Mano nella mano Cinciallegra ed il fido Veget.
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- Coooooosa, Eugenio, 6-700 metri di dislivello???
Siamo mica matti, non ho più camminato in montagna da secoli, a parte per salire in cascina!
Non se ne parla nemmeno, di un dislivello così importante!
Ti concedo 2-300 metri max, conosci le zone come le tue tasche, vedi tu per un itinerario per cinciallegre azzoppate, ti do carta bianca!
- Tranquilla, Michi, ho quello che fa per te: Cannero - Trarego, saremo, oltre che al sole durante tutto il percorso, al riparo dal vento forte di domani! Vedrai, è una meraviglia, ti piacerà!
- Perfetto, allora, a domani, magari non alle 8.30 al parcheggio, ma alle 9.00, che son tornata di notte sulla bicicletta da Locarno, e sono indietro di sonno!
- Bene. Parcheggio lago di Cannero, a domani, sogni d'oro!
Parcheggio lago, ore 9 e una manciata di secondi, che bel rivederci!
Allegro abbraccione tra Cinciallegra azzoppata e il fido amico Veget.
Zaini presto pronti, si parte, i bastoncini fanno toc toc sull'asfalto.
Vedo Veget un po' in pensiero: il suo telefonino non è connesso a quello che è necessario essere connessi per un vero Veget.
Lui è molto preciso sulla perfetta funzionalità ed efficienza del suo telefonino, guai se quest'ultimo s'inceppa!
La prima parte del percorso è su asfalto (tranquilla, Cinciallegra, che poi arriva la mulattiera, niente di difficile, niente di cattivo!), perciò Veget continua ad armeggiare col suo telefonino, a maledire l'apparecchio non funzionante, a chiamare qualche amico o famigliare per farsi aiutare...
...L'affiatamento è comunque allegro, poi, non c'è un filo di vento, una benedizione se penso alle violente folate gelide quando aprii stamattina presto le persiane di casa! E che sole! che piacevole tepore! che giornata!
Mitraglio il panorama a picco sul lago, la charmante cupola del Morissolo, Oggiogno nell'abbraccio autunnale dei suoi boschi, qua una Madonna, qui una camelia fiorita, toh! un presepe modesto! che carino, lo scoiattolo, fa tenerezza! mi piace più del Bambin!
Arriva la mulattiera, non ho timori di sorta, le due ginocchia, quella operata e l'altra, che sarà operata un qualche giorno, sono ben protette da ginocchiere belle spesse ma morbide, ho l'aiuto dei bastoncini, e non ci sono gradini, come...mmhhhh...fatemi pensare...La Famosa Mulattiera di Monteviasco di sinistra memoria!
C'è fogliame, si, ma non così spesso da far temere insidiose radici o cattive roccette nascoste.
Finalmente una pausa!
Ne ho necessità, amico Veget!
Per il momento cammino bene, non sento dolori, ma mi devo fermare e riposarmi un pochino, togliermi un paio dei miei indumenti stratificati a cipolla, bere un sorso d'acqua.
-Tranki, Eugenio, che arrivi in tempo per il tuo impegno pomeridiano, abbiamo 4 ore davanti a noi, il dislivello è contenuto, impossibile far tardi!
Continuiamo sulla bella mulattiera in dolce pendenza, Veget è felicissimo di farmi scoprire questi bei posti che conosce bene e che ha frequentato spesso con la moglie Giancarla!
Sfido io! un microclima così generoso è una goduria anche nelle stagioni più fredde!
Finalmente s'intravedono le prime case di Trarego.
Cinciallegra azzoppata è stanchina; da un po' di tornanti, si fermerebbe volentieri un attimino, ma niente! Veget è gentilmente impietoso!
- Ci fermiamo tra poco, appena, vedi, lassù, ci sono le panchine al sole!
- Son stanca, Eugenio, ancora 10 metri di dislivello, poi basta, eh?
