Pizzo di Malvedello 2585 m
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Oggi puntiamo a una cima. Avevamo visto le indicazioni lo scorso anno e, dopo aver chiesto a
Cai56 info sulle condineve, decidiamo di provare.
Lasciata l’auto a Poira, dove haimè vedo che stanno costruendo un po’ troppo…ci dirigiamo verso Pra Succ e quindi l’Alpe Visogno.
Dall’alpe proseguiamo ancora su sentiero ufficiale fino a notare degli ometti che ci porteranno al visibile traverso per raggiungere la dorsale dei Tre Cornini.
Giunti sulla dorsale, svoltiamo a dx, raggiungiamo il cartello segnavia che indica la quota 2585, l’altezza di una delle tre cime del Malvedello, quella più facilmente raggiungibile immagino.
Con un ripido strappo dove la traccia sparisce completamente, ci portiamo sulla pietraia che per nostra fortuna si evita spostandosi sulla sx e ritrovando i bolli. Non molto visibili ma, ora la traccia lo diventa un poco di più e compie un traverso in leggera salita fino a entrare nell’ampio e ripidissimo canalone da risalire.
Qui traccia e bolli sono un po’ da cercare. Ci si sposta tendenzialmente verso dx. La salita molto ripida, su traccia ed erba un poco mi preoccupa per la discesa, invece come già detto da
irgi99 tempo fa, la discesa si rivelerà ben più semplice del previsto, anche a livello di ritrovamento del percorso.
Giunti in cima non facciamo la sosta che speravamo di fare, si è alzata una bella arietta ma peggio ancora dal basso sembrano arrivare le nebbie e non vorremmo dover vagare per ritrovare il percorso.
Scattate un po’ di foto cominciamo a scendere e mentre la salita ci era sembrata eterna, la discesa va via in un batter d’occhio.
Tornati alla comoda dorsale, dopo un incontro/scontro con un bel viperotto, ci dirigiamo verso i Tre Cornini e quindi un po’ a muzzo scendiamo all’Alpe Visogno per la sosta pranzo.
Non ci resta ora che ripercorrere quanto fatto in mattinata.

Lasciata l’auto a Poira, dove haimè vedo che stanno costruendo un po’ troppo…ci dirigiamo verso Pra Succ e quindi l’Alpe Visogno.
Dall’alpe proseguiamo ancora su sentiero ufficiale fino a notare degli ometti che ci porteranno al visibile traverso per raggiungere la dorsale dei Tre Cornini.
Giunti sulla dorsale, svoltiamo a dx, raggiungiamo il cartello segnavia che indica la quota 2585, l’altezza di una delle tre cime del Malvedello, quella più facilmente raggiungibile immagino.
Con un ripido strappo dove la traccia sparisce completamente, ci portiamo sulla pietraia che per nostra fortuna si evita spostandosi sulla sx e ritrovando i bolli. Non molto visibili ma, ora la traccia lo diventa un poco di più e compie un traverso in leggera salita fino a entrare nell’ampio e ripidissimo canalone da risalire.
Qui traccia e bolli sono un po’ da cercare. Ci si sposta tendenzialmente verso dx. La salita molto ripida, su traccia ed erba un poco mi preoccupa per la discesa, invece come già detto da

Giunti in cima non facciamo la sosta che speravamo di fare, si è alzata una bella arietta ma peggio ancora dal basso sembrano arrivare le nebbie e non vorremmo dover vagare per ritrovare il percorso.
Scattate un po’ di foto cominciamo a scendere e mentre la salita ci era sembrata eterna, la discesa va via in un batter d’occhio.
Tornati alla comoda dorsale, dopo un incontro/scontro con un bel viperotto, ci dirigiamo verso i Tre Cornini e quindi un po’ a muzzo scendiamo all’Alpe Visogno per la sosta pranzo.
Non ci resta ora che ripercorrere quanto fatto in mattinata.
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