Tentativo Becca di Vlou, cresta sud
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Partiamo poco prima delle 7 dalla sbarra e saliamo dopo 200mt circa a destra per ripido sentiero sino a giungere alla località di s. grato.
Da s. grato il sentiero sale poco e raggiunge dopo un po l'alpe madonna delle nevi, qui seguendo una traccia con ometti che sale a destra per un canale erboso ripido (ma sempre tracciato) sino a giungere all'alpe Vlou superiore.
Fa caldissimo e sto grondando di sudore!
Abbandoniamo le tracce che proseguono verso la Becca Torchè e saliamo a destra per il dosso Sud erboso e ripido sino a raggiungere un ometto con paletto di legno che segna l'inizio della cresta sud. Circa 3 ore e 30 dalla partenza, quota 2600m circa
Qui ci leghiamo e mettiamo le scarpette, noi non facciamo il torrione iniziale, per non perdere altro tempo per poi fare la doppia, ma lo aggiriamo facendo un traverso a destra su ottima roccia appigliata (circa 60mt) poi arrivati all'intaglio da dove si perviene anche facendo la doppia proseguiamo sul filo della cresta.
La roccia è bellissima (gneiss) ma un po sporca dovuta ai licheni e ai pochi passaggi.
Si sale su tratti facili e su tratti di III/III+ e un tratto di IV, si aggirano vari dentini ed un tratto delicato da fare in discesa.
Nel frattempo delle nuvole che non ci piacciono per niente si formano sulla cima della Becca di Vlou, ma il meteo non doveva essere perfetto oggi ?!
Vabbè, proseguiamo ancora e facciamo una paretina di III con un friend incastrato (unica protezione trovata sino a qui sulla via), poi un'altro passaggio esposto su altra paretina di III+ quindi raggiungiamo la parte mediana della cresta che è più facile (si può camminare) con roccioni ed erba, da qui, quota 2800 ci mancherebbero 3 risalti (sempre da fare in arrampicata) per arrivare alla cima, il più è stato fatto credo, ma i nuvoloni, pure neri, ormai avvolgono la cima e non ce la sentiamo proprio di proseguire (anche per la discesa non proprio facile).
Quindi da qui vediamo la possibilità di scendere abbastanza facilmente nel vallone tra la Vlou e la Torchè.
Arriviamo nel vallone e seguendo radi ometti, con percorso non proprio agile, ritorniamo all'alpe Vlou superiore e quindi con percorso lunghissimo a ritroso sino all'auto.
In discesa parlando con un signore veniamo a sapere che la zona è soggetta alle nubi, quindi se ci torneremo lo faremo sicuramente in autunno quando il tempo è più stabile!
Con Paola
Da s. grato il sentiero sale poco e raggiunge dopo un po l'alpe madonna delle nevi, qui seguendo una traccia con ometti che sale a destra per un canale erboso ripido (ma sempre tracciato) sino a giungere all'alpe Vlou superiore.
Fa caldissimo e sto grondando di sudore!
Abbandoniamo le tracce che proseguono verso la Becca Torchè e saliamo a destra per il dosso Sud erboso e ripido sino a raggiungere un ometto con paletto di legno che segna l'inizio della cresta sud. Circa 3 ore e 30 dalla partenza, quota 2600m circa
Qui ci leghiamo e mettiamo le scarpette, noi non facciamo il torrione iniziale, per non perdere altro tempo per poi fare la doppia, ma lo aggiriamo facendo un traverso a destra su ottima roccia appigliata (circa 60mt) poi arrivati all'intaglio da dove si perviene anche facendo la doppia proseguiamo sul filo della cresta.
La roccia è bellissima (gneiss) ma un po sporca dovuta ai licheni e ai pochi passaggi.
Si sale su tratti facili e su tratti di III/III+ e un tratto di IV, si aggirano vari dentini ed un tratto delicato da fare in discesa.
Nel frattempo delle nuvole che non ci piacciono per niente si formano sulla cima della Becca di Vlou, ma il meteo non doveva essere perfetto oggi ?!
Vabbè, proseguiamo ancora e facciamo una paretina di III con un friend incastrato (unica protezione trovata sino a qui sulla via), poi un'altro passaggio esposto su altra paretina di III+ quindi raggiungiamo la parte mediana della cresta che è più facile (si può camminare) con roccioni ed erba, da qui, quota 2800 ci mancherebbero 3 risalti (sempre da fare in arrampicata) per arrivare alla cima, il più è stato fatto credo, ma i nuvoloni, pure neri, ormai avvolgono la cima e non ce la sentiamo proprio di proseguire (anche per la discesa non proprio facile).
Quindi da qui vediamo la possibilità di scendere abbastanza facilmente nel vallone tra la Vlou e la Torchè.
Arriviamo nel vallone e seguendo radi ometti, con percorso non proprio agile, ritorniamo all'alpe Vlou superiore e quindi con percorso lunghissimo a ritroso sino all'auto.
In discesa parlando con un signore veniamo a sapere che la zona è soggetta alle nubi, quindi se ci torneremo lo faremo sicuramente in autunno quando il tempo è più stabile!
Con Paola
Tourengänger:
Alpingio

Communities: Hikr in italiano
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