Pizzo Rossetto da Camperio
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Unica uscita al completo per il gruppo AnDaSer nel corso del 2019. Per soddisfare l’esigenza dei partecipanti di raggiungere nuove mete decidiamo di andare in valle di Blenio per salire al Pizzo Rossetto. La cima è già oggetto di numerose relazioni qui su Hikr e pertanto non ipotizziamo di trovare alcuna difficoltà nell’individuare il percorso da seguire; invece gli imprevisti sono sempre da mettere in preventivo.
Sono le 9 quando, lasciata l’auto a Camperio Ospizio, ci incamminiamo in una bella giornata di sole con una fresca brezza che ci accompagnerà per tutta la giornata. Nei nostri piani si dovrebbe partire da Piera per salire su sentiero abbastanza diretto e raggiungere una strada nei pressi di Marzanei. Invece, dapprima individuiamo la partenza di un sentiero con le indicazioni che non è percorribile (per fortuna, la traccia sulla carta termina a circa 1.380 metri) e poi non troviamo l’imbocco del corretto sentiero. Decidiamo allora, sono trascorsi già 25 minuti dalla partenza, di imboccare la stradina asfaltata con le indicazioni per Dotra che si stacca alla destra della strada che sale al passo de Lucomagno. Procediamo pertanto su asfalto, seguendo le ampie sinuosità della strada, superati di continuo da auto di gitanti che salgono per raggiungere i posti auto presenti nei pressi dei piccoli nuclei di case della zona. Alle 10.10 raggiungiamo Marzanei e finalmente abbandoniamo l’asfalto per procedere su sterrata che in una decina di minuti ci consente di arrivare in prossimità di Simou. Ad una palina svoltiamo a sinistra su traccia che passa tra i prati per giungere alle 10.30 sul bel Piano di Leigra. I prati dal colore verde brillante sono punteggiati di giallo per la presenza di bellissimi ranuncoli in fiore. Il contrasto con l’azzurro del cielo e le cime in lontananza ci fa definire questo tratto di percorso in piano come da cartolina. Attraversato il piano si intercetta il sentiero proveniente dalla sinistra che parte dalle case di Anveuda, Si sale ora decisamente in un rado bosco fino ad arrivare, quando sono da poco passate le 11, su un’ampia radura erbosa dove è posto il Passo Cantonil. Procediamo ancora seguendo un sentiero contrassegnato da paletti utili per individuare il percorso durante la stagione invernale (questa è anche zona per escursioni con ciaspole e sci) per raggiungere ancora un’ampia conca erbosa. Un ultimo brevissimo strappo ed arriviamo in cima al Pizzo Rossetto quando sono le 11.40. Siamo in cammino da 2h10m, abbiamo effettuato soste per 30m e percorso 7,3 km. Sulla cima è posizionata una croce di legno e si gode di un bellissimo panorama sulla zona di Campo Blenio con alle spalle la Diga del Luzzone sovrastata dalla corona di montagne dove svetta l’Adula. La vetta è facilmente raggiungibile anche dagli escursionisti che sono saliti in auto sino ad Anveuda. In poco tempo infatti arrivano altre persone ben poco affaticate. Qualcuno però ci arriva di corsa partendo da una quota inferiore a quella di Camperio. Quasi tutte le persone qui giunte si fermano poco nei pressi della vetta per ridiscendere nei prati sottostanti per un picnic. Noi invece ci fermiamo quassù per la nostra pausa pranzo e le foto di rito. Alle 12.30 ci rimettiamo in cammino perché è nostra intenzione fare un giro ad anello per raggiungere Dotra, prima di rientrare a Camperio. Raggiungiamo il Piano di Leigra quando sono le 13.20 e ci portiamo in pochi minuti alle case che compongono il nucleo di Anveuda. Qui un apicoltore è alle prese con le sue arnie piene di api. Risaliamo un breve pendio e seguiamo una sterrata solo per pochi metri. Le indicazioni per la capanna Dotra ben presto ci riportano su una strada asfaltata con qualche tratto di sterrato battuto. È un tratto monotono e paesaggisticamente ancor meno interessante di quello percorso su asfalto in mattinata. Quando sono le 14.15 raggiungiamo Dotra che è frequentata da molte persone che riescono ad arrivare sin qui anche con l’auto. Facciamo una sosta di una ventina di minuti e ci rinfreschiamo ad una fonte d’acqua prima di riprendere il cammino. Scendiamo per prati che qualche inverno addietro avevamo percorso in una delle prime nostre uscite con le ciaspole. Sbuchiamo nei pressi delle case di Onceuda quando sono le 15.10 e in una decina di minuti siamo alla strada che avevamo percorso in mattinata. Invece di imboccare il sentiero che scende direttamente a Piera decidiamo, da affezionati all’asfalto quali siamo oggi, di procedere lungo il percorso del mattino. Alle 15.30 siamo a Piera e prima di arrivare a Camperio facciamo una bella sosta con pediluvio rigenerante in una fonte d’acqua all’ingresso dell’abitato. Arriviamo così alla nostra auto quando sono le 16.15.
Escursione in una zona con paesaggi veramente belli. Peccato per i molti tratti percorsi su asfalto che non erano in sintonia con l’ambiente circostante e con lo spirito dell’escursionismo. Ci siamo rifatti comunque con i bei paesaggi ammirati e con la compagnia e lo spirito del gruppo AnDaSer.