- Ehi, mi hai fatto vedere qua, e invece non ci siamo ancora! ancora soli 10 metri, va bene, si, tranki, certo che ce la faccio!
- Coooosa, ancora 10 metri??? Ma non dovevamo già essere arrivati???
Coooosa? non hai controllato sulla cartina i dislivelli? Sfido io, me lo sentivo che era molto più di 300 metri!
- Eh si, saremo piuttosto sui 500!
(Povero Eu, amico mio, non sentirti in colpa, non sentirti umiliato, ti prego! Lo sai che mi esprimo sempre a grandi tinte, a forti colori, sempre un poco attrice, eh, la tua Cinciallegra!)
Finalmente l'agognato campicello, con le reti per il gioco del calcio, con i giochi per i bimbi, con il tavolo e le panche di sasso, e là, toh! un altro presepe!
Ora apriamo gli zaini e ne estraiamo le meraviglie del picnic, molto più vario e signorile quello di Eugenio, molto parco il mio, una piccola mela e due arance piccole anch'esse, la borraccia di acqua tiepida. Non ho fame di panini e cibo sostanzioso, la mia colazione del mattino era abbondante e molto svizzero-tedesca, perciò nutriente!
Dall'altra parte del tavolo, Un Signor Panino, i biscotti, la cioccolata, il te bollente, e il clou: una mini bottiglia di Signor Vino Bianco!
Grande Eu!
A ta santé!
Ripartiamo, rimangono un paio di ore prima dell'appuntamento di Veget, siamo tranquilli.
- Coooosa?
Di nuovo in salita? Eu, ma non scendiamo?
Non voglio più salire! odio le salite! le mie ginocchia hanno detto: basta salire!
- E' solo una piccola salita, piccola piccola, niente allarmismi, si fa solo una piccola, piccola deviazione!
La piccola piccola deviazione passa dalla frazione di Cheglio, dove Eugenio mi fa ammirare un antico hotel di cinque piani, una stupenda costruzione, ormai abbandonata, con ancora i bagni esterni, graziosa escrescenza che pende sul vuoto...
Un largo sentiero erboso ci riporta poi alla mulattiera. Sono molto circospetta, tasto bene il terreno coi bastoncini, anche se il fogliame è poco spesso e, fortunatamente, molto secco (grazie, o vento!); mi è vietato cadere!
Ahahah, il chirurgo mi ha vietato le cadute, qualsiasi caduta: pericolo mortale, Signora Cinciallegra! descrivendomi poi tutti i risultati infernali che potevano seguire una caduta, una caduta qualunque: protesi incrinata, protesi che fuoriesce, rottura dell' osso, operazione da rifare a zero...
Accidenti, Dottor il Chirurgo, ma lo sa che queste cose poi me le sogno di notte? che ne faccio incubi continui? che vedo Lui, si proprio Lui, Belzebu', che sghignazza nel vedermi scivolare??? che camminando o pedalando, è un continuo immaginarmi come sarà la caduta: morbida, Michi, lasciati cadere morbidamente al suolo, non irrigidirti tutta, che è peggio, scivola dolcemente sul lato non operato, immaginati che il terreno è morbido come ovatta, ma intanto Belzebu' sghignazza, sghignazza felice!
O terrore, il gentile chirurgo si è transformato in Belzebu' !
Ritroviamo la nostra mulattiera, e il percorrerla in discesa mi sembra durare eternamente, sarà la fatica, sarà che ora, si, le ginocchia chiedono pietà, ho male, sbuffo, invoco la mamma, e là, in un angolino del mio cervello, della mia fertile immaginazione, sghignazza strafelice il Chirurgo-Belzebu' !
Ritroviamo l'asfalto, ma qua, nuova salitella...
- perdinci, Veget, non me l'avevi detto che bisognava risalire, quelle poche decine di metri in risalita pesano come macigni sulla mia anima e le mie ginocchia...
