Tour Ronde m.3792 per il canale Gervasutti

Dall'arrivo della funivia sulla punta Helbronner,guadagnamo il ghiacciaio percorrendo una passerella sospesa e scendendo una breve scaletta metallica...calzati i ramponi,ci dirigiamo legati verso la Tour Ronde,una bella montagna che deve la sua fama per la sua parete nord,davvero impressionante! Noi ci passiamo sotto e l'aggiriamo fino a giungere ai piedi del versante ovest,dove sull'estrema destra,si trova il canale Gervasutti,un canale ben incassato e con una pendenza costante dall'inizio alla fine,sui 45 - 50°....la terminale si presenta spaventosa,praticamente una voragine aperta che incute timore e rispetto. Studiamo bene da dove si potrebbe passare,ma in ogni dove si sente il pericolo addosso....Mauro,vi entra dentro e zig zagando,saggiando costantemente le condizioni pessime del ghiaccio,riesce a raggiungere l'estrema parte dx,uscendo su di un pulpito prominente,da dove è necessario superare una spaccatura di oltre un metro....non facile direi,al primo tentativo il ghiaccio sotto ai piedi cede e Mauro cade,lo tengo per fortuna....poi in qualche modo riusciamo a passare. Ora si comincia a lavorare di braccia e gambe,e sarà così per oltre un'ora....la neve è molle,ci aggrappiamo con le picche e i piedi a non so cosa...il pericolo di una scivolata è costante...con due o tre pause per prender fiato,giungiamo al suo termine,ovvero al termine dell'innevamento,poichè il canale continua dritto ancora per un pò,su rocce sfasciate,instabili,pessime....alla fine usciamo su di una bella crestina di neve ripida,ed è proprio lì che esce la via sulla parete nord...superata la crestina di neve,siamo sotto le rocce del castello sommitale,una breve discesa su roccia verso sudest,poi ancora sulla dx un ripido pendio di neve ci conduce alla base della cresta finale....arrampichiamo le ultime rocce e siamo in vetta...gioia e soddisfazione pura!...il tempo non è dei migliori,comincia a nevischiare,quindi decidiamo di scendere in fretta....la via di discesa dalla normale,noiosa ma sopratutto pessima,su rocce sgretolate e sfasciate richiede comunque molta attenzione...il tempo senbra migliorare,passiamo dal vento gelido ad un sole che si fa sentire decisamente...giungiamo su di una cresta,dalla quale un ripido canale,sembra condurre più in fretta sul ghiacciaio sottostante,anzichè percorrere la via normale....così con quattro calate attrezzate,siamo quasi in fondo....ora dobbiamo scendere gli ultimi dieci metri,ma anche su questo versante,la terminale è molto aperta....ci portiamo sul bordo del nevaio e con un bel salto di oltre un metro,siamo sul ghiacciaio...ora non resta che tornare al rifugio Torino,riattrevarsando tutto il ghiacciaio....bellissima salita in ambiente molto severo,grande la soddisfazione finale... un grazie a Mauro,grande e caro amico nonchè una brava e attenta guida.