Monte Magno (m.1636), Gradiccioli (m.1936)
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Da Vezio, località Ponte Busgnone (m.763), parte un'agile pista sterrata ad ampie svolte nel bosco di castagni e quindi faggi, che tocca l'Alpe di Coransù (m.1130). Dopo un'altro paio di svolte, alla quota m.1293, la si lascia a destra uscendo gradualmente allo scoperto per percorrere integralmente la ripida dorsale E del Monte Magno, che aumenta di pendenza man mano che la si risale. S'incrocia il sentiero Lema-Tamaro, ricoperto da un nevaio, giungendo in cima (m.1636) completamente all'asciutto. Nota: questa dorsale, in caso di innevamento, rappresenta la via invernale al Gradiccioli da questo versante, evitando la più rischiosa mezzacosta (valanghiva) per l'Alpe e il Passo Agario.
Da qui lo scenario muta completamente sprofondando in pieno inverno. Ammirato il grandioso panorama e toccato il sottile ma durissimo manto nevoso, adatto forse più ai ramponi che alle ciaspole, calzo queste ultime procedendo bene e scendendo in breve al Passo Agario (m.1552), ove inizia la lenta ma regolare risalita al Gradiccioli, toccando la spalla del Monte Polà (m.1742) e l'insellatura dei Pianoni (m.1768), in un ambiente invernale sempre più bello. Già scenografico e imponente di per sè, il Gradiccioli (m.1936) in questa veste è ancora più fantastico ed un vero piacere da raggiungere, trattandosi della cima più ariosa e panoramica tra Alto varesotto e basso Ticino. Purtroppo il solito vento freddo e forte impone la discesa quasi immediata, pertanto rientrato al Monte Polà scendo dal lato italiano trovando nella parte che precede la solatìa Capanna Merigetto (m.1498) una neve davvero pessima, infida e smollata.
Tolte le ciaspole e pranzato al sole su una panca fuori dalla Capanna (naturalmente chiusa...) proseguo per l'Alpe Corte (m.1354) e Monteviasco (m.926), ove è giocoforza fermarsi per una salutare e fantastica fetta di torta al Vecchio Circolo (chiusi gli altri due ristoranti, Ul Barchét e Il Camoscio) prima di riprendere il non breve percorso rimasto. Sceso dalla bellissima mulattiera gradinata al Ponte di Piero (m.549) su asfalto si risale a Curiglia (m.670) e si scende alla statua di San Carlo (m.600) contornando il lato orografico sinistro della Val Veddasca, per poi risalire (asfalto, cemento e sterrato) all'ingresso dell'agriturismo Roccolo (m.793) e ancora scendere (carrareccia, mulattiera) alle Cinquevie (m.550), concludendo infine, ancora su asfalto, con l'ultima risalita ad Agra (m.654).
NB. Escursione di livello T1-T2, ad eccezione della salita al Monte Magno dalla quota m.1293 (T3) ed il tratto invernale Monte Magno-Gradiccioli-Capanna Meriggetto (WT2).
Da qui lo scenario muta completamente sprofondando in pieno inverno. Ammirato il grandioso panorama e toccato il sottile ma durissimo manto nevoso, adatto forse più ai ramponi che alle ciaspole, calzo queste ultime procedendo bene e scendendo in breve al Passo Agario (m.1552), ove inizia la lenta ma regolare risalita al Gradiccioli, toccando la spalla del Monte Polà (m.1742) e l'insellatura dei Pianoni (m.1768), in un ambiente invernale sempre più bello. Già scenografico e imponente di per sè, il Gradiccioli (m.1936) in questa veste è ancora più fantastico ed un vero piacere da raggiungere, trattandosi della cima più ariosa e panoramica tra Alto varesotto e basso Ticino. Purtroppo il solito vento freddo e forte impone la discesa quasi immediata, pertanto rientrato al Monte Polà scendo dal lato italiano trovando nella parte che precede la solatìa Capanna Merigetto (m.1498) una neve davvero pessima, infida e smollata.
Tolte le ciaspole e pranzato al sole su una panca fuori dalla Capanna (naturalmente chiusa...) proseguo per l'Alpe Corte (m.1354) e Monteviasco (m.926), ove è giocoforza fermarsi per una salutare e fantastica fetta di torta al Vecchio Circolo (chiusi gli altri due ristoranti, Ul Barchét e Il Camoscio) prima di riprendere il non breve percorso rimasto. Sceso dalla bellissima mulattiera gradinata al Ponte di Piero (m.549) su asfalto si risale a Curiglia (m.670) e si scende alla statua di San Carlo (m.600) contornando il lato orografico sinistro della Val Veddasca, per poi risalire (asfalto, cemento e sterrato) all'ingresso dell'agriturismo Roccolo (m.793) e ancora scendere (carrareccia, mulattiera) alle Cinquevie (m.550), concludendo infine, ancora su asfalto, con l'ultima risalita ad Agra (m.654).
NB. Escursione di livello T1-T2, ad eccezione della salita al Monte Magno dalla quota m.1293 (T3) ed il tratto invernale Monte Magno-Gradiccioli-Capanna Meriggetto (WT2).
Tourengänger:
Poncione

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