Val Zebrù, Val Cedec, Valfurva - Circumnavigazione del Monte Confinale in mountainbike

Giro assolutamente spettacolare...forse più adatto ad essere percorso a piedi... quanto "portage"!

Scaricate le MBike al parcheggio di Fantelle, scendiamo rapidamente fino al ponte Tre Croci, da dove, attraversato il torrente omonimo, comincia la risalita della Val Zebrù.

A parte lo strappo iniziale ed un secondo strappo quando riattraversiamo il torrente, tornando sulla sua destra orografica, il percorso scorre piacevole sotto le ruote in un rilassante paesaggio ravvivato dalle taglienti creste del Cristallo e delle Cime di Campo, raramente disturbato da qualche automezzo che risale la gippabile e un po’ incupito da una insistente nuvolaglia che ci accompagnerà a lungo, senza però mai mettere in pericolo il buon esito dell’avventura.

Il gioco comincia a farsi più duro intorno ai duemila metri di quota: tra la Malga di Campo e la Baita del Pastore, brevi strappi tra il 15 ed il 20 per cento fanno da antipasto e, abbandonato il solco vallivo principale, per imboccare la Val Rin Maré, in direzione del Rifugio 5° Alpini ...

 

tocca scendere.

Spingendo sul ripidissimo e tormentato acciotolato, arriviamo alla piazzola dove anche le jeep abbandonano.

I mezzi, ora salgono sulle spalle e si prosegue con uno sguardo al terreno incerto e uno al magico nido d’aquila, sovrastato dalla Thurwieser e dallo Zebrù.

Arrivati al bivio sotto il rifugio, rinunciamo all’ultimo balzo, che ci porterebbe fuori strada e, dopo un breve rinfresco, pieghiamo in direzione sud sudest tagliando il pietroso versante ovest della Cima della Miniera.
Il traverso ci porta a riaffacciarci sul solco vallivo principale; convergendo verso sudovest, ci abbassiamo, dapprima ancora con le bici in spalla, poi con qualche buon tratto in sella fino intorno ai 2500 metri di quota, per poi ricominciare, lentamente...
 

Superata qualche chiazza di neve, sempre bici in spalla, approdiamo finalmente ai 3005 metri del Passo Zebrù.
Lo sguardo si apre sul panorama delle 13 cime e, sotto di noi, sulla discesa, divertente anche se non completamente pedalabile, che porta al Rifugio Pizzini