San Giorgio Trail
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La neve è scesa bassa e il tempo è un po' incerto, è il momento delle montagne del Sottoceneri. Questo giro, che ho fatto più volte, è adattissimo per un buon allenamento.
Alle otto sono a Riva San Vitale, il tempo è in realtà è splendido, cielo azzurro e qualche grado sotto lo zero. Lascio l'auto al cimitero e di buona lena mi avvio sul sentiero che passa dal Rocul e raggiunge l'Alpe Albio. Già dall'Alpio il sentiero è comperto da un paio di centimetri di neve caduta nella notte, suggestiva ma che rende tutto molto sdrucciolevole. In effetti i traversi fra Pozzo e l'uscita in cresta del San Giorgio sono molto scivolosi e bisogna stare veramente attenti, perché il terreno è molto ripido.Esco sulla schiena del San Giorgio proprio quando uno splendido sole fa capolino dal Generoso e illumina i prati innevati.
Un'oretta sono in vetta, mi lancio in discesa verso il Crocifisso sul sentiero innevato poi continuo sull'atro lato prendendo la carrareccia che conduce verso il Pravello; salita dapprima dolce, poi più ripida soprattutto nei bei tornanti che conducono in vetta; non sono ancora le dieci e per ora non c'è proprio nessuno. Rapidamente raggiungo il Poncione d'Arzo e attacco la discesa verso le cave di marmo; il primo tratto è sdrucciolevole e richiede un po' di attenzione, poi la corsa può farsi più veloce. Attraverso la parte alta, ormai abbandonata, delle cave e scendo in breve alla strada per Meride.
Di qui bisogna risalire al San Giorgio! La strada per Meride è in leggera salita, poi la pendenza cresce sensibilmente; di nuovo un tratto piano che si può correre prima di Cassina e poi l'ultimo ripido pratone che conduce in vetta. Nel frattempo il tempo è cambiato, uno spesso strato di nuvole copre il sole e sembra debba venire a piovere. Sono in vetta poco dopo le 11: il primo tratto di discesa è veramente tosto, con le scarpette si sta a malapena in piedi, poi le condizioni migliorano. Prima di mezzogiorno sono di nuovo a Riva. Tempo complessivo 3h 50', non male tenendo conto delle condizioni.
Questo anello è veramente adatto per allenamento, si può correre praticamente tutto e le tre salite lo rendono parecchio impegnativo; fatto con più calma è una bella gita escursionistica, molto varia e panoramica. Lo si può fare praticamente tutto l'anno, se c'è neve alcuni tratti sono sdrucciolevoli e richiedono molta attenzione (soprattutto l'ultimo tratto del San Giorgio e i tornanti che salgono al Pravello).
Alle otto sono a Riva San Vitale, il tempo è in realtà è splendido, cielo azzurro e qualche grado sotto lo zero. Lascio l'auto al cimitero e di buona lena mi avvio sul sentiero che passa dal Rocul e raggiunge l'Alpe Albio. Già dall'Alpio il sentiero è comperto da un paio di centimetri di neve caduta nella notte, suggestiva ma che rende tutto molto sdrucciolevole. In effetti i traversi fra Pozzo e l'uscita in cresta del San Giorgio sono molto scivolosi e bisogna stare veramente attenti, perché il terreno è molto ripido.Esco sulla schiena del San Giorgio proprio quando uno splendido sole fa capolino dal Generoso e illumina i prati innevati.
Un'oretta sono in vetta, mi lancio in discesa verso il Crocifisso sul sentiero innevato poi continuo sull'atro lato prendendo la carrareccia che conduce verso il Pravello; salita dapprima dolce, poi più ripida soprattutto nei bei tornanti che conducono in vetta; non sono ancora le dieci e per ora non c'è proprio nessuno. Rapidamente raggiungo il Poncione d'Arzo e attacco la discesa verso le cave di marmo; il primo tratto è sdrucciolevole e richiede un po' di attenzione, poi la corsa può farsi più veloce. Attraverso la parte alta, ormai abbandonata, delle cave e scendo in breve alla strada per Meride.
Di qui bisogna risalire al San Giorgio! La strada per Meride è in leggera salita, poi la pendenza cresce sensibilmente; di nuovo un tratto piano che si può correre prima di Cassina e poi l'ultimo ripido pratone che conduce in vetta. Nel frattempo il tempo è cambiato, uno spesso strato di nuvole copre il sole e sembra debba venire a piovere. Sono in vetta poco dopo le 11: il primo tratto di discesa è veramente tosto, con le scarpette si sta a malapena in piedi, poi le condizioni migliorano. Prima di mezzogiorno sono di nuovo a Riva. Tempo complessivo 3h 50', non male tenendo conto delle condizioni.
Questo anello è veramente adatto per allenamento, si può correre praticamente tutto e le tre salite lo rendono parecchio impegnativo; fatto con più calma è una bella gita escursionistica, molto varia e panoramica. Lo si può fare praticamente tutto l'anno, se c'è neve alcuni tratti sono sdrucciolevoli e richiedono molta attenzione (soprattutto l'ultimo tratto del San Giorgio e i tornanti che salgono al Pravello).
Tourengänger:
blepori

Communities: Hikr in italiano
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