazioni militari. Saliamo su ripide scalinate lungo le mura che ci portano tra i vigneti sul colle. Interessante è la storia delle fortificazioni.

Le mura fortificate fanno parte della Linea Dufour in cui si inseriscono i cosiddetti "Fortini della fame". La linea prende il nome da Dufour generale e cartografo svizzero che l'aveva progettata. A Dufour è dedicata anche la cima più alta del Monte Rosa.
Nel 1848 la vicina Lombardia era sotto dominazione austriaca ed i repressi moti insurrezionali di Milano causarono l'espatrio dei cospiratori. L'economia del Ticino era basata sui lavori pubblici (costruzione strade e infrastrutture), esportazione di legname e i lavori degli emigranti in Lombardia. L'agricoltura si basava sulla pastorizia poiché il piano di Magadino non era stato ancora bonificato ed il Ticino dipendeva dalla Lombardia per la fornitura dei cereali. La Svizzera, repubblicana e democratica, era attorniata da un' Europa monarchica e antiliberale e si trova ad accogliere profughi e cospiratori. L'Austria accusa la Svizzera di favorire le attività degli esuli e decreta il blocco commerciale e minaccia un intervento militare. Accordi politici allentarono il blocco e la situazione si normalizzò. Nel 1852 il governo ticinese decise l'espulsione di 22 cappuccini lombardi accusati di essere spie al soldo degli austriaci. Per ritorsione l'Austria decretò il blocco delle frontiere e l'espulsione di 6000 ticinesi che lavoravano in Lombardia, tra cui 800 filandaie del mendrisiotto, 600 spazzacamini della Val Verzasca, 400 stagnini e ramai della Val Colla, cioccolatai e marronai della Val Blenio. Il Ticino si trova a far fronte ad una grave crisi alimentare dovuta al blocco delle frontiere, alla malattia delle patate e ai disoccupati. La confederazione decise la costruzione della Linea Dufour, già progettata anni prima, per difesa del territorio ma, più che altro, per dare un lavoro agli espulsi. Dopo lunghe trattative con l'Austria si raggiunse un compromesso ed il blocco della fame fu tolto. La linea difensiva non fu mai utilizzata. Restano a testimonianza dell'epoca le mura tra Sementina e Camorino con le torri cilindriche dei fortini.

Proseguiamo il cammino su strada sterrata inizialmente pianeggiante tra le vigne che scende sulla strada asfaltata da cui deviamo su mulattiera che taglia più volte la strada fino ad arrivare a San Defendente. Deviamo fra gli ampi prati del piccolo borgo rurale con la chiesetta di San Defendente. Tornati al bivio prendiamo la direzione di Carasc. Su comodo sentiero realizzato dopo la costruzione del ponte, saliamo nel bosco. Sul versante affacciato alla Val Sementina la via inizia a scendere e, dopo un ponte di legno arriviamo al ponte tibetano Carasc.

Il ponte tibetano Carasc è stato ultimato nel novembre 2014 ma l'inaugurazione è avvenuta il 31 maggio 2015 per poter ultimare la costruzione e messa in sicurezza dei sentieri di accesso sui due lati della valle. Il ponte consente l'attraversamento della Valle Sementina a quota collinare. In realtà quest'opera non era necessaria: i due versanti non erano mai stati collegati ma lo scopo è quello di invogliare gli escursionisti a visitare questa zona e il ponte ne è diventato l'attrazione principale. Lungo 270mt , è alto 130mt sul fondovalle ed è situato a 696mt di quota su entrambi i lati. La pendenza di ingresso è del 24%. Largo poco meno di 1 metro, il parapetto è alto 1,15mt, il fondo è in legno di larice.
Promossa dalla fondazione San Barnard- Curzutt (San Bernardo- Corte di Sotto) l'opera è costata 1.600.000 CHfr ed è stata finanziata dai comuni vicini, dal cantone e da altri enti

Dopo le foto di gruppo attraversiamo il ponte che, pur solido, oscilla leggermente offrendo sensazioni ed emozioni. Dopo l'attraversamento iniziamo la risalita sul comodo sentiero che, cambiato versante, inizia a scendere fino ad arrivare al piccolo borgo con il poggio panoramico che ospita la chiesa di San Bernardo. Ci concediamo la pausa pranzo. Abbiamo la fortuna che oggi è il giorno di apertura infrasettimanale della chiesa con visite guidate gratuite. Attendiamo la fine della visita del gruppo precedente in lingua francese e ci presentiamo ad Augusta, la simpatica e preparata guida che ci illustra i vari aspetti che caratterizzano l'edificio.

La chiesa di San Bernardo è dedicata a Bernardo da Mentone ed è il risultato di modifiche e ampliamenti che si sono succeduti nei secoli. Edificata tra XI e XII secolo nel XV secolo fu ampliata e venne costruito il portico e il campanile. Nel XVI secolo si costruì la cappella di San Nicola e successivamente, il coro e la sacrestia. Gli affreschi, ben conservati, occupano quasi tutte le pareti. Si passa dalla pittura medievale del San Cristoforo e la Madonna del latte al barocco con la crocefissione, gli evangelisti e i dottori della chiesa. Molti sono i Santi raffigurati e di particolare pregio è l'ultima cena attribuita ai maestri seregnesi ricca di elementi riconducibili alla realtà locale. I graffiti esterni che a prima vista possono sembrare atti vandalici, sono storici (quasi tutti). Qualcuno è datato al 1700 e rappresentano la tradizione di lasciare un segno di devozione. Una chiesa così importante sulle colline è motivata dal fatto che, fino al '700 la popolazione locale abitava stabilmente nei borghi a mezza montagna mentre il piano era scarsamente abitato. In seguito i borghi montani furono abbandonati e la chiesa restò chiusa.

Salutata Augusta che registra la visita del nostro gruppo e ci chiede informazioni sullo stato dei sentieri iniziamo il rientro spostandoci al vicino borgo rurale di Curzutt (Corte di Sotto), area soggetta ad un programma di recupero ambientale con lo scopo di riscoprire la vita contadina e l'ambiente della collina alta stabilmente abitata fino al 1700. In questo ambito sono stati realizzati percorsi didattici, un parco giochi per bambini e un ostello. Curzutt è servito dalla fermata intermedia della funivia Monte Carasso- Mornera. La realizzazione di questa fermata ha evitato la costruzione di un deturpante accesso stradale.
Iniziamo la discesa in direzione di Monte Carasso su una ripida ed irregolare scalinata che interseca più volte la strada asfaltata e porta alla stazione di partenza della funivia dove ci salutiamo prima di andare a riprendere le nostre auto.
Partecipanti 15: Dario (capogita), Aldo, Anita, Antonio, Domenico, Elisabetta, Enrico, Liliana, Lis, Luigi, Luigino, Maurizio, Michael, Paolo, Regina.
Tempi di percorrenza: 20' al ritrovo delle mura di Sementina. 2h12' dal ritrovo al ponte, 3h08' a S.Bernardo, 1h25' sosta (pranzo e visita), 1h10' discesa. Tempo impiegato 6h00' (4h30' di cammino)
Meteo: nuvoloso, limpido, sole nel pomeriggio.


Tourengänger: morgan
Communities: Hikr in italiano


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