Monte Forcellino (2842m) da Niblogo
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Dal parcheggio a Niblogo (1575m) si imbocca la larga strada gippabile che risale verso la Val Zebrù. La si segue in leggero falsopiano fino a raggiungere un bivio poco oltre il Ponte Tre Croci (1620m). Qui si svolta a destra, seguendo le indicazioni per l'alpe Predaccio e le baite Cavallaro.
il sentiero ora sale deciso in mezzo al bosco, guadagnando quota velocemente. In poco tempo si superano l'alpe Pradaccio di Sotto e l'Alpe Pradaccio di Sopra. In quest'ultima località si svolta a destra e si continua a salire con buona pendenza nel bosco. Al limite degli alberi si raggiungono finalmente le baite Cavallaro (2168m). Da qui il paesaggio cambia e gli alberi lasciano il posto a pascoli erbose e pietraie rocciose. Si sale ora agilmente, su pendenze più moderate e costanti. Il sentiero è sempre ben evidente e conduce senza difficoltà al Passo Forcellino (2778m). Poco sotto il passo ci imbattiamo in un folto gregge di stambecchi, che si lasciano avvicinare fino a una ventina di metri senza troppi problemi. Dopo una sosta foto riprendiamo la salita a vista verso la nostra meta. In pochi minuti raggiungiamo così (sulla sinistra del passo) la cima del Monte Forcellino (2842m).
Il panorama dalla cima è grandioso. Da un lato si apre sulla piana di Bormio, dall'altro offre una bellissima vista sulle più alte cime della zona (Cevedale, Gran Zebrù, Zebrù, Ortles, Confinale).
Dopo una breve sosta sulla cima riprendiamo la discesa in direzione della val Zebrù. Non esiste un vero e proprio sentiero, quindi scendiamo a vista lungo pratoni ripidi. Seguendo la traccia gps evitiamo di portarci troppo fuori strada così, scesi di quota, riusciamo a intercettare il sentiero che, dalle baite cavallaro, gira tutto intorno alla cima sul suo versante nord. Raggiunto il sentierino lo imbocchiamo verso destra (direzione opposta alle baite). Presto ci si ritrova nel bosco e si perde quota velocemente raggiungendo la Malga Campo (2009m). Da qui si imbocca la larga gippabile che percorre tutta la val Zebrù e la si percorre in direzione di Niblogo. Al Ponte tre Croci si chiude l'anello e si ripercorre il pezzo in falsopiano iniziale per tornare al parcheggio di Niblogo.
Escursione veramente molto bella e varia dal punto di vista paesaggistico. La classificazione T3 è dovuta unicamente alla prima parte di discesa che dev'essere fatta a vista senza la presenza di un vero sentiero. In ogni caso nulla di particolarmente difficile o complicato.
Marco
il sentiero ora sale deciso in mezzo al bosco, guadagnando quota velocemente. In poco tempo si superano l'alpe Pradaccio di Sotto e l'Alpe Pradaccio di Sopra. In quest'ultima località si svolta a destra e si continua a salire con buona pendenza nel bosco. Al limite degli alberi si raggiungono finalmente le baite Cavallaro (2168m). Da qui il paesaggio cambia e gli alberi lasciano il posto a pascoli erbose e pietraie rocciose. Si sale ora agilmente, su pendenze più moderate e costanti. Il sentiero è sempre ben evidente e conduce senza difficoltà al Passo Forcellino (2778m). Poco sotto il passo ci imbattiamo in un folto gregge di stambecchi, che si lasciano avvicinare fino a una ventina di metri senza troppi problemi. Dopo una sosta foto riprendiamo la salita a vista verso la nostra meta. In pochi minuti raggiungiamo così (sulla sinistra del passo) la cima del Monte Forcellino (2842m).
Il panorama dalla cima è grandioso. Da un lato si apre sulla piana di Bormio, dall'altro offre una bellissima vista sulle più alte cime della zona (Cevedale, Gran Zebrù, Zebrù, Ortles, Confinale).
Dopo una breve sosta sulla cima riprendiamo la discesa in direzione della val Zebrù. Non esiste un vero e proprio sentiero, quindi scendiamo a vista lungo pratoni ripidi. Seguendo la traccia gps evitiamo di portarci troppo fuori strada così, scesi di quota, riusciamo a intercettare il sentiero che, dalle baite cavallaro, gira tutto intorno alla cima sul suo versante nord. Raggiunto il sentierino lo imbocchiamo verso destra (direzione opposta alle baite). Presto ci si ritrova nel bosco e si perde quota velocemente raggiungendo la Malga Campo (2009m). Da qui si imbocca la larga gippabile che percorre tutta la val Zebrù e la si percorre in direzione di Niblogo. Al Ponte tre Croci si chiude l'anello e si ripercorre il pezzo in falsopiano iniziale per tornare al parcheggio di Niblogo.
Escursione veramente molto bella e varia dal punto di vista paesaggistico. La classificazione T3 è dovuta unicamente alla prima parte di discesa che dev'essere fatta a vista senza la presenza di un vero sentiero. In ogni caso nulla di particolarmente difficile o complicato.
Marco
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