Anello al Monte Megna.


Publiziert von paoloski , 21. Januar 2020 um 12:36.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:19 Januar 2020
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Interesse turistico   I 
Zeitbedarf: 4:45
Aufstieg: 580 m
Abstieg: 580 m
Strecke:13 Km
Kartennummer:Kompass 91 Lago di Como Lago di Lugano

Anna, nonostante qualche problema di salute, vuole andare a camminare, la sua prima proposta è San Pietro sopra Civate, entrambi però ci siamo stati diverse volte, forse si può trovare qualcosa di altrettanto interessante ma non così scontato. Cerchiamo su Hikr e ci imbattiamo nel Monte Megna, mai sentito nominare, fra l'altro scopriamo anche che a Lasnigo, da dove la gita parte, si trova una bella chiesa romanica. È deciso: andiamo al Monte Megna, fra l'altro si può anche compiere un anello proprio come piace a noi.
Vabbè la viabilità per giungere sul posto per noi Varesini è sempre complicata comunque alle 10,30 siamo a Lasnigo, parcheggiamo nei pressi del cimitero, dove si trova la chiesa di Sant'Alessandro che però, nonostante vari siti web la indichino come aperta la domenica mattina fra le 10 e le 12, risulta essere chiusa. Ci limitiamo ad ammirarla dall'esterno quindi ci avviamo verso il centro del paese che si rivela essere un bel borgo con diversi edifici notevoli di epoca sei-settecentesca ed altri che mostrano portali ed altri elementi di epoca anteriore.
In piazza un furgone parcheggiato davanti all'ufficio postale, vende formaggi, hanno un belll'aspetto ed i prezzi sono buoni per cui facciamo scorta di tome di capra e di casera. Ripartiamo seguendo le indicazioni per la chiesa dei Morti di Valmarana, percorriamo un breve tratto su asfalto e dalla chiesa imbocchiamo una bellissima stradina lastricata che ci conduce fino alla frazione di Megna, adagiata in una magnifica conca prativa con begli edifici in pietra ed un oratorio.
Alle spalle del nucleo sale il sentiero per il Monte Megna. I segnavia bianco-rossi sono abbondanti ed ogni incrocio ha la sua brava palina segnaletica. Il sentiero, sempre largo e ben mantenuto sale dolcemente nel bosco offrendo begli scorci sui Corni di Canzo, il Monte Rai ed il Cornizzolo.
Gli alberi sono perlopiù querce ma vi sono anche molti ciliegi, nel sottobosco molti Ellebori delle tre specie, che assieme fioriti non mi è mai capitato di vedere.
Arriviamo al crinale e la vista si apre verso Nord con le montagne innevate ed il Lago di Como. Alla nostra sinistra ecco la grande croce che caratterizza la vetta, la raggiungiamo pestando un po' di neve.
La vista, nonostante la foschia che indugia sulla pianura, è veramente eccezionale con le Grigne che spiccano ad Est.
Tira un'arietta gelida per cui, fatta qualche foto, decidiamo di scendere, ritorniamo al colletto che collega i sentieri del versante Sud e Nord, qui vi sono due percorsi di discesa: uno, segnato in blu che si abbassa ripidamente, l'altro che percorre il crinale ed è segnato in bianco e rosso.
Decidiamo per quest'ultimo, il sentiero è sempre ben segnalato ma, dalla carta Kompass la cosa non si evince, è un continuo su e giù per cime e cimette con tratti ripidi sia in salita che in discesa, vabbè finalmente arriviamo all'ultima sommità ed iniziamo ad abbassarci in una magnifica faggeta finchè arriviamo in vista della Conca di Crezzo, raggiungiamo il laghetto, completamente ghiacciato e troviamo un tavolo da picnic con panche dove poter mangiare al sole ed al riparo dal vento.
Facciamo poi un giro per il nucleo abitato, trasformato oggi in agriturismo: una grande fattoria con animali e coltivazioni di frutta e verdura ed un locale ristorante, al di là del lago un edificio è stato adibito a bed&breakfast, anche da qui la vista sulle Grigne è notevole.
Ci incamminiamo seguendo la strada asfaltata che percorre il fondovalle costeggiando il corso del Lambretto, il traffico è inesistente ed in breve siamo di ritorno a Lasnigo. Ci fermiamo ad ammirare la fontana di fianco all'ufficio postale: stamane vi era parcheggiato dinanzi il camion del formaggiaio e non l'avavamo notata. È una grande vasca di granito ma quello che ci colpisce è il "mascherone" celtico da cui esce l'acqua, decisamente raro e pregevole!
Riattraversiamo il paese e torniamo alla nostra auto ripromettendoci di tornare con la bella stagione per vedere l'interno della chiesa con i suoi affreschi.

Bella gita in luoghi affatto conosciuti. Il percorso è ben segnato, senza la minima difficoltà ed il panorama dalla cima è decisamente di prim'ordine.

Tourengänger: paoloski, annna
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (1)


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cristina hat gesagt:
Gesendet am 21. Januar 2020 um 16:22
Noi ci eravamo capitati per caso, durante un ripiego...cimetta che merità però!


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