Introduzione alla Val di Cogne con Tsaplana e Punta Arpisson
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Stavo pensando che quota tremila metri è la mia spiaggia: le infradito, lo sdraio, le chiappe al vento, il selfie con lo Spritz e cose così..
Stavo anche pensando che Cogne è base di partenza per alcuni montagnoni bellissimi raggiungibili camminando, ma al momento non ho il tempo e le forze per affrontarli pertanto devo ripiegare.
Senza pensarci troppo questa mattina presto presto ho preso la macchina, ho fatto duecentoventi chilometri e ho parcheggiato nella parte alta di Gimillian, frazione di Cogne.
Avevo in mente due elevazioni sulla lunga cresta che conduce alla Punta Garin, così affidandomi alla splendida cartellonistica, mi sono avviato sul 3/3B in direzione di punta Tsaplana, 2681.
Ho camminato in un bosco fantastico su un sentiero che neanche a immaginarlo, uno sasso neanche a cercarlo. Poi sono uscito all'aperto e il sole delle otto era già furioso, ho camminato su dolci tornanti sino a giungere alla Tsaplana in un paio di ore.
C'è una graziosa Madonnina, c'è un versante a perpendicolo sulla valle e c'è il Grampa davanti agli occhi.
Gli occhi li ho girati a destra e ho visto il mostro: un pendio senza speranza di respiro, diretto, più di trecento metri più in alto, alla punta di Arpisson.
In stato di forma pessimo con innegabili ricadute sul morale, mi son messo in modalità "passo del prete" e ho risalito a testa bassa i pratoni inclinati, guidato da frequenti ometti e discreta traccia.
Quando queste comodità son finite, è rimasto il tratto più duro: il pendio si inpenna e le tracce di diradano. Con le ultime forze ho arrancato su questo terreno sdrucciolevole e ho raggiunto un omone di sassi.
Di lì a destra, ancora su per la cresta sino a trovare una catasta di sassi, risalita la quale ho salutato la punta Arpisson, 3039 metri, il mio lido.
Mi son goduto il cielo terso, il clima fresco e le mille cime che stavano davanti ai miei occhi.
Dopo buona pausa, sono allora sceso per la medesima strada di salita, patendo un caldo pazzesco sino al sospirato rientro nel bosco dove mi son goduto la camminata dolce e il clima fresco per ritrovare l'auto dopo più di sei ore dalla partenza.
L'ho accesa e son venuto via, promettendo un arrivederci.
Tempi comprensivi di un'ora circa di pause sul percorso e sulle vette.
Sviluppo: 12 km circa; SE:24.5 km circa.
Stavo anche pensando che Cogne è base di partenza per alcuni montagnoni bellissimi raggiungibili camminando, ma al momento non ho il tempo e le forze per affrontarli pertanto devo ripiegare.
Senza pensarci troppo questa mattina presto presto ho preso la macchina, ho fatto duecentoventi chilometri e ho parcheggiato nella parte alta di Gimillian, frazione di Cogne.
Avevo in mente due elevazioni sulla lunga cresta che conduce alla Punta Garin, così affidandomi alla splendida cartellonistica, mi sono avviato sul 3/3B in direzione di punta Tsaplana, 2681.
Ho camminato in un bosco fantastico su un sentiero che neanche a immaginarlo, uno sasso neanche a cercarlo. Poi sono uscito all'aperto e il sole delle otto era già furioso, ho camminato su dolci tornanti sino a giungere alla Tsaplana in un paio di ore.
C'è una graziosa Madonnina, c'è un versante a perpendicolo sulla valle e c'è il Grampa davanti agli occhi.
Gli occhi li ho girati a destra e ho visto il mostro: un pendio senza speranza di respiro, diretto, più di trecento metri più in alto, alla punta di Arpisson.
In stato di forma pessimo con innegabili ricadute sul morale, mi son messo in modalità "passo del prete" e ho risalito a testa bassa i pratoni inclinati, guidato da frequenti ometti e discreta traccia.
Quando queste comodità son finite, è rimasto il tratto più duro: il pendio si inpenna e le tracce di diradano. Con le ultime forze ho arrancato su questo terreno sdrucciolevole e ho raggiunto un omone di sassi.
Di lì a destra, ancora su per la cresta sino a trovare una catasta di sassi, risalita la quale ho salutato la punta Arpisson, 3039 metri, il mio lido.
Mi son goduto il cielo terso, il clima fresco e le mille cime che stavano davanti ai miei occhi.
Dopo buona pausa, sono allora sceso per la medesima strada di salita, patendo un caldo pazzesco sino al sospirato rientro nel bosco dove mi son goduto la camminata dolce e il clima fresco per ritrovare l'auto dopo più di sei ore dalla partenza.
L'ho accesa e son venuto via, promettendo un arrivederci.
Tempi comprensivi di un'ora circa di pause sul percorso e sulle vette.
Sviluppo: 12 km circa; SE:24.5 km circa.
Tourengänger:
rochi

Communities: Alpinismo Cabaret!, Hikr in italiano
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Kommentare (2)