Croce di Pizzallo, Monte Barzaghino
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Ciao a tutti
Oggi torno sul Barzaghino dopo un periodo di alcuni anni che non lo frequento; cima non molto attraente, ma recentemente ho visto su una relazione che la cima è stata sistemata con l'aggiunta di un tavolo.
Da Asso prendo il sentiero per Enco fino al bivio per Piazza Dorella; qui vado a sinistra, raggiungo la radura con le antenne e proseguo per la Croce di Pizzallo; lungo la salita incontro un cacciatore che mi informa che c'è una battuta di caccia al cinghiale verso la valle del Lambro, ma che sul percorso che ho intenzione di fare non ci sono problemi.
Raggiungo la cima in 1 ora e 30 minuti; il clima con il sole è caldo, si sta bene, mi faccio una sosta di una decina di minuti.
Proseguo l'escursione; scendo alla Bocchetta da Frecc dove trovo un nutrito gruppo di cacciatori; avevo avuto una mezza idea di salire fino a qui da Scarenna, ma ho fatto bene a evitare questo sentiero.
Proseguo in salita verso il Barzaghino.
Risalito un tratto di cresta trovo un primo tavolino in una località indicata come Dosso Mattone; secondo molte carte il dosso Mattone è quello che nei Waypoints è indicato come Monte Freddo; c'è un po' di confusione nella cartografia!
Proseguendo la salita incontro un signore con un cane che mi avvisa che il sentiero basso per la cima è ancora intransitabile per gli alberi caduti, per cui raggiungo il Monte Freddo e per cresta proseguo fino al Barzaghino, 40 minuti dalla Croce di Pizzallo.
Sosta per il pranzo; in precedenza dovevo stare in bilico su uno scomodo sasso, ma ora è piacevole fermarsi qui, e con un buon panorama.
Chiedo ad un cacciatore di passaggio se scendendo a Caslino dalla Bocca Vallunga mi imbatto nella battuta di caccia, mi dice che posso andare tranquillo.
Dopo aver pranzato ed essermi riposato dalla non tanto lunga camminata riprendo l'escursione.
Tornato al Monte Freddo scendo la cresta NO perdendo la traccia, ma la cosa non mi preoccupa avendola percorsa parecchie volte; basta non stare troppo sulla sinistra.
Traverso una radura e poco dopo raggiungo un incrocio di sentieri.
Un cartello indica per Caslino sulla sinistra; non ricordo però se lo ho già percorso, l'inizio è invitante e decido di scendere da qui, anche se accorcio il percorso programmato.
Raggiunta una recinzione il sentiero piega a destra; supero una variante sulla sinistra e procedo ritrovandomi su un sentiero che è sempre meno visibile e praticabile; inoltre non scende ma si dirige verso Bocca Vallunga.
Mi andrebbe anche bene, però il sentiero diventa sempre più difficoltoso ed allora decido di tornare indietro.
Vedo un bivio che mi era sfuggito; il sentiero sbagliato era sbarrato da un tronco, però nell'ultimo anno ho scavalcato tanti alberi caduti che non ci faccio più caso, mentre quello giusto non attirava molto l'attenzione.
La discesa verso Caslino è agevole, a parte alcuni tratti che possono essere molto scivolosi con il fango, ma oggi il terreno è asciutto.
Raggiungo la strada asfaltata che da Caslino raggiunge il Foro Francescano, e qui mi rendo conto che questo sentiero lo ho già percorso in salita.
Ultimo tratto di asfalto e sono alla stazione.
Un'altra bella giornata, come tutte da alcune settimane; ma troppo bel tempo ha anche conseguenze negative come siccità ed inquinamento.
Alla prossima, sperando di non far passare ancora parecchi mesi.
Ciao
Stefano
Oggi torno sul Barzaghino dopo un periodo di alcuni anni che non lo frequento; cima non molto attraente, ma recentemente ho visto su una relazione che la cima è stata sistemata con l'aggiunta di un tavolo.
Da Asso prendo il sentiero per Enco fino al bivio per Piazza Dorella; qui vado a sinistra, raggiungo la radura con le antenne e proseguo per la Croce di Pizzallo; lungo la salita incontro un cacciatore che mi informa che c'è una battuta di caccia al cinghiale verso la valle del Lambro, ma che sul percorso che ho intenzione di fare non ci sono problemi.
Raggiungo la cima in 1 ora e 30 minuti; il clima con il sole è caldo, si sta bene, mi faccio una sosta di una decina di minuti.
Proseguo l'escursione; scendo alla Bocchetta da Frecc dove trovo un nutrito gruppo di cacciatori; avevo avuto una mezza idea di salire fino a qui da Scarenna, ma ho fatto bene a evitare questo sentiero.
Proseguo in salita verso il Barzaghino.
Risalito un tratto di cresta trovo un primo tavolino in una località indicata come Dosso Mattone; secondo molte carte il dosso Mattone è quello che nei Waypoints è indicato come Monte Freddo; c'è un po' di confusione nella cartografia!
Proseguendo la salita incontro un signore con un cane che mi avvisa che il sentiero basso per la cima è ancora intransitabile per gli alberi caduti, per cui raggiungo il Monte Freddo e per cresta proseguo fino al Barzaghino, 40 minuti dalla Croce di Pizzallo.
Sosta per il pranzo; in precedenza dovevo stare in bilico su uno scomodo sasso, ma ora è piacevole fermarsi qui, e con un buon panorama.
Chiedo ad un cacciatore di passaggio se scendendo a Caslino dalla Bocca Vallunga mi imbatto nella battuta di caccia, mi dice che posso andare tranquillo.
Dopo aver pranzato ed essermi riposato dalla non tanto lunga camminata riprendo l'escursione.
Tornato al Monte Freddo scendo la cresta NO perdendo la traccia, ma la cosa non mi preoccupa avendola percorsa parecchie volte; basta non stare troppo sulla sinistra.
Traverso una radura e poco dopo raggiungo un incrocio di sentieri.
Un cartello indica per Caslino sulla sinistra; non ricordo però se lo ho già percorso, l'inizio è invitante e decido di scendere da qui, anche se accorcio il percorso programmato.
Raggiunta una recinzione il sentiero piega a destra; supero una variante sulla sinistra e procedo ritrovandomi su un sentiero che è sempre meno visibile e praticabile; inoltre non scende ma si dirige verso Bocca Vallunga.
Mi andrebbe anche bene, però il sentiero diventa sempre più difficoltoso ed allora decido di tornare indietro.
Vedo un bivio che mi era sfuggito; il sentiero sbagliato era sbarrato da un tronco, però nell'ultimo anno ho scavalcato tanti alberi caduti che non ci faccio più caso, mentre quello giusto non attirava molto l'attenzione.
La discesa verso Caslino è agevole, a parte alcuni tratti che possono essere molto scivolosi con il fango, ma oggi il terreno è asciutto.
Raggiungo la strada asfaltata che da Caslino raggiunge il Foro Francescano, e qui mi rendo conto che questo sentiero lo ho già percorso in salita.
Ultimo tratto di asfalto e sono alla stazione.
Un'altra bella giornata, come tutte da alcune settimane; ma troppo bel tempo ha anche conseguenze negative come siccità ed inquinamento.
Alla prossima, sperando di non far passare ancora parecchi mesi.
Ciao
Stefano
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stefano58

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