3D Malvaglia Tour: Cima dei Cogn e sogni in sospeso...
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GIORNO 5 - Campo Base 2 , Val Malvaglia
Tempo Fontanè - Alpe Piotta: 1:40 ore - Percorso: 3.5 Km - Dislivello: 750 m
Tempo ricognizione: 1 ora - Percorso: 2 Km - Dislivello: 200 m
Dopo la tre giorni nella Greina ed un giorno di riposo ci addentriamo in una valle misteriosa, silente e poco frequentata, ma sede di un sacco di giganti da 3000 Ticinesi!
Tempo ricognizione: 1 ora - Percorso: 2 Km - Dislivello: 200 m
Dopo la tre giorni nella Greina ed un giorno di riposo ci addentriamo in una valle misteriosa, silente e poco frequentata, ma sede di un sacco di giganti da 3000 Ticinesi!
È selvaggia, bella e le montagne che si cingono attorno ad essa formano una corona maestosa.
Partiamo dal minuscolo nucleo di Fontanè poco prima di pranzo e con calma, percorrendo un bel sentiero ma che sale bello deciso, ci portiamo all'Alpe di Piotta, dove allestiamo il campo base.
Un breve, stavolta per davvero, giro di ricognizione un po' più in alto e poi prepariamo cena: addio cibi precotti, stavolta il risotto ai funghi è vero!
GIORNO 6 - Cima dei Cogn 3062 m
Tempo: 8 ore - Percorso: 11 Km - Dislivello: 1200 m


Inizia a tirare un leggero vento. Di lì a poco esce un po' di sole... le rocce si asciugano rapidamente, uno sguardo tra noi: molliamo i sacchi e partiamo all'assalto della vetta... riscaldati dal sole e rincuorati dal miglioramento delle condizioni saliamo agili ed in poco tempo è fatta! Felicità immensa!


GIORNO 6 - Cima dei Cogn 3062 m
Tempo: 8 ore - Percorso: 11 Km - Dislivello: 1200 m
Sottotitolo: la pazienza è la virtù dei forti, parte 2.
La giornata inizia con una leggera pioggia e dense nubi che si cingono attorno ai giganti della Val Malvaglia, nascondendoli in parte alla vista. Oggi avremmo in programma un trittico di tutto rispetto - Cima dei Cogn, Cima Rossa e Piz Piotta - ma queste condizioni ci lasciano interdetti: in teoria avrebbe dovuto essere bel tempo, mah.

Rapida consultazione del bollettino: miglioramenti previsti in tarda mattinata, ed intanto ha smesso di piovere, partiamo.
La pacchia non dura molto però: durante la salita continuano ad alternarsi finestre asciutte a pioggia improvvisa e quando capita se riusciamo ci ripariamo sotto una pioda che funge da tetto improvvisato. Verso Sud si intravedono sprazzi di cielo blu, forse tra un po' arriveranno le tanto sospirate schiarite.
Pia illusione, le condizioni restano ballerine, ma proseguiamo imperterriti. Il nostro primo obiettivo, la Cima dei Cogn si erge sopra il Piano della Parete, che resta dietro la cresta Ovest della Cima Rossa. Per arrivarci dobbiamo puntare dritti verso di essa mantenendoci più a Ovest possibile, transitando per Pian Bògia e Tane Russéi in modo da arrivare alla bocchetta a quota 2830 e successivamente scavallare sul versante del Piano.
La prima parte della salita, per arrivare alla bocchetta, si svolge dapprima su prati dove ogni tanto si intersecano delle vaghe tracce di sentiero, e successivamente su pietraia un po' instabile. In fase di discesa scopriremo che in realtà stando ancora più ad Ovest, praticamente sul filo della cresta che getta a strapiombo sul Cengio della Parete prima e su Pinadera poi, la salita sarebbe stata molto più agevole in quanto tutta su prati con svariate tracce di sentierini usati presumibilmente dalle tante capre e pecore in zona.
Arriviamo alla bocchetta, ed i torrioni della cresta Ovest della Cima Rossa troneggiano spavaldi nelle nubi, la vetta invece è avvolta in una fitta nebbia. Ha smesso da poco di piovere, ma non appena scolliniamo... ricomincia. Di nuovo.
La prima parte della salita, per arrivare alla bocchetta, si svolge dapprima su prati dove ogni tanto si intersecano delle vaghe tracce di sentiero, e successivamente su pietraia un po' instabile. In fase di discesa scopriremo che in realtà stando ancora più ad Ovest, praticamente sul filo della cresta che getta a strapiombo sul Cengio della Parete prima e su Pinadera poi, la salita sarebbe stata molto più agevole in quanto tutta su prati con svariate tracce di sentierini usati presumibilmente dalle tante capre e pecore in zona.
Arriviamo alla bocchetta, ed i torrioni della cresta Ovest della Cima Rossa troneggiano spavaldi nelle nubi, la vetta invece è avvolta in una fitta nebbia. Ha smesso da poco di piovere, ma non appena scolliniamo... ricomincia. Di nuovo.

