Punta Arpisson -3039 mt- & Tsaplana -2681 mt- (da Gimillan, Cogne).
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Da Gimillan 1780 mt, frazione di Cogne, si segue il segnavia numero 3 ben visibile dal parcheggio, situato prima della ripida strada asfaltata/sterrata dove il cartello divieto di transito regola l'accesso. In questo punto sono ben segnalate le mete escursionistiche ed evidenziate dalle classiche paline gialle segnavia.
L'escursione prende forma all'interno di un meraviglioso bosco di larici già carico di sfumature autunnali. In questa prima parte bisogna porgere le dovute attenzioni essendoci vari cambi direzionali. Durante il cammino si abbandona l'itinerario numero 3, seguendo ora fedelmente il segnavia 3B che condurrà in vetta alla Tsaplana, evitando ad un successivo bivio il percorso 3D. Rimontato il tratto boschivo l'agevole percorso esce allo scoperto portandosi sul lato del vallone Grauson, collocandosi sulla spianata prativa dove è eretta una croce lignea. Oltre questo punto le pendenze aumentano, si aggira uno sperone roccioso abbassandosi a destra e, poco dopo, si è in vista dei paravalanga posizionati poco sotto la cima che senza complicazioni si raggiungerà: Tsaplana 2681 mt. Il luogo è caratterizzato da una statuetta, molto bella e suggestiva, che raffigura una Madonnina e domina la Valnontey sovrastata dal Gran Paradiso. Il panorama già da questa prima elevazione è superbo e magnifico! Qui il sentiero segnalato e battuto termina.
Si prosegue inizialmente con facilità essendoci una lunga sequenza di ometti ben posizionati che conducono a quota 2800 mt senza grossi problemi. Dopodiché il pendio diviene meno addomesticato e parecchio ripido, la progressione avviene senza un vero percorso obbligato. Percorrendo la via più logica ed intuitiva, seguo il filo di cresta a lato del pendio, mantenendo la giusta distanza di sicurezza dal salto roccioso verso valle. Con marcia faticosa, considerando anche la natura del terreno ora più friabile, si interseca la cresta che digraga dalla vetta. Qui si trova un grosso e fondamentale ometto in pietra quota 2970 mt ponendo fine al tratto più duro e ripido. Già da questa posizione il panorama si amplifica a dismisura sui grandi colossi della regione: Monte Bianco, Grandes Jorasses, Ruitor, Monte Velan, Grand Combin. Ora per completare la salita, si segue la naturale cresta, tra fasce erbose e detritiche, fino a metter piede su delle rocce accattaste dove è ben visibile un'ulteriore ometto in pietra che rappresenta la vetta della montagna: Punta Arpisson 3035 mt. Vastissimo panorama e grande soddisfazione! La discesa avviene con lo stesso tragitto utilizzato all'andata.
NOTE: Sentiero per la Tsaplana 2681 mt agevole e ben marcato classificato T2. Il proseguimento verso la Punta Arpisson 3039 mt avviene per tracce di sentiero supportate da ometti in pietra segnavia risalendo un ripido ed impegnativo pendio valutabile T3 come difficoltà. Bisogna comunque ammettere che in condizioni stabili con buona visibilità non ci sono grossi problemi d'orientamento nonostante l'assenza di un sentiero ufficiale.
L'escursione prende forma all'interno di un meraviglioso bosco di larici già carico di sfumature autunnali. In questa prima parte bisogna porgere le dovute attenzioni essendoci vari cambi direzionali. Durante il cammino si abbandona l'itinerario numero 3, seguendo ora fedelmente il segnavia 3B che condurrà in vetta alla Tsaplana, evitando ad un successivo bivio il percorso 3D. Rimontato il tratto boschivo l'agevole percorso esce allo scoperto portandosi sul lato del vallone Grauson, collocandosi sulla spianata prativa dove è eretta una croce lignea. Oltre questo punto le pendenze aumentano, si aggira uno sperone roccioso abbassandosi a destra e, poco dopo, si è in vista dei paravalanga posizionati poco sotto la cima che senza complicazioni si raggiungerà: Tsaplana 2681 mt. Il luogo è caratterizzato da una statuetta, molto bella e suggestiva, che raffigura una Madonnina e domina la Valnontey sovrastata dal Gran Paradiso. Il panorama già da questa prima elevazione è superbo e magnifico! Qui il sentiero segnalato e battuto termina.
Si prosegue inizialmente con facilità essendoci una lunga sequenza di ometti ben posizionati che conducono a quota 2800 mt senza grossi problemi. Dopodiché il pendio diviene meno addomesticato e parecchio ripido, la progressione avviene senza un vero percorso obbligato. Percorrendo la via più logica ed intuitiva, seguo il filo di cresta a lato del pendio, mantenendo la giusta distanza di sicurezza dal salto roccioso verso valle. Con marcia faticosa, considerando anche la natura del terreno ora più friabile, si interseca la cresta che digraga dalla vetta. Qui si trova un grosso e fondamentale ometto in pietra quota 2970 mt ponendo fine al tratto più duro e ripido. Già da questa posizione il panorama si amplifica a dismisura sui grandi colossi della regione: Monte Bianco, Grandes Jorasses, Ruitor, Monte Velan, Grand Combin. Ora per completare la salita, si segue la naturale cresta, tra fasce erbose e detritiche, fino a metter piede su delle rocce accattaste dove è ben visibile un'ulteriore ometto in pietra che rappresenta la vetta della montagna: Punta Arpisson 3035 mt. Vastissimo panorama e grande soddisfazione! La discesa avviene con lo stesso tragitto utilizzato all'andata.
NOTE: Sentiero per la Tsaplana 2681 mt agevole e ben marcato classificato T2. Il proseguimento verso la Punta Arpisson 3039 mt avviene per tracce di sentiero supportate da ometti in pietra segnavia risalendo un ripido ed impegnativo pendio valutabile T3 come difficoltà. Bisogna comunque ammettere che in condizioni stabili con buona visibilità non ci sono grossi problemi d'orientamento nonostante l'assenza di un sentiero ufficiale.
Tourengänger:
GAQA

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