Piz dal Teo - 3049 m
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Alla scoperta delle piccole perle di roccia nascoste della Val Grosina.
Pochi sentieri, tanta ganda (spietata), carote magicamente cadute tra i sassi (e qua ci scappa un bel "MANNAGGGGGGGIA" cit.), balconi panoramici ed esposti (ma non troppo esposticit.2), crestine affilate e soprattutto tanta tanta voglia di... RAVANARE!
Da Malghera (q. 1964 m), imboccare la strada sterrata che, pianeggiante, conduce ad un grande alpeggio. Qui ignorare la traccia che scende verso il torrente sul fondovalle, quindi proseguire lungo il sentiero che, mai ripido, si addentra nella Val di Sacco in direzione del Bivacco Strambini. Dopo un lungo traverso, il sentiero piega decisamente verso NW, transitando nei pressi delle baite della località Pian di Mezzo (q. 2170 m circa). Giunti ai piedi della bastionata che sorregge il Bivacco, il sentiero inizia a prendere quota in maniera un po' più decisa. Dopo una serie di ripidi tornanti, alla q. 2460 m circa, quando il sentiero piega decisamente a destra per raggiungere il Bivacco Strambini, abbandonare la traccia segnata, per traversare verso sinistra in direzione della bella piramide del Piz dal Teo.
Senza seguire un percorso obbligato, ma cercando di tenersi il più alti possibile, traversare verso ovest per ripidi prati e grosse pietraie, fino a guadagnare le conca detritica posta ai piedi della parete NE del Piz dal Teo. Facendo attenzione ai numerosi massi instabili, attraversare la pietraia e risalire il ripido e sfasciumoso canalino che consente l'accesso alla cresta est della montagna. Risalire, dunque, il canale tenendosi bene sul suo margine sinistro (faccia a monte) a ridosso delle rocce del sovrastante sperone. Proseguire fino al termine del canale, dove si svolta decisamente a sinistra fino a raggiungere una piccola sella con ometto (visibile solo all'ultimo, q. 2850 m circa).
Dalla selletta, abbassarsi di pochi metri sul versante opposto, quindi seguire una larga (ma esposta) cengia che, tra facili placche appoggiate ed erba, conduce alla cresta est del Piz dal Teo.
Seguire la cresta inizialmente semplice e pianeggiante e, dopo aver aggirato sul versante svizzero un grosso masso, si perviene ad un intaglio, dove la cresta subisce una netta impennata (sosta con due chiodi vecchi alla base dello spigolo finale).
A questo punto, non resta che seguire fedelmente lo spigolo (aggirando, eventualmente, le difficoltà sul lato italiano della montagna) fino alla vetta del Piz del Teo (q. 3049 m).
In quest'ultimo tratto le difficoltà su roccia non sono elevate (forse alcuni passi di III- nella parte iniziale, poi II/II+), ma occorre fare molta attenzione alla roccia (non sempre stabile) e all'esposizione su entrambi i versanti.
Discesa come per la salita.
TEMPI DI PERCORRENZA:
MALGHERA - BIVACCO STRAMBINI: 1,20 ora
BIVACCO STRAMBINI - INIZIO CRESTA EST: 1,10 ora
INIZIO CRESTA EST - PIZ DAL TEO: 25 minuti
PIZ DAL TEO - MALGHERA: 2,30 ore
con Vale e Fabiano
Pochi sentieri, tanta ganda (spietata), carote magicamente cadute tra i sassi (e qua ci scappa un bel "MANNAGGGGGGGIA" cit.), balconi panoramici ed esposti (ma non troppo esposticit.2), crestine affilate e soprattutto tanta tanta voglia di... RAVANARE!
Da Malghera (q. 1964 m), imboccare la strada sterrata che, pianeggiante, conduce ad un grande alpeggio. Qui ignorare la traccia che scende verso il torrente sul fondovalle, quindi proseguire lungo il sentiero che, mai ripido, si addentra nella Val di Sacco in direzione del Bivacco Strambini. Dopo un lungo traverso, il sentiero piega decisamente verso NW, transitando nei pressi delle baite della località Pian di Mezzo (q. 2170 m circa). Giunti ai piedi della bastionata che sorregge il Bivacco, il sentiero inizia a prendere quota in maniera un po' più decisa. Dopo una serie di ripidi tornanti, alla q. 2460 m circa, quando il sentiero piega decisamente a destra per raggiungere il Bivacco Strambini, abbandonare la traccia segnata, per traversare verso sinistra in direzione della bella piramide del Piz dal Teo.
Senza seguire un percorso obbligato, ma cercando di tenersi il più alti possibile, traversare verso ovest per ripidi prati e grosse pietraie, fino a guadagnare le conca detritica posta ai piedi della parete NE del Piz dal Teo. Facendo attenzione ai numerosi massi instabili, attraversare la pietraia e risalire il ripido e sfasciumoso canalino che consente l'accesso alla cresta est della montagna. Risalire, dunque, il canale tenendosi bene sul suo margine sinistro (faccia a monte) a ridosso delle rocce del sovrastante sperone. Proseguire fino al termine del canale, dove si svolta decisamente a sinistra fino a raggiungere una piccola sella con ometto (visibile solo all'ultimo, q. 2850 m circa).
Dalla selletta, abbassarsi di pochi metri sul versante opposto, quindi seguire una larga (ma esposta) cengia che, tra facili placche appoggiate ed erba, conduce alla cresta est del Piz dal Teo.
Seguire la cresta inizialmente semplice e pianeggiante e, dopo aver aggirato sul versante svizzero un grosso masso, si perviene ad un intaglio, dove la cresta subisce una netta impennata (sosta con due chiodi vecchi alla base dello spigolo finale).
A questo punto, non resta che seguire fedelmente lo spigolo (aggirando, eventualmente, le difficoltà sul lato italiano della montagna) fino alla vetta del Piz del Teo (q. 3049 m).
In quest'ultimo tratto le difficoltà su roccia non sono elevate (forse alcuni passi di III- nella parte iniziale, poi II/II+), ma occorre fare molta attenzione alla roccia (non sempre stabile) e all'esposizione su entrambi i versanti.
Discesa come per la salita.
TEMPI DI PERCORRENZA:
MALGHERA - BIVACCO STRAMBINI: 1,20 ora
BIVACCO STRAMBINI - INIZIO CRESTA EST: 1,10 ora
INIZIO CRESTA EST - PIZ DAL TEO: 25 minuti
PIZ DAL TEO - MALGHERA: 2,30 ore
con Vale e Fabiano
Tourengänger:
irgi99

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