Ci abbassiamo leggermente sul Piano della Parete per evitare un traverso su pietraia ripida ed instabile, arrivando ad un nevaio che ci porta dritti alla Bocchetta di Cima Rossa: percorrerlo è penoso... neve bagnata e molle, si sfonda fino alle ginocchia.
Finalmente prendiamo la cresta Nord della Cima dei Cogn, siamo ormai in tarda mattinata ma non accenna a migliorare. La via non è difficile in condizioni normali, ma con le rocce bagnate e scivolose come una saponetta diventa insidiosa in alcuni punti. La sommità è anch'essa nella nebbia.
A quota 2950 decidiamo di fermarci e mangiare qualcosa, sfruttando una parentesi senza pioggia. Manca poco alla vetta, ma siamo nella nebbia più fitta e non si vede niente... proviamo ad essere positivi, magari tra un po' esce il sole... macché, ricomincia a piovere, ed anche piuttosto forte. Basta, fradici ed infreddoliti scendiamo e ci riportiamo alla Bocchetta, perdendo un centinaio di metri di dislivello.
Una volta di nuovo sul nevaio guardiamo in alto scornati. La cima è li dietro quella nebbia e non mi va proprio giù di lasciarla in sospeso... Tre camosci scendono agili dal Fil Rosso e spariscono nella nebbia della Val Calanca. Aspettiamo. Cinque, dieci, venti minuti. Perdo il conto.
Inizia a tirare un leggero vento. Di lì a poco esce un po' di sole... le rocce si asciugano rapidamente, uno sguardo tra noi: molliamo i sacchi e partiamo all'assalto della vetta... riscaldati dal sole e rincuorati dal miglioramento delle condizioni saliamo agili ed in poco tempo è fatta! Felicità immensa!

Anche la Cima Rossa e gli strapiombi della Val Calanca si fanno vedere finalmente, ma ormai è tardi per continuare il giro che avevamo in programma... lei ed il Piz Piotta resteranno nel cassetto ancora per un po', ma torneremo di sicuro in questa valle selvaggia ed affascinante.

Soddisfattissimi di aver portato a compimento almeno una vetta rientriamo piano piano al campo base, finalmente scaldati dal tepore del sole e circondati da un panorama unico... Il Piano della Parete è un cantuccio di mondo davvero nascosto e meraviglioso nel suo genere, con il Rì della Fürbeda che dapprima scorre tranquillo e poi si getta sulle cengie a strampiombo su Dandrio. Uno spettacolo.

Rientrati al campo base ci rinfreschiamo un attimo e poi iniziamo i preparativi per la cena... ad attenderci stasera c'è un meritatissimo piatto di penne al ragù!
GIORNO 7 - Arrivederci
Tempo: 3:45 ore - Percorso: 7.5 Km - Dislivello: 400 m salita / 1200 m discesa
Dopo una notte riposante ci svegliamo con calma, la giornata oggi è soleggiatissima (per farla a noi ovviamente) ma siccome abbiamo in previsione un'ultima ciliegina sulla torta per domani non possiamo permetterci di accumulare stanchezza.
In ogni caso prima di congedarci dalla Val Malvaglia in mattinata facciamo un piccolo giretto fino attorno a quota 2500 circa, tra Pianói e le Ganne della Logia, a studiare come si presentano le vie di discesa dal Piz Piotta per una prossima volta.
Rientrati al campo base lo smantelliamo ed iniziamo la discesa verso Fontanè, promettendoci di tornare al più presto a completare i sogni lasciati in sospeso...

Rientrati al campo base ci rinfreschiamo un attimo e poi iniziamo i preparativi per la cena... ad attenderci stasera c'è un meritatissimo piatto di penne al ragù!
GIORNO 7 - Arrivederci
Tempo: 3:45 ore - Percorso: 7.5 Km - Dislivello: 400 m salita / 1200 m discesa
Dopo una notte riposante ci svegliamo con calma, la giornata oggi è soleggiatissima (per farla a noi ovviamente) ma siccome abbiamo in previsione un'ultima ciliegina sulla torta per domani non possiamo permetterci di accumulare stanchezza.
In ogni caso prima di congedarci dalla Val Malvaglia in mattinata facciamo un piccolo giretto fino attorno a quota 2500 circa, tra Pianói e le Ganne della Logia, a studiare come si presentano le vie di discesa dal Piz Piotta per una prossima volta.
Rientrati al campo base lo smantelliamo ed iniziamo la discesa verso Fontanè, promettendoci di tornare al più presto a completare i sogni lasciati in sospeso...
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