Monte Barzaghino e Büs de Polèman


Publiziert von cai56 , 26. Februar 2021 um 18:01. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:24 Februar 2021
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:15
Aufstieg: 999 m
Abstieg: 1005 m
Strecke:Parzialmente circolare 12,74 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano si prende la SS 36 in direzione Lecco; arrivati al bivio per Erba, se ne seguono le indicazioni, per poi proseguire verso Bellagio. Oltrepassata la stazione ferroviaria di Canzo-Asso, si attraversa il ponte sul Lambro e si parcheggia presso l'area picnic di Scarenna, in Via Valsecchi.

Si conclude l'esplorazione di tutti i sentieri che salgono al Monte Barzaghino, dove eravamo già saliti nell'autunno del 2018, ostacolati dai disastri forestali della appena passata tempesta. Forse sull'abbrivio delle indispensabili ricomposizioni della viabilità escursionistica locale, due nuovi sentieri sono stati segnalati (uno, in particolare, attrezzato di cavi corrimano) e portati alla fruibilità generale. Il percorrere il "Sentèe de Polèman" consente inoltre di avvicinare con facilità una grotta (la cui quota rilevata appare discordante con i dati catastali, che peraltro individuano la cavità anche come "Grotta di Monte Polemna": refuso o nuovo toponimo?) il cui l'accesso speleologico, con un obsoleto e scoraggiante armo solo per scala, non è difficile, ma richiede apposita attrezzatura e appare fin da subito umido e fangoso.


Dal giardino pubblico di Scarenna si sale a monte verso destra percorrendo i primi metri di una pista ciclopedonale asfaltata; subito, ben segnalata come del resto tutta l'escursione, si stacca verso sinistra una comoda carrareccia che traversa in saliscendi il pendio boscoso che interseca le friabili muraglie rocciose del versante orientale della costiera Pizzallo-Dorella. Oltrepassata una cascina, la stradina si trasforma gradualmente in sentiero e prosegue verso sud ora in costante salita; raggiunto il bivio con la deviazione a destra per la Bocchetta da Frecc, si continua diritto in un lungo saliscendi spesso esposto su salti rocciosi o radi boschi ripidissimi, talora attrezzato con cavi passamano nell'attraversamento di vari canali di pietrame instabile. Dopo un riposante tratto in piano si sbuca su di un panoramico terrazzo erboso affacciato su Caslino d'Erba; qui convergono due sentieri: uno (nostra via di ritorno) sale direttamente dal paese ed il secondo prosegue, retrovertendo inizialmente, verso la cima del Monte Barzaghino. Questa traccia, sempre molto scoscesa, sale con stretti tornanti il bosco, spesso assistita da cavi dove l'esposizione o la consistenza del terreno incrementano le difficoltà, fino a raggiungere una dorsale coperta da radi castagni ed ontani: qui si risale per la massima pendenza seguendo i bolli sui tronchi andando a raggiungere la piatta sommità del Monte Barzaghino, attrezzata con panche, tavolo e bacheca con mappa del Triangolo Lariano. Molto ampio il panorama su tutta l'area dei laghi briantei, fin dove l'immancabile foschia consente. Da qui si imbocca il sentiero di cresta del Monte Freddo che, tra i resti della strage di abeti, accompagna fino alla base del Dosso Mattone, dove un'indicazione a sinistra (Sentiero Falghèe) indirizza attraverso una bellissima faggeta verso Caslino; oltrepassata una vasta radura con due roccoli e vista sulle Grigne, si scende a raggiungere la pista forestale Enco-Bocchetta da Frecc-Polèman: la si segue verso sinistra fino a raggiungere quest'ultima cascina ("Polema"). Qui, aggirando sulla sinistra la recinzione, si notano i primi bolli blu/bianco che accompagneranno fino a Caslino: è il "Sentèe de Polèman", lungo traverso inizialmente in blanda discesa che porta ad affiancare, in corrispondenza di un affioramento roccioso, l'ingresso dell'omonima grotta. Dalla cavità in avanti la pendenza si accentua ed il sentiero, scavato in una sorta di ripidissima trincea, si sovrappone ad un percorso di trascinamento del legname fino a concludersi alle prime case di Caslino dove si trasforma in strada cementata. Al primo incrocio asfaltato, in assenza di segnalazioni, si svolta a sinistra in salita fra i terrazzamenti coltivati ad ulivo, andando a raggiungere una stretta pista forestale che deve essere seguita mantenendo la sinistra ai bivii: in breve si trasforma in sentiero, che ripido e sconnesso, sale a raggiungere una larga cengia con cavo che va a sbucare sul terrazzo panoramico già punto di passaggio in salita. Da qui per la via di andata.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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