Alpe Piella (1222 m)
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Lunga camminata, prevalentemente nel bosco, sul versante orografico sinistro della Val della Crotta, fino alla vetta del Monte Bisbino.
Il marcato pericolo di valanghe sull’arco alpino mi ha fatto ripiegare su un itinerario nelle Prealpi. Ho avuto così l’opportunità di visitare l’Alpe Piella, in località Panesée (1222 m).
Inizio dell’escursione: ore 9.05
Fine dell’escursione: ore 14.25
Temperatura alla partenza: 4°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 1700 m
Pressione atmosferica, ore 9.00: 988 hPa
Temperatura al rientro: 7°C
Velocità media del vento: 0 km/h
Sorgere del sole: 8.02
Tramonto del sole: 16.42
Dal nucleo di Bruzella, in Valle di Muggio, prendo la stradina asfaltata che conduce nella Val della Crotta. Alla quota di 691 m, parcheggio l’auto su uno slargo della carrozzabile e alle 9:05 parto con lo zaino in spalla. Il Monte Generoso è imbiancato fino a circa 1400 m; sarà una spolverata di breve durata, il sole del solstizio d’inverno la farà sciogliere entro mezzogiorno.
A quota 685 m, al segnavia per l’Alpe Loasa abbandono la strada e imbocco la mulattiera selciata che sale alla destra. Benché il lastricato sia bagnato e scivoloso cammino speditamente nel silenzio più assoluto.
Lungo il percorso due cartelli del “Museo nel territorio” segnalano le zone un tempo adibite a “piazze di carbone”, ossia a carbonaie: Grafogno (860 m) e Tagliate (920 m).
Dopo un’ora e un quarto di cammino pervengo all’Alpe Loasa (968 m), un alpeggio che funge anche da ostello, con 27 posti letto. Per la prima volta noto che i resti della nevèra sono stati ricoperti da un telone di plastica bianca. Scambio un paio di parole con il gestore, quindi seguo il sentiero per il Bugone, che si sviluppa nella parte più meridionale del pascolo. Dopo circa 350 m, superato il valloncello, entro in territorio italiano. Poco dopo i resti della rete di confine si sviluppa una comoda mulattiera, percorribile anche in mtb, che sale a monte dell’Alpe Alveggia, fino ad immettersi sulla Via dei Monti Lariani, a circa 985 m di quota. A sinistra si scende verso il Rifugio Colma del Bugone, a destra, in forte salita, verso Cà Bossi.
Desidero visitare l’Alpe Piella e in particolare il cocuzzolo panoramico quotato 1222 m. Su una delle carte topografiche, leggo che questa località è denominata Panesée, un toponimo misterioso che non riesco a decifrare. Alcune abitazioni di vacanza occupano il culmine del monte, che gode di un panorama fantastico sul sottostante Lago di Como. Scatto alcune foto, quindi riparto con la curiosità inappagata.
In 25 minuti arrivo al Monte Bisbino (1325 m). Evviva, il ristoro è aperto!
Mi accomodo vicino alla stufa, a capotavola. Sono il primo avventore e ho il privilegio di occupare il posto no. 1!
Apprezzo molto il coperto con tovaglia e tovagliolo di stoffa e un cestino con fresche michette. Ordino un piatto di polenta taragna con brasato di manzo e un bicchiere di vino rosso. Come dessert mi gusto una crostata alle more.
Dopo la piacevolissima pausa pranzo torno a Bruzella via Alpe Cavazza, Sella Cavazza e il sentiero per Zöch, che percorsi undici giorni fa con la mtb.

Piacevole passeggiata sul versante nord-occidentale del Monte Bisbino, avvalorata dalla visita dell’enigmatico cocuzzolo “Panesée”.
Tempo di salita: 3 h
Tempo totale: 5 h 20 min
Tempi parziali
Quota (691 m) – Deviazione per l’Alpe Loasa (685 m): 10 min
Deviazione per l’Alpe Loasa (685 m) – Alpe Loasa (968 m): 1 h 05 min
Alpe Loasa (968 m) – Alpe Piella (1222 m): 1 h 05 min
Alpe Piella (1222 m) – Monte Bisbino (1325 m): 25 min
Monte Bisbino (1325 m) – Sella Cavazza (1162 m): 23 min
Sella Cavazza (1162 m) – Quota 691 m sotto Zöch: 1 h
Dislivello in salita: 696 m
Sviluppo complessivo: 13 km
Difficoltà: T2
Copertura della rete cellulare: in alcune zone della Valle della Crotta assenza di campo.
Libro di vetta: no
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