Montagna Ronda (2414 m) e Cima Capezzone (2421 m)

Nella speranza, prima o poi, di riuscire a percorrere il Giro delle Creste della Valle Strona, sto andando a vedere i passaggi che mi mancano e una cosa che mi sono sempre domandato quando andavo al Capezzone era: "Ma dove diavolo passerà la via di cresta che porta alla Ronda?"

Oggi è tempo di risposte, quindi parto presto presto, per evitare di incrociare sulla stretta strada i residenti dell'alta valle che scendono al lavoro.
Uscito da Campello Monti seguo il sentiero sulla destra, poi tengo la sinistra e mi dirigo verso gli Alpe Fornale (prima Sotto e poi Sopra), segnaletica molto sbiadita e tracce confuse dal pascolo degli animali richiedono un minimo di attenzione.

All'Alpe Fornale di Sopra mi trovo di fronte ad un problema, anche se lo comprenderò appieno solo poco sotto la vetta: il sentiero tracciato su map.geo.admin.ch è diverso da quello segnalato fisicamente!
Non trovando tracce di vernice (che probabilmente c'erano), sono andato a occhio seguendo il GPS sul telefono e sulla mappa cercando così un sentiero che di fatto non esisteva! Alla fine per prati molto ripidi ho guadagnato la cresta più o meno a metà tra la Ronda e il Capezzone, mentre la segnaletica dall'Alpe Fornale fa tenere la destra, uscendo in cresta poco sotto la Ronda.
Nel complesso è stato meglio così perchè io sono salito solo su erba, mentre l'ultima conca del percorso segnalato è ancora coperta dalla neve.

La cresta verso la Ronda è semplice ma divertente, peccato che la nebbia mi tolga la bellissima vista.
Dopo essere salito sulla Ronda, punto il Capezzone, tornando sui miei passi per qualche centinaio di metri; la salita verso il Capezzone vale le fatiche della giornata: bella cresta che poi sale ripida verso l'anticima del Capezzone richiedendo una certa attenzione, mantenendo il filo di cresta per quasi tutto il tratto, quando ciò non è possibile si scende leggermente sul lato della Valle Strona, seppur per poco.

Dal Capezzone scendo verso il lago e poi chiudo l'anello arrivando a Campello Monti.