(Povero Veget, non voglio spaventarlo, non voglio si senta umiliato, ma oramai non posso continuare a nascondere la fatica e il dolore a ogni passo...)
Tranquillo, Eugenio, ci arrivo, giù a Cannero, tranquillo, lasciami sbuffare e cristonare e invocare la mia mamma, e sarò pure contenta del mio giro, sarò fiera di me! Vedrai che sorriso!
- Ecco un'altra sorpresa delle tue, caro amico: la villa di Lucia ed Enrico, ed il loro singolare, meraviglioso parco colmo di agrumi rari, enormi, sfavillanti, stravaganti, rimango a bocca aperta! Quanto impegno, quanti anni di duro lavoro per creare questo fantastico, raro agrumeto! Che microclima divino permette questa meraviglia?
Ultimi tornanti sull'asfalto: non vedo l'ora di esser giù a Cannero, mamma, quando si arriva? mamma, che male! mamma, ma non vedi, dal tuo posticino in Paradiso, quanto ho male???
Finalmente, ecco la litoranea 34. Ben guardare a destra e a sinistra prima di attraversare, che siamo fuori dalle strisce pedonali!
- Eu, sei nei tempi, hai visto, beh, si, magari una manciata di minuti di ritardo, ma niente di grave!
Eu, devi scusarmi, ho lasciato il borsellino in auto, e avrei tanta voglia di un caffè, ce l'avresti un euro da prestarmi, che mi fermo veloce nella (famosa!) pasticceria Il Castello, e mi bevo un caffè' ?
Grazie, Eugenio caro.
E' stata una magnifica camminata mano nella mano.
Grazie, Eugenio.
Vedi, il grande sorriso mi mangia la faccia.
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La prima "escursione" in compagnia di Micaela
Cosa potrei aggiungere, a questo minuzioso e preciso "minuto per minuto" , di una meravigliosa escursioncina con Micaela? Poco o niente!
Pensandoci! Si questo si: l'aver avuto l'onore d'essere stato invitato da Micaela, cara amica sia di Giancarla e mia, a proporle un percorso che abbia un dislivello max 300/400 mt. di dislivello, il quale tenga in considerazione il suo scarso allenamento,causato da un guaio al ginocchio, il quale la tiene "ferma"(immaginabile con quale e quanta sofferenza) da diversi mesi....
Dopo avrer passato in rassegna ,diverse zone o tracciati di sentieri , le propongo la salita da Cannero a Trarego, da lei mai effettuata (a mio intuito sbagliando inognobilmente) saranno tra i 350/400 mt. di dislivello, per cui ideale allo scopo.......Alla fine supereremo abbondantemente 500mt.
All 'arrivo al parchetto di Trarego e....... Oggi a mente fredda penso che, "Cinciallegra"aveva tutte le ragioni, di essere "stanca morta".
Naturalmente l'ambiente e la meravigliosa condizione meteo, fà svanire presto, "dolori e i malumori" ......
Il tracciato del ritorno riserva qualche "piacevole sorpresa",complici due mini deviazioni ,la seconda delle quale vale, come solevano dirmi quando ero un bambino..."un perù".....Gli Amici di lunga data Lucia ed Enrico,i quali oltre che, offrire la visita a grandi e piccini il loro maxi Presepe, allestito sul terreno di casa loro, ti mostrano e illustrano una grossa quantità di varietà pregiate di agrumi ,provenienti da molti paesi lontanissimi dal nostro emisfero,degne di un agrumeto coltivato da grandi esperti e, impensabile vederli sulle alture del Lago Maggiore......Veramente uno splendido spettacolo della natura. Le foto mostrano alcuni esemplari.
Dopo di che continuiamo, la discesa, verso il termine del "calvario" di Michi.... Io ,purtroppo metto un po' di fretta . devo rientrare a Verbania entro le 15,00 ,causa un impegno......
Cosa aggiungere ad una giornata illuminuta ,in tutti sensi,dai sorrisi, dagli straripetuti "ma che meraviglia" ......