Dati complessivi:
Km percorsi: 17,1;
Tempo marcia: 4h55m;
Tempo sosta: 2h20m;
Ascesa: mt. 1.000 circa;
Velocità media in marcia: 3,5 km/h;
Velocità media totale: 2,3 km/h.
Sono le 9 quando, lasciata l’auto a Camperio Ospizio, ci incamminiamo in una bella giornata di sole con una fresca brezza che ci accompagnerà per tutta la giornata. Nei nostri piani si dovrebbe partire da Piera per salire su sentiero abbastanza diretto e raggiungere una strada nei pressi di Marzanei. Invece, dapprima individuiamo la partenza di un sentiero con le indicazioni che non è percorribile (per fortuna, la traccia sulla carta termina a circa 1.380 metri) e poi non troviamo l’imbocco del corretto sentiero. Decidiamo allora, sono trascorsi già 25 minuti dalla partenza, di imboccare la stradina asfaltata con le indicazioni per Dotra che si stacca alla destra della strada che sale al passo de Lucomagno. Procediamo pertanto su asfalto, seguendo le ampie sinuosità della strada, superati di continuo da auto di gitanti che salgono per raggiungere i posti auto presenti nei pressi dei piccoli nuclei di case della zona. Alle 10.10 raggiungiamo Marzanei e finalmente abbandoniamo l’asfalto per procedere su sterrata che in una decina di minuti ci consente di arrivare in prossimità di Simou. Ad una palina svoltiamo a sinistra su traccia che passa tra i prati per giungere alle 10.30 sul bel Piano di Leigra. I prati dal colore verde brillante sono punteggiati di giallo per la presenza di bellissimi ranuncoli in fiore. Il contrasto con l’azzurro del cielo e le cime in lontananza ci fa definire questo tratto di percorso in piano come da cartolina. Attraversato il piano si intercetta il sentiero proveniente dalla sinistra che parte dalle case di Anveuda, Si sale ora decisamente in un rado bosco fino ad arrivare, quando sono da poco passate le 11, su un’ampia radura erbosa dove è posto il Passo Cantonil. Procediamo ancora seguendo un sentiero contrassegnato da paletti utili per individuare il percorso durante la stagione invernale (questa è anche zona per escursioni con ciaspole e sci) per raggiungere ancora un’ampia conca erbosa. Un ultimo brevissimo strappo ed arriviamo in cima al Pizzo Rossetto quando sono le 11.40. Siamo in cammino da 2h10m, abbiamo effettuato soste per 30m e percorso 7,3 km. Sulla cima è posizionata una croce di legno e si gode di un bellissimo panorama sulla zona di Campo Blenio con alle spalle la Diga del Luzzone sovrastata dalla corona di montagne dove svetta l’Adula. La vetta è facilmente raggiungibile anche dagli escursionisti che sono saliti in auto sino ad Anveuda. In poco tempo infatti arrivano altre persone ben poco affaticate. Qualcuno però ci arriva di corsa partendo da una quota inferiore a quella di Camperio. Quasi tutte le persone qui giunte si fermano poco nei pressi della vetta per ridiscendere nei prati sottostanti per un picnic. Noi invece ci fermiamo quassù per la nostra pausa pranzo e le foto di rito. Alle 12.30 ci rimettiamo in cammino perché è nostra intenzione fare un giro ad anello per raggiungere Dotra, prima di rientrare a Camperio. Raggiungiamo il Piano di Leigra quando sono le 13.20 e ci portiamo in pochi minuti alle case che compongono il nucleo di Anveuda. Qui un apicoltore è alle prese con le sue arnie piene di api. Risaliamo un breve pendio e seguiamo una sterrata solo per pochi metri. Le indicazioni per la capanna Dotra ben presto ci riportano su una strada asfaltata con qualche tratto di sterrato battuto. È un tratto monotono e paesaggisticamente ancor meno interessante di quello percorso su asfalto in mattinata. Quando sono le 14.15 raggiungiamo Dotra che è frequentata da molte persone che riescono ad arrivare sin qui anche con l’auto. Facciamo una sosta di una ventina di minuti e ci rinfreschiamo ad una fonte d’acqua prima di riprendere il cammino. Scendiamo per prati che qualche inverno addietro avevamo percorso in una delle prime nostre uscite con le ciaspole. Sbuchiamo nei pressi delle case di Onceuda quando sono le 15.10 e in una decina di minuti siamo alla strada che avevamo percorso in mattinata. Invece di imboccare il sentiero che scende direttamente a Piera decidiamo, da affezionati all’asfalto quali siamo oggi, di procedere lungo il percorso del mattino. Alle 15.30 siamo a Piera e prima di arrivare a Camperio facciamo una bella sosta con pediluvio rigenerante in una fonte d’acqua all’ingresso dell’abitato. Arriviamo così alla nostra auto quando sono le 16.15.
Escursione in una zona con paesaggi veramente belli. Peccato per i molti tratti percorsi su asfalto che non erano in sintonia con l’ambiente circostante e con lo spirito dell’escursionismo. Ci siamo rifatti comunque con i bei paesaggi ammirati e con la compagnia e lo spirito del gruppo AnDaSer.
Dati complessivi:
Km percorsi: 17,1;
Tempo marcia: 4h55m;
Tempo sosta: 2h20m;
Ascesa: mt. 1.000 circa;
Velocità media in marcia: 3,5 km/h;
Velocità media totale: 2,3 km/h.
Communities: Hikr in italiano
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