Monte San Giorgio (m.1097), Monte Pravello (m.1015)


Publiziert von Poncione , 8. Januar 2020 um 14:01.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Sottoceneri
Tour Datum:31 Dezember 2019
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Lago Ceresio   I 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1248 m
Abstieg: 1071 m

Partenza da una gelida e umidissima Porto Ceresio (m.274), da cui per mulattiera si sale a Cà del Monte (m.500) e per sentiero, valicando il confine, Serpiano (m.617). Non ne dubitavo, ma a distanza di un anno il sentiero su questa tratta del lato svizzero è tornato perfettamente praticabile dopo un'ingente caduta di grossi alberi che l'aveva reso quasi impercorribile.
Da Serpiano punto alla vetta del Monte San Giorgio (m.1097), arrivando senza problemi e gustando il solito bellissimo panorama. Scendo sul soleggiato e panoramico versante di Riva San Vitale per poi rivolgermi alla mulattiera di Meride, osservando la seconda meta di giornata e scegliere in che modo raggiungerla. Sceso a Meride (m.580), su asfalto giungo alla località Fontana (m.592, parcheggio riservato ai cacciatori), da cui prendo un sentiero (non marcato) che s'insinua tra due proprietà in direzione del versante settentrionale del Poncione d'Arzo. Superato un torrente, il sentiero si fa meno evidente ma pur sempre visibile portando a una baita isolata in una radura. Alle sue spalle una decisiva freccia in legno invita a proseguire nel bosco, nel complesso rado, dopo di che inizia una serie di bolli arancioni - di recente fattura - a indicare la via, la quale sembra puntare decisamente al cosiddetto Albero di Sella, salendo con pendenza lieve ma pressochè continua. Il sentiero traversa così orizzontalmente alla base della bastionata Nord del Poncione d'Arzo, preceduta da una conoide di sfasciumi non meno impressionante. Qui trovo una postazione di caccia un pò vecchiotta e provo ad insinuarmi sui prati attigui per capire se una salita da qui possa portare in cresta, decidendo saggiamente di tornare in futuro. Proseguo pertanto sul sentiero marcato, trovando a sorpresa anche dei bolli CAS ufficiali, vecchi ma ancor visibili, segno evidente che un tempo questo sentiero era mappato. Benchè si trovi in stato d'abbandono non è neanche così male, e soltanto in qualche passaggio in cui si calpesta terreno franoso c'è da fare un minimo d'attenzione: importante è seguire sempre attentamente i bolli, che a volte disegnano un tracciato imprevisto... Comunque sia, come mi era ormai chiaro, si arriva all'Albero di Sella (m.897), da cui per il sentiero svizzero arrivo al panoramico Monte Pravello (m.1015), ove consumo il pasto conversando con un simpatico signore salito da Saltrio, le cui parole m'invogliano a provare proprio il versante da lui salito, che non ho mai visto.
Prima di scendere faccio un saltino anche alla vetta ticinese del Poncione d'Arzo (m.1015), di cui seguo per un pezzo la dorsale calcarea per Arzo (non marcata, ma già percorsa in passato) osservando con "verticale" curiosità il sottostante versante traversato poco prima. Tornato ai cartelli posti sul confine inforco dunque il sentiero scalinato per Saltrio, al cui fianco resiste tuttora l'arrugginita rete di confine, recentemente molto ben ripulito dal locale gruppo escursionistico (Amici Monte Orsa) di cui mi narrava il signore incontrato in vetta. Giunto a una costruzione in rovina mi affaccio sulle cave di Saltrio, entrandovi per un breve tratto, finchè a un tornante le indicazioni spingono a uscirvi entrando in un bosco diretto all'attiguo versante del Monte Croce. Proprio nel punto in cui mi trovo a iniziare la discesa definitiva, al bivio incontro due persone, le quali m'invitano a una bella deviazione "che val la pena di fare".
E come non dar loro ragione?... Dopo una breve risalita si raggiunge la località "Cava Brusada", poco sotto il Monte Croce, dove è stata fatta una risistemazione coi fiocchi e in grande stile di una piccola cava, tenendo conto e recuperando attrezzi trovati sul posto su cui si affaticavano i "picasass" locali. Creato ex-novo - da una vecchia costruzione di cui erano rimasti i soli basamenti - un accogliente bivacco coperto con panche e persino una piccola biblioteca, realizzato transenne, mura di sostegno, panche in pietra e quant'altro che possa rendere un piccolo gioiello questo ex-luogo abbandonato e ricco di storia, purtroppo anche tragica.
Le due persone che mi hanno guidato in questo luogo appartengono proprio al suddetto gruppo che ha realizzato davvero, per cura e bellezza, un gran lavoro di recupero e ripristino sentieri. Prima di scendere il gruppo si compatta, arrivando altri soci: comprendo così il loro affiatamento ed amore per i loro luoghi, invidiandoli un pochino perchè purtroppo in altre zone vicine (tra cui la Valganna, ahimè...) questo purtroppo non accade... Non solo hanno lavorato per sistemare i posti, ma li vivono anche con grandissimo attaccamento, dote ormai sempre più rara in un mondo tristemente vittima della globalizzazione più spudorata e vuota.
Scendiamo assieme a Saltrio, ove li ringrazio per l'inaspettata deviazione conoscitiva, prima di chiudere il giro dirigendomi su asfalto a Viggiù, ove il giro ha il suo tranquillo termine.

NB. Giro classificabile interamente T2, con brevi tratti T3 nel tratto "ufficialmente" non più marcato Fontana-Albero di Sella.

Tourengänger: Poncione


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Kommentare (6)


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GAQA hat gesagt:
Gesendet am 8. Januar 2020 um 15:05
Ciao Emi. Un piacevole incontro a questo punto, che ti ha permesso di conoscere qualche cosi in più delle Prealpi Varesine di casa. Interessante! Per il resto bel giro con ottima vista.
Un saluto.
Alessandro.

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. Januar 2020 um 23:21
Ciao Ale. Come ultima gita del 2019 non poteva andar meglio, con ricognizione e scoperta di un sentiero abbandonato nel versante ticinese e piacevole rivelazione su un lato italiano che ancora non conoscevo.

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 8. Januar 2020 um 22:53
Bella scelta Emiliano ... tratti che ben conosco ricchi di storia e di bei panorami !

ciao Giorgio

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. Januar 2020 um 23:22
Ciao Gio, il versante di Saltrio è davvero interessante proprio per questi motivi... valeva la pena visitarlo.

veget hat gesagt:
Gesendet am 10. Januar 2020 um 14:38
Un giro meraviglioso, su un tracciato, che in un altra occasione, era messo "male"... ma, che i nostri confinanti non hanno abbandonato, anzi!
L'incontro con il gruppo di "volenterosi" ti ha permesso di conoscere uomini e luoghi inaspettati, che hanno arricchito le tue conoscenze della storia locale....
Rimarrà un bel ricordo dell'ultima escursione del 2019...
Complimenti!
ciao Emy
Eugenio

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 13. Januar 2020 um 13:10
Verissimo Eugenio, è stato un bel fine anno con questa escursione a 2-3 facce, di cui quella finale senz'altro la più piacevole e sorprendente, ben sapendo di solito come vanno le cose in Italia su queste cose. Sarà l'aria sana e pulita della Svizzera che invade i paesi confinanti? ;) Chissà.


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