Trabucco, Costone di Valbona e Frer. An dù fòm an pèr...
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Trabucco, ci si arriva con una ripida salita erbosa, passato una volta, questo posto te lo ricorderai per sempre. Trabucco, ci arriviamo in 1h45.
Mi fermo, ci fermiamo qualche minuto a ciacolare con due escursioniste salite di primo mattino, ci attardiamo ad ascoltare la più estroversa delle due, che non smette mai di parlare, un vero fiume in piena cui nessun argine è in grado di fermare l'ondata di parole che rincoglionirebbero il più "fatto" tra gli impasticcati di Roipnol. Ascoltiamo, a volte (rare) riusciamo a prendere il pallino del discorso, ma le nostre parole volano verso altri padiglioni auricolari. Non certamente nei padiglioni della ciceronica camuna.
Salutiamo e senza aspettare la risposta fuggiamo verso la cresta che porta al Costone di Valbona, è una bella cresta aerea che divide la Valle di Stabio e la Valbona, la traccia è stretta, ma non particolarmente impegnativa almeno sino a che si scende dal Costone stesso dove alcuni passaggi vanno affrontati con attenzione per via dell'esposizione.
Scesi dal Costone si riparte con una "simpatica" risalita verso il Frer, monte o per meglio dire punta, con un notevole strapiombo roccioso verso la Valle di Stabio. E' un punto molto panoramico ma incredibilmente inospitale; A per via del poco spazio, B per via delle ortiche, ed infine C...per via delle infinite cacche di Capra che profumano la punta stessa. Monte, Punta, apice di un merdaio che attira milioni di moscerini.
Ora dovremmo continuare per cresta, laddove il verde lascia più spazio alle roccette, un po più avanti, non so quanto, hanno messo una nuova croce di vetta. Ma non ci arriveremo mai, un po per la poca voglia, e un po perchè ancora una volta le nuvole stanno arrivando di gran carriera.
Scendiamo dritti per dritti da un largo canale erboso molto ripido, poi una volta raggiunta la vallata ci fermiamo a mangiare in compagnia delle Marmotte che ogni tanto spuntano dalle tane. Ripreso il cammino ci portiamo senza traccia obbligata sino alla Malga Valbona, da qua un tratto di sentiero 3V ci porta in una conca rocciosa dove una stretta cascatella attira la nostra attenzione, è un posto molto solitario e la stessa traccia ci fa giungere prima al Bivacco del Rasmulì, poi su comodo sentiero scendiamo al Rif. Bazena dove prendiamo un altro bel tratto di sentiero che ci riporta al punto di partenza.
A' la procheine! Menek
Mi fermo, ci fermiamo qualche minuto a ciacolare con due escursioniste salite di primo mattino, ci attardiamo ad ascoltare la più estroversa delle due, che non smette mai di parlare, un vero fiume in piena cui nessun argine è in grado di fermare l'ondata di parole che rincoglionirebbero il più "fatto" tra gli impasticcati di Roipnol. Ascoltiamo, a volte (rare) riusciamo a prendere il pallino del discorso, ma le nostre parole volano verso altri padiglioni auricolari. Non certamente nei padiglioni della ciceronica camuna.
Salutiamo e senza aspettare la risposta fuggiamo verso la cresta che porta al Costone di Valbona, è una bella cresta aerea che divide la Valle di Stabio e la Valbona, la traccia è stretta, ma non particolarmente impegnativa almeno sino a che si scende dal Costone stesso dove alcuni passaggi vanno affrontati con attenzione per via dell'esposizione.
Scesi dal Costone si riparte con una "simpatica" risalita verso il Frer, monte o per meglio dire punta, con un notevole strapiombo roccioso verso la Valle di Stabio. E' un punto molto panoramico ma incredibilmente inospitale; A per via del poco spazio, B per via delle ortiche, ed infine C...per via delle infinite cacche di Capra che profumano la punta stessa. Monte, Punta, apice di un merdaio che attira milioni di moscerini.
Ora dovremmo continuare per cresta, laddove il verde lascia più spazio alle roccette, un po più avanti, non so quanto, hanno messo una nuova croce di vetta. Ma non ci arriveremo mai, un po per la poca voglia, e un po perchè ancora una volta le nuvole stanno arrivando di gran carriera.
Scendiamo dritti per dritti da un largo canale erboso molto ripido, poi una volta raggiunta la vallata ci fermiamo a mangiare in compagnia delle Marmotte che ogni tanto spuntano dalle tane. Ripreso il cammino ci portiamo senza traccia obbligata sino alla Malga Valbona, da qua un tratto di sentiero 3V ci porta in una conca rocciosa dove una stretta cascatella attira la nostra attenzione, è un posto molto solitario e la stessa traccia ci fa giungere prima al Bivacco del Rasmulì, poi su comodo sentiero scendiamo al Rif. Bazena dove prendiamo un altro bel tratto di sentiero che ci riporta al punto di partenza.
A' la procheine! Menek
Tourengänger:
Menek

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Kommentare (4)