Barzaghino - Direttissima da Caslino per la parete sud
Molta attività negli ultimi mesi sulle pendici del Monte Barzaghino, dopo che le precipitazioni dello scorso autunno avevano compromesso, per la caduta di alberi, alcuni sentieri. Il tratto tra il Monte Freddo e il Barzaghino, è stato tracciato più in cresta per evitare il cimitero di abeti, un trail di GC attraversa la montagna sfruttando tracciati inconsueti, il Cai di Caslino ha appena riaperto il sentiero di Falghee che permette di salire alla montagna da ovest-sud-ovest (in maniera più rapida rispetto al classico dal Foro Francescano) e, infine, sono state messe in ordine le catene e i cavi dell'accesso da sud, il più erto ed esposto.
E appunto in questo versante siamo andati a curiosare. A monte della chiesa si tende a salire per stradette asfaltate verso dx fino a trovare Via ai Ronchi che, via via, si trasforma in sentiero. Si trova una freccia indicante Asso, si passa su una cengia rocciosa con il primo cavo e si arriva a quello che ho chiamato Bivio nei waypoints (vedere foto). A dx si prosegue per Asso per un sentiero esposto, a sinistra la freccia invita a salire verso il Barzaghino. I tempi indicati dalle frecce sono "stretti" e va tenuto conto. Tracce di passaggio, cavi, bolli bianco rossi e anche gialli non permettono di sbagliare. Il terreno è scivoloso e una caduta sarebbe, in alcuni punti, molto critica. Infine, percorrendo l'ultimo tratto in cresta, si arriva in vetta dove si trova un comodo tavolone.
La discesa è per percorsi noti.... Con Paolo e Giuseppe.
E appunto in questo versante siamo andati a curiosare. A monte della chiesa si tende a salire per stradette asfaltate verso dx fino a trovare Via ai Ronchi che, via via, si trasforma in sentiero. Si trova una freccia indicante Asso, si passa su una cengia rocciosa con il primo cavo e si arriva a quello che ho chiamato Bivio nei waypoints (vedere foto). A dx si prosegue per Asso per un sentiero esposto, a sinistra la freccia invita a salire verso il Barzaghino. I tempi indicati dalle frecce sono "stretti" e va tenuto conto. Tracce di passaggio, cavi, bolli bianco rossi e anche gialli non permettono di sbagliare. Il terreno è scivoloso e una caduta sarebbe, in alcuni punti, molto critica. Infine, percorrendo l'ultimo tratto in cresta, si arriva in vetta dove si trova un comodo tavolone.
La discesa è per percorsi noti.... Con Paolo e Giuseppe.
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