da Albogasio al Monte Boglia (CH) – Valsolda – CO
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Questa domenica non abbiamo voglia né di neve né di troppa gente, quindi ci dirigiamo in quella zona un po’ selvaggia e poco conosciuta, che è la Valsolda. Scelgo io l’itinerario (mea culpa!) e propongo questo anello a cavallo tra Italia e Svizzera. Mi ispiro alla relazione pubblicata da rambaldi e la seguiamo quasi in toto.
Si inizia da Albogasio con una bella mulattiera, ancora ben tenuta, che ci fa salire con tante belle “voltoline” fino alla Madonna del Faggio. Qui un ampio e bel pascolo si apre ai nostri occhi e ci mostra tutte le bellezze della Valsolda. Lo percorriamo fino a Zocca della Nave e poi torniamo indietro rimirando gli scorci sul lago di Lugano. Si riparte in direzione della cima e passiamo accanto a qualche baita… bellissima quella ricavata da una vecchia chiesetta. Si ricomincia a salire per la spalla SE attraverso il bosco: il sentiero si vede a tratti ma i segni sugli alberi sono chiari ed evidenti. Qui poche “voltoline”… il sentiero segue il crinale “dritto per dritto”. Finito il bosco, il sentiero continua la sua impennata lungo un prato erboso in direzione di un belvedere: si intravede una panchina e gente che percorre la cresta… avevo letto che dalla Svizzera sale tanta gente.
Prima del belvedere, fermandoci a riprendere fiato, vediamo sul costone erboso sotto di noi due splendidi camosci che brucano tranquilli incuranti del via vai di gente. Lasciamo i due quadrupedi tranquilli e saliamo in cresta: il panorama si apre su Lugano, il Varesotto e l’Ossola.
Ci fermiamo alla croce di vetta per pranzare. Siamo in diversi… da Brè sale veramente tanta gente! La nostra sosta è piuttosto rapida, un vento gelido ci fa desistere a rimanere. Scendiamo, continuando la cresta, rimanendo a cavallo tra Italia e Svizzera fino a Pian di Scagn. Lì prendiamo il sentiero che ci riporta in terra italica e precisamente verso l’Alpe Bolgia (o Boglia). Continuiamo a seguire il sentiero nel bosco, fino a raggiungere la carrozzabile in località Vallone. Ne seguiamo un pezzo fino a Tappa Caino e lì optiamo per il sentiero che si addentra nel bosco e che ci fa attraversare il torrente Soldo. Si arriva a Drubi e seguendo il sentiero che costeggia il torrente arriviamo diretti a Castello. Ne approfittiamo per visitare il paesino, che si rivela essere carino e ben tenuto. Tra i vicoletti sono ancora presenti vari presepi allestiti dagli abitanti e curiosiamo un po’. Ci soffermiamo un pochino vicino alla chiesa, diamo un occhio dentro (sono presenti dei bei affreschi) e ci godiamo un po’ di sole mentre Corsa fa amicizia con i cani presenti in loco, prima di riprendere la via verso Albogasio.
Si inizia da Albogasio con una bella mulattiera, ancora ben tenuta, che ci fa salire con tante belle “voltoline” fino alla Madonna del Faggio. Qui un ampio e bel pascolo si apre ai nostri occhi e ci mostra tutte le bellezze della Valsolda. Lo percorriamo fino a Zocca della Nave e poi torniamo indietro rimirando gli scorci sul lago di Lugano. Si riparte in direzione della cima e passiamo accanto a qualche baita… bellissima quella ricavata da una vecchia chiesetta. Si ricomincia a salire per la spalla SE attraverso il bosco: il sentiero si vede a tratti ma i segni sugli alberi sono chiari ed evidenti. Qui poche “voltoline”… il sentiero segue il crinale “dritto per dritto”. Finito il bosco, il sentiero continua la sua impennata lungo un prato erboso in direzione di un belvedere: si intravede una panchina e gente che percorre la cresta… avevo letto che dalla Svizzera sale tanta gente.
Prima del belvedere, fermandoci a riprendere fiato, vediamo sul costone erboso sotto di noi due splendidi camosci che brucano tranquilli incuranti del via vai di gente. Lasciamo i due quadrupedi tranquilli e saliamo in cresta: il panorama si apre su Lugano, il Varesotto e l’Ossola.
Ci fermiamo alla croce di vetta per pranzare. Siamo in diversi… da Brè sale veramente tanta gente! La nostra sosta è piuttosto rapida, un vento gelido ci fa desistere a rimanere. Scendiamo, continuando la cresta, rimanendo a cavallo tra Italia e Svizzera fino a Pian di Scagn. Lì prendiamo il sentiero che ci riporta in terra italica e precisamente verso l’Alpe Bolgia (o Boglia). Continuiamo a seguire il sentiero nel bosco, fino a raggiungere la carrozzabile in località Vallone. Ne seguiamo un pezzo fino a Tappa Caino e lì optiamo per il sentiero che si addentra nel bosco e che ci fa attraversare il torrente Soldo. Si arriva a Drubi e seguendo il sentiero che costeggia il torrente arriviamo diretti a Castello. Ne approfittiamo per visitare il paesino, che si rivela essere carino e ben tenuto. Tra i vicoletti sono ancora presenti vari presepi allestiti dagli abitanti e curiosiamo un po’. Ci soffermiamo un pochino vicino alla chiesa, diamo un occhio dentro (sono presenti dei bei affreschi) e ci godiamo un po’ di sole mentre Corsa fa amicizia con i cani presenti in loco, prima di riprendere la via verso Albogasio.
Tourengänger:
gattaMara

Communities: Hikr in italiano
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