Alla prossima? Chissà!
Ciao a Tutti
Eugenio
Siamo mica matti, non ho più camminato in montagna da secoli, a parte per salire in cascina!
Non se ne parla nemmeno, di un dislivello così importante!
Ti concedo 2-300 metri max, conosci le zone come le tue tasche, vedi tu per un itinerario per cinciallegre azzoppate, ti do carta bianca!
- Tranquilla, Michi, ho quello che fa per te: Cannero - Trarego, saremo, oltre che al sole durante tutto il percorso, al riparo dal vento forte di domani! Vedrai, è una meraviglia, ti piacerà!
- Perfetto, allora, a domani, magari non alle 8.30 al parcheggio, ma alle 9.00, che son tornata di notte sulla bicicletta da Locarno, e sono indietro di sonno!
- Bene. Parcheggio lago di Cannero, a domani, sogni d'oro!
Parcheggio lago, ore 9 e una manciata di secondi, che bel rivederci!
Allegro abbraccione tra Cinciallegra azzoppata e il fido amico Veget.
Zaini presto pronti, si parte, i bastoncini fanno toc toc sull'asfalto.
Vedo Veget un po' in pensiero: il suo telefonino non è connesso a quello che è necessario essere connessi per un vero Veget.
Lui è molto preciso sulla perfetta funzionalità ed efficienza del suo telefonino, guai se quest'ultimo s'inceppa!
La prima parte del percorso è su asfalto (tranquilla, Cinciallegra, che poi arriva la mulattiera, niente di difficile, niente di cattivo!), perciò Veget continua ad armeggiare col suo telefonino, a maledire l'apparecchio non funzionante, a chiamare qualche amico o famigliare per farsi aiutare...
...L'affiatamento è comunque allegro, poi, non c'è un filo di vento, una benedizione se penso alle violente folate gelide quando aprii stamattina presto le persiane di casa! E che sole! che piacevole tepore! che giornata!
Mitraglio il panorama a picco sul lago, la charmante cupola del Morissolo, Oggiogno nell'abbraccio autunnale dei suoi boschi, qua una Madonna, qui una camelia fiorita, toh! un presepe modesto! che carino, lo scoiattolo, fa tenerezza! mi piace più del Bambin!
Arriva la mulattiera, non ho timori di sorta, le due ginocchia, quella operata e l'altra, che sarà operata un qualche giorno, sono ben protette da ginocchiere belle spesse ma morbide, ho l'aiuto dei bastoncini, e non ci sono gradini, come...mmhhhh...fatemi pensare...La Famosa Mulattiera di Monteviasco di sinistra memoria!
C'è fogliame, si, ma non così spesso da far temere insidiose radici o cattive roccette nascoste.
Finalmente una pausa!
Ne ho necessità, amico Veget!
Per il momento cammino bene, non sento dolori, ma mi devo fermare e riposarmi un pochino, togliermi un paio dei miei indumenti stratificati a cipolla, bere un sorso d'acqua.
-Tranki, Eugenio, che arrivi in tempo per il tuo impegno pomeridiano, abbiamo 4 ore davanti a noi, il dislivello è contenuto, impossibile far tardi!
Continuiamo sulla bella mulattiera in dolce pendenza, Veget è felicissimo di farmi scoprire questi bei posti che conosce bene e che ha frequentato spesso con la moglie Giancarla!
Sfido io! un microclima così generoso è una goduria anche nelle stagioni più fredde!
Finalmente s'intravedono le prime case di Trarego.
Cinciallegra azzoppata è stanchina; da un po' di tornanti, si fermerebbe volentieri un attimino, ma niente! Veget è gentilmente impietoso!
- Ci fermiamo tra poco, appena, vedi, lassù, ci sono le panchine al sole!
- Son stanca, Eugenio, ancora 10 metri di dislivello, poi basta, eh?
- Ehi, mi hai fatto vedere qua, e invece non ci siamo ancora! ancora soli 10 metri, va bene, si, tranki, certo che ce la faccio!
- Coooosa, ancora 10 metri??? Ma non dovevamo già essere arrivati???
Coooosa? non hai controllato sulla cartina i dislivelli? Sfido io, me lo sentivo che era molto più di 300 metri!
- Eh si, saremo piuttosto sui 500!
(Povero Eu, amico mio, non sentirti in colpa, non sentirti umiliato, ti prego! Lo sai che mi esprimo sempre a grandi tinte, a forti colori, sempre un poco attrice, eh, la tua Cinciallegra!)
Finalmente l'agognato campicello, con le reti per il gioco del calcio, con i giochi per i bimbi, con il tavolo e le panche di sasso, e là, toh! un altro presepe!
Ora apriamo gli zaini e ne estraiamo le meraviglie del picnic, molto più vario e signorile quello di Eugenio, molto parco il mio, una piccola mela e due arance piccole anch'esse, la borraccia di acqua tiepida. Non ho fame di panini e cibo sostanzioso, la mia colazione del mattino era abbondante e molto svizzero-tedesca, perciò nutriente!
Dall'altra parte del tavolo, Un Signor Panino, i biscotti, la cioccolata, il te bollente, e il clou: una mini bottiglia di Signor Vino Bianco!
Grande Eu!
A ta santé!
Ripartiamo, rimangono un paio di ore prima dell'appuntamento di Veget, siamo tranquilli.
- Coooosa?
Di nuovo in salita? Eu, ma non scendiamo?
Non voglio più salire! odio le salite! le mie ginocchia hanno detto: basta salire!
- E' solo una piccola salita, piccola piccola, niente allarmismi, si fa solo una piccola, piccola deviazione!
La piccola piccola deviazione passa dalla frazione di Cheglio, dove Eugenio mi fa ammirare un antico hotel di cinque piani, una stupenda costruzione, ormai abbandonata, con ancora i bagni esterni, graziosa escrescenza che pende sul vuoto...
Un largo sentiero erboso ci riporta poi alla mulattiera. Sono molto circospetta, tasto bene il terreno coi bastoncini, anche se il fogliame è poco spesso e, fortunatamente, molto secco (grazie, o vento!); mi è vietato cadere!
Ahahah, il chirurgo mi ha vietato le cadute, qualsiasi caduta: pericolo mortale, Signora Cinciallegra! descrivendomi poi tutti i risultati infernali che potevano seguire una caduta, una caduta qualunque: protesi incrinata, protesi che fuoriesce, rottura dell' osso, operazione da rifare a zero...
Accidenti, Dottor il Chirurgo, ma lo sa che queste cose poi me le sogno di notte? che ne faccio incubi continui? che vedo Lui, si proprio Lui, Belzebu', che sghignazza nel vedermi scivolare??? che camminando o pedalando, è un continuo immaginarmi come sarà la caduta: morbida, Michi, lasciati cadere morbidamente al suolo, non irrigidirti tutta, che è peggio, scivola dolcemente sul lato non operato, immaginati che il terreno è morbido come ovatta, ma intanto Belzebu' sghignazza, sghignazza felice!
O terrore, il gentile chirurgo si è transformato in Belzebu' !
Ritroviamo la nostra mulattiera, e il percorrerla in discesa mi sembra durare eternamente, sarà la fatica, sarà che ora, si, le ginocchia chiedono pietà, ho male, sbuffo, invoco la mamma, e là, in un angolino del mio cervello, della mia fertile immaginazione, sghignazza strafelice il Chirurgo-Belzebu' !
Ritroviamo l'asfalto, ma qua, nuova salitella...
- perdinci, Veget, non me l'avevi detto che bisognava risalire, quelle poche decine di metri in risalita pesano come macigni sulla mia anima e le mie ginocchia...
(Povero Veget, non voglio spaventarlo, non voglio si senta umiliato, ma oramai non posso continuare a nascondere la fatica e il dolore a ogni passo...)
Tranquillo, Eugenio, ci arrivo, giù a Cannero, tranquillo, lasciami sbuffare e cristonare e invocare la mia mamma, e sarò pure contenta del mio giro, sarò fiera di me! Vedrai che sorriso!
- Ecco un'altra sorpresa delle tue, caro amico: la villa di Lucia ed Enrico, ed il loro singolare, meraviglioso parco colmo di agrumi rari, enormi, sfavillanti, stravaganti, rimango a bocca aperta! Quanto impegno, quanti anni di duro lavoro per creare questo fantastico, raro agrumeto! Che microclima divino permette questa meraviglia?
Ultimi tornanti sull'asfalto: non vedo l'ora di esser giù a Cannero, mamma, quando si arriva? mamma, che male! mamma, ma non vedi, dal tuo posticino in Paradiso, quanto ho male???
Finalmente, ecco la litoranea 34. Ben guardare a destra e a sinistra prima di attraversare, che siamo fuori dalle strisce pedonali!
- Eu, sei nei tempi, hai visto, beh, si, magari una manciata di minuti di ritardo, ma niente di grave!
Eu, devi scusarmi, ho lasciato il borsellino in auto, e avrei tanta voglia di un caffè, ce l'avresti un euro da prestarmi, che mi fermo veloce nella (famosa!) pasticceria Il Castello, e mi bevo un caffè' ?
Grazie, Eugenio caro.
E' stata una magnifica camminata mano nella mano.
Grazie, Eugenio.
Vedi, il grande sorriso mi mangia la faccia.
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La prima "escursione" in compagnia di Micaela
Cosa potrei aggiungere, a questo minuzioso e preciso "minuto per minuto" , di una meravigliosa escursioncina con Micaela? Poco o niente!
Pensandoci! Si questo si: l'aver avuto l'onore d'essere stato invitato da Micaela, cara amica sia di Giancarla e mia, a proporle un percorso che abbia un dislivello max 300/400 mt. di dislivello, il quale tenga in considerazione il suo scarso allenamento,causato da un guaio al ginocchio, il quale la tiene "ferma"(immaginabile con quale e quanta sofferenza) da diversi mesi....
Dopo avrer passato in rassegna ,diverse zone o tracciati di sentieri , le propongo la salita da Cannero a Trarego, da lei mai effettuata (a mio intuito sbagliando inognobilmente) saranno tra i 350/400 mt. di dislivello, per cui ideale allo scopo.......Alla fine supereremo abbondantemente 500mt.
All 'arrivo al parchetto di Trarego e....... Oggi a mente fredda penso che, "Cinciallegra"aveva tutte le ragioni, di essere "stanca morta".
Naturalmente l'ambiente e la meravigliosa condizione meteo, fà svanire presto, "dolori e i malumori" ......
Il tracciato del ritorno riserva qualche "piacevole sorpresa",complici due mini deviazioni ,la seconda delle quale vale, come solevano dirmi quando ero un bambino..."un perù".....Gli Amici di lunga data Lucia ed Enrico,i quali oltre che, offrire la visita a grandi e piccini il loro maxi Presepe, allestito sul terreno di casa loro, ti mostrano e illustrano una grossa quantità di varietà pregiate di agrumi ,provenienti da molti paesi lontanissimi dal nostro emisfero,degne di un agrumeto coltivato da grandi esperti e, impensabile vederli sulle alture del Lago Maggiore......Veramente uno splendido spettacolo della natura. Le foto mostrano alcuni esemplari.
Dopo di che continuiamo, la discesa, verso il termine del "calvario" di Michi.... Io ,purtroppo metto un po' di fretta . devo rientrare a Verbania entro le 15,00 ,causa un impegno......
Cosa aggiungere ad una giornata illuminuta ,in tutti sensi,dai sorrisi, dagli straripetuti "ma che meraviglia" ......
Alla prossima? Chissà!
Ciao a Tutti
Eugenio
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