Cima di Pescegallo - Via Fior di Montagna

"Ire, guarda che non salgo da lì... Va' come è in piedi quella placca... Te sei matta, non son più giovane..."

Ma arrivati all'attacco mi ritrovo davanti ad un giovincello che scalpita e non vede l'ora di attaccare questa divertente vietta... "Ire, dai parto io!"

I primi tiri sono gelidi... ma dove diavolo si è nascosto il zole?!? Poi fortunatamente, girato lo spigolo, veniamo inondati da una luce tiepida e piacevole sulla pelle... Ora sì che si ragiona!

Super papy!!!

Dal grande posteggio di Pescegallo (q. 1453 m) posto ai piedi degli impianti di risalita, imboccare la strada inizialmente asfaltata e poi sterrata in direzione del Lago di Pescegallo (cartello prima del posteggio). Alla q. 1530 m circa, la strada termina in prossimità di un alpeggio: parte ora un bel sentiero che sale ripido nel bosco fino a ricongiungersi con la strada sterrata proveniente dal Rifugio Salmurano (altro possibile itinerario di salita ma decisamente più monotono e lungo... consigliato eventualmente per la discesa). 

Raggiunta la diga del Lago di Pescegallo (q. 1861 m), seguire la traccia di sentiero che tende a perdersi in direzione dell'evidente contrafforte roccioso della Cima di Pescegallo. Senza seguire un percorso obbligato (qualche traccia e rari ometti), tra pascoli prima e grandi massi poi, portarsi alla base della parete (più comodo se ci si tiene sulla destra della vallata). Costeggiarla fino ad un canale sovrastato da un grosso diedro la cui parete sinistra appare di colore nero: qui si torva l'attacco della Via Fior di Montagna (q. 2050 m circa), segnalato da una targhetta metallica commemorativa per i 50 anni del Coro di Monza "Fior di Montagna".

L1: salire il facile canale (attenzione a qualche sasso mobile), all'uscita del quale si traversa lungamente verso sinistra (facile ma nessuna protezione) sino alla comoda sosta posta alla base del successivo diedro-canale  -    II, II+    25m
L2: salire dritti nel diedro fino ad un chiodo arancione (parete di sinistra), quindi con un passo un po' delicato proseguire fino alla comoda sosta posta alla base della placconata (questo tiro è reso un po' più difficile dato che molto spesso è bagnato)  -    III    30m
L3: salire verticali per la bellissima rampa-diedro sfruttando numerose fessurine per mani e piedi fino alla sosta  -    IV+    30m
L4: dalla sosta spostarsi a sinistra e vincere un diedro obliquo, poi sempre verticali fino alla sosta  -    IV+    30m
L5: traversare a sinistra per poi riprendere a salire per balze rocciose via via più abbattute e un poco disturbate dalla vegetazione fino alla comoda sosta (un solo brevissimo passo in leggerissimo strapiombo)  -    IV    30m
L6: salire la placca lavorata stando leggermente a sinistra della sosta fino a raggiungere una cengia erbosa (uscita un po' delicata se bagnato - 1 chiodo). Traversare nettamente verso sinistra fino al termine della cengia ove si trova una sosta con spit e chiodo da collegare  -    III    30m
L7: guadagnare la sommità del masso sopra la sosta, quindi seguire lo spigolo inizialmente abbastanza verticale ma ricco di appigli e poi più abbattuto (1 chiodo) fino a raggiungere una sosta intermedia (l'ultima attrezzata della via) in una nicchia sulla destra di un bombè. Proseguire lungo il filo fino al termine delle corde. Sosta da allestire su spuntoni  -    III+    55m
L8: sempre lungo il filo di cresta fino ad una zona di grandi massi accatastati. Risalirli e sostare su spuntoni al termine delle difficoltà  -    II, II+    55m
L9: seguire la cresta erbosa cosparsa di roccette a volte instabili fino alla Madonnina che segna la fine della via  -    I+    70m

Dalla Madonnina che segna la fine della Via Fior di Montagna, proseguire slegati per una cinquantina di metri su ripido ed esposto pendio erboso fino alla vetta della Cima di Pescegallo (q. 2330 m).
Da qui è possibile proseguire per facile ma esposta cresta a tratti erbosa e a tratti rocciosa (max II+ UIAA) fino alla vetta del Monte Ponteranica Occidentale (q. 2370 m). 

Una volta tornati alla Madonnina, seguire il cavo metallico che porta ad un terrazzino con sosta per calata (catena + maglia rapida). Con una calata di 60 metri esatti si è alla base della parete.
A questo punto, seguire le tracce di sentiero che scendono verso sinistra (faccia a valle) in un canale detritico. Seguendo qualche traccia e qualche ometto si fa ritorno all'attacco. Da qui come per la salita.

La Via Fior di Montagna è una via plaisir poco conosciuta e che si snoda in un ambiente selvaggio e splendido allo stesso tempo. La chiodatura, nei tiri centrali di IV/IV+, è ottima (a volte addirittura eccessiva), mentre nei tiri più semplici è nulla (al massimo 1 chiodo). Tutte le soste sono attrezzate con due spit collegati da catena (sono assenti solo nella parte in cresta, ove bisogna attrezzare alcune soste su spuntoni). Friends utili ma non indispensabili nei tiri di III non chiodati; portare qualche cordino per allungare i chiodi e per attrezzare le soste su spuntone.

TEMPI DI PERCORRENZA:

PESCEGALLO - LAGO DI PESCEGALLO: 50 minuti
LAGO DI PESCEