Alpe Piella (1222 m)


Publiziert von siso , 23. Dezember 2019 um 21:45.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Sottoceneri
Tour Datum:22 Dezember 2019
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Monte Generoso   I   CH-TI 
Zeitbedarf: 5:15
Aufstieg: 696 m
Strecke:Quota 691 m sotto Zöch – Brughee – Deviazione per l’Alpe Loasa (685 m) – Alpe Loasa (968 m) – Frontiera (960 m) – Cà Bossi (1188 m) – Alpe Piella (1222 m) – Monte Bisbino (1325 m) – Alpe Sella Cavazza (1241 m) – Sella Cavazza (1162 m) – Zöch (714 m) – Sotto Zöch (691 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2 - uscita Mendrisio – Castel San Pietro – Valle di Muggio – Bruzella – Valle della Crotta.
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Alpe Loasa (27 posti letto) – Rifugio Bugone (1119 m).
Kartennummer:C.N.S. No. 1373 – Mendrisio - 1:25000; C.N.S. No. 1374 – Como - 1:25000; Carta turistico - escursionistica “Strade di Pietra” No. 1 - 1:30000; I Sentieri del Bisbino, Alessandro Dominioni Editore – 1:12500.

Lunga camminata, prevalentemente nel bosco, sul versante orografico sinistro della Val della Crotta, fino alla vetta del Monte Bisbino.

Il marcato pericolo di valanghe sull’arco alpino mi ha fatto ripiegare su un itinerario nelle Prealpi. Ho avuto così l’opportunità di visitare l’Alpe Piella, in località Panesée (1222 m).

 

Inizio dell’escursione: ore 9.05

Fine dell’escursione: ore 14.25

Temperatura alla partenza: 4°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 1700 m

Pressione atmosferica, ore 9.00: 988 hPa

Temperatura al rientro: 7°C

Velocità media del vento: 0 km/h

Sorgere del sole: 8.02

Tramonto del sole: 16.42

 

Dal nucleo di Bruzella, in Valle di Muggio, prendo la stradina asfaltata che conduce nella Val della Crotta. Alla quota di 691 m, parcheggio l’auto su uno slargo della carrozzabile e alle 9:05 parto con lo zaino in spalla. Il Monte Generoso è imbiancato fino a circa 1400 m; sarà una spolverata di breve durata, il sole del solstizio d’inverno la farà sciogliere entro mezzogiorno.

A quota 685 m, al segnavia per l’Alpe Loasa abbandono la strada e imbocco la mulattiera selciata che sale alla destra. Benché il lastricato sia bagnato e scivoloso cammino speditamente nel silenzio più assoluto.

Lungo il percorso due cartelli del “Museo nel territorio” segnalano le zone un tempo adibite a “piazze di carbone”, ossia a carbonaie: Grafogno (860 m) e Tagliate (920 m)

Dopo un’ora e un quarto di cammino pervengo all’Alpe Loasa (968 m), un alpeggio che funge anche da ostello, con 27 posti letto. Per la prima volta noto che i resti della nevèra sono stati ricoperti da un telone di plastica bianca. Scambio un paio di parole con il gestore, quindi seguo il sentiero per il Bugone, che si sviluppa nella parte più meridionale del pascolo. Dopo circa 350 m, superato il valloncello, entro in territorio italiano. Poco dopo i resti della rete di confine si sviluppa una comoda mulattiera, percorribile anche in mtb, che sale a monte dell’Alpe Alveggia, fino ad immettersi sulla Via dei Monti Lariani, a circa 985 m di quota. A sinistra si scende verso il Rifugio Colma del Bugone, a destra, in forte salita, verso Cà Bossi.

Desidero visitare l’Alpe Piella e in particolare il cocuzzolo panoramico quotato 1222 m. Su una delle carte topografiche, leggo che questa località è denominata Panesée, un toponimo misterioso che non riesco a decifrare. Alcune abitazioni di vacanza occupano il culmine del monte, che gode di un panorama fantastico sul sottostante Lago di Como. Scatto alcune foto, quindi riparto con la curiosità inappagata.

In 25 minuti arrivo al Monte Bisbino (1325 m). Evviva, il ristoro è aperto!

Mi accomodo vicino alla stufa, a capotavola. Sono il primo avventore e ho il privilegio di occupare il posto no. 1!

Apprezzo molto il coperto con tovaglia e tovagliolo di stoffa e un cestino con fresche michette. Ordino un piatto di polenta taragna con brasato di manzo e un bicchiere di vino rosso. Come dessert mi gusto una crostata alle more.

Dopo la piacevolissima pausa pranzo torno a Bruzella via Alpe Cavazza, Sella Cavazza e il sentiero per Zöch, che percorsi undici giorni fa con la mtb.
 

                                                                        Alpe Cavazza

Piacevole passeggiata sul versante nord-occidentale del Monte Bisbino, avvalorata dalla visita dell’enigmatico cocuzzolo “Panesée”.

 

Tempo di salita: 3 h

Tempo totale: 5 h 20 min

Tempi parziali

Quota  (691 m) – Deviazione per l’Alpe Loasa (685 m): 10 min

Deviazione per l’Alpe Loasa (685 m) – Alpe Loasa (968 m): 1 h 05 min

Alpe Loasa (968 m) – Alpe Piella (1222 m): 1 h 05 min

Alpe Piella (1222 m) – Monte Bisbino (1325 m): 25 min

Monte Bisbino (1325 m) – Sella Cavazza (1162 m): 23 min

Sella Cavazza (1162 m) – Quota 691 m sotto Zöch: 1 h

Dislivello in salita: 696 m

Sviluppo complessivo: 13 km

Difficoltà: T2

Copertura della rete cellulare: in alcune zone della Valle della Crotta assenza di campo.

Libro di vetta: no

Tourengänger: siso


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Kommentare (2)


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GIBI hat gesagt:
Gesendet am 29. Dezember 2019 um 21:59
prendila con le pinze ... però ho interpellato le conoscenze locali e pare che Panesée fosse un luogo con prati coltivati che davano in abbondanza e da lì il nome di Panesée ... pane che bastava !

ciao Siso e Buon 2020

Giorgio

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. Dezember 2019 um 11:17
Grazie Giorgio per il tuo contributo! Mi piace questa interpretazione. Presto o tardi troveremo forse una fonte sicura da parte di un linguista.
Buon venti venti!
siso.


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