Punta Marinelli...finalmente
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Un altro tassello che va al suo posto. Un altro sogno nel cassetto che diventa finalmente realta'. Una cima che pensavo e sognavo da tempo, finalmente mia.
Da quasi 2 anni la punta Marinelli tornava spesso nei miei pensieri, da quando la scivolata di Ivan scendendo dalla bocchetta di Caspoggio aveva cambiato quel giorno i nostri programmi....http://www.hikr.org/tour/post98682.html .
Due settimane fa, alla cima Fontana, vedendola così vicina, l'idea di riprovarci presto aveva cominciato ad insinuarsi nella mia testa. E quando comincio a pensare ad una cosa, prima o poi la devo fare. Era una delle idee per questo sabato, anche se il meteo incerto fino all'ultimo, mi rendeva dubbioso. E qui devo ringraziare

Nel dubbio, ritrovo al Bione per le 6.00, tenendo aperte alcuni opzioni di riserva. Caffè al Fuentes x valutare la cosa, meteo ancora enigmatico, alla fine si decide di provarci. Ed è la scelta vincente, anche oggi.
Siamo alla diga a Campomoro, alle 8.30, parcheggiamo poco sotto la strada, dei lavori in corso sbarrano la normale di discesa all'inizio del sentiero, costringendoci a perdere 15 minuti allungando il giro da altra sterrata. Scopriremo solo all'imbocco del sentiero che si poteva scendere in macchina fino li....non tanto per l'andata, ma per il ritorno, gia' infinito di suo, quei 15-20 minuti finali di risalita avremmo potuto evitarceli...
Clima fresco, 11 gradi, saliamo chiaccherando il sentiero che circumnaviga il Sasso Moro, a picco prima, con lungo traverso nel bosco poi, clima incerto, sole che va e viene tra nebbie e nubi. Poi l'ambiente si apre in una verde vallata, e si comincia a salire decisi, intravedendo ben presto il rif. Carate, dove arriviamo alle 10.45. Pausa banana, alle 11.15 si riparte passando la bocchetta delle Forbici, e cambiando vallata, si traversa lungamente nella pietraia prima, in ambiente che man mano si apre poi, giungendo in vista della bastionata del Marinelli. Lungo avvicinamento alla base, poi la salita finale a tornanti ci deposita al rifugio poco prima della mezza. Nuova pausa per sgranocchiare qualcosa, e alle 12.40 imbocchiamo il sentiero segnato verso il Marco &Rosa, strappo iniziale deciso, poi lungo falsopiano detritico di avvicinamento, ci stacchiamo seguendo verso dx i bolli gialli dell'alta via ed alcuni ometti su ripida pietraia, qualche incertezza, poi ci orientiamo, arrivando ad un punto che appare chiuso da una bastionata rocciosa, ed induce ad attraversare un ruscello su un precario ponte di neve. Sembra non reggere, le donne passano, ma si sa...pesano poco, a me non ispira affatto,


Non per me oggi pero'..... Non voglio arrendermi, sono arrivato fin qui, non ci sto a fermarmi...non oggi.
Sento che devo continuare. la vetta è la, mi aspetta e mi chiama. So che ce la posso fare. E che lo voglio fare. Sento dentro una forza, una tranquillita' ed una determinazione che mi sorprendono.
Così mi metto a cercare un passaggio tra le rocce, intravedo una balza che traversa piu' in alto, ed allargandomi verso sx, dopo qualche tentativo a vuoto, individuo finalmente un canalino roccioso che sembra fattibile. E lo è :):):) Lo risalgo rapido, proseguo, ed in breve sono su, qualche tratto sicuro sulle rocce e sbuco facilmente all' imbocco del fiume che esce dal lago.
La via Gaffuri è aperta:):):)
Qui si attraversa facilmente, le donne sono andate avanti nel frattempo, cerco di individuare gli ometti segna via nella piana e mi dirigo velocemente verso quello che sembra l'imbocco della cresta, dove poco prima



Lo spettacolo, nonostante un po di nuvolaglia, è davvero notevole. Sgranocchiamo qualcosa vista l'ora, foto di vetta abbondanti, e alle 14.40 scendiamo con cautela la cresta, percorriamo attentamente ma facilmente anche in discesa la via Gaffuri, e siamo di ritorno al rifugio, dove Max e Paolo ci aspettano, poco dopo le 15.30. Avrebbero potuto salire anche loro in fondo, ma se uno non se la sente meglio non forzarlo. Ci confermano pero' che in alcuni punti i ponti di neve hanno ceduto spontaneamente poco dopo che le donne sono passate.....meglio non esserci ripassati.....
Breve spuntino. Foto di gruppo, e poco prima delle 16.00 iniziamo la lunga discesa.Infinito il traverso che arriva alla bocchetta, breve pausa alla Carate poco prima delle 17.00, poi giu' nel vallone, il lungo traverso nel bosco sembra durare il doppio di stamattina... la risalita finale alla macchina, piu' o meno alle 18.30, stronca le nostre ultime energie....
Giornata indimenticabile. Grande compagnia. Rientro a casa per le 21.00
Una gioia ed una soddisfazione indescrivibile mi hanno riempito l'anima ed il cuore la sulla vetta...
Per qualcuno non sara' niente, per me' momenti che portero' dentro, per sempre.
Alla prossima.

..si spesso è bellissimo e vale già solo il percorso, il mentre, l'arrivo in cima non indispensabile, concordo..
..si in montagna bisogna saper anche rinunciare..a volte è fondamentale.., concordo...
..si se uno non se la sente mai forzarlo.., concordo..
...si "stupendo" l'arrivo in cima, se poi tanto desiderata..,..voler esser propio lì (il non demordere, pur sempre con sale in zucca...:) ), l'arrivarci.. vale la fatica, concordo.. :)
assolutamente sacrosanti tutti, valgono tutti!
..che dire...
dalla Punta.. ti resta la gioia, la soddisfazione, la bellezza..., lo stupore per i panorami, l'appagamento, la pienezza ...della cima.. dalla cima... e ..ringrazi per il privilegio di tanti regali...
non ci sono, non valgono parole per spiegare la sensazione ...l'unica è Viverla..
graziee Lella che l'hai proposta !!!! grazie a tutti, arrivati o meno alla Punta..splendido, insostituibile, tutto il resto insieme!
...per oggi è stata per noi.. :) la Punta LELLA!!! :) :)

Chissá, magari ci si tornerá...

Il “travaglio” di questa gita è stato lungo e difficile. È iniziato già da venerdì primo pomeriggio …sulla chat. Lella la propone….e poi la valanga dei messaggi…c’è ghiacciaio o non ce ne…quale sito è più affidabile.. il meteo o 3B… addirittura un altro meteoblue..arrivano le contra proposte….mi perdo tra i messaggi, non riesco più a starli dietro.
Una cosa per me era chiara…non sapevo (ancora) perché…volevo fare La Marinelli…Anche Lella era convinta. E cosi il sabato mattina decise ci incontriamo a Bione alle 6. Il resto del gruppo ancora è titubante…i minuti passano è ancora siamo nel parcheggio, democraticamente si vota, siamo pari!!!! andiamo a prendere il caffè, forse ci aiuta diventare più fiduciosi sul meteo e sulla Marinelli. Piano, piano il resto del gruppo si convince…ed eccoci guidati al proprio e figurato da Max verso Campo Franscia.
Arrivati a Campomoro, il cielo si apre, ci guardiamo, scambiamo sorrisi e con le poche parole capiamo che la scelta è azzeccata, ci aspetta una giornata stupenda!
Comincio camminare, ahh si, ecco perché questo richiamo …il rifugio Marinelli, un’emozionante e speciale gita CAI Paullo, un po’ di anni fa. Rifugio Marinelli_2011 e scelta del avatar… è il momento di cambiarlo!
Ritorno si, ma sento e osservo diversamente. Ascolto i suoni, osservo tutto ciò che mi circonda senza alcuno scopo specifico, senza darne nessuna interpretazione, significato… respiro il momento, il presente. La mente diventa silenziosa, senza pensieri, sento solo la connessione tra me e i splenditi panorami, lo Scerscen, il Fellaria. Vado avanti, niente non mi ferma, mi sento leggera… Sulla cima sensazioni forti che non posso descriverle, meglio cosi perché sentire è più intenso della parola. Chiudo gli occhi, sento fluire liberalmente dentro di me lo spettacolo di questa meraviglia…gli apro e fortunatamente sono un semplice testimone…
Grazie a tutti miei compagni di questa giornata! Grazie a Lella per la perseveranza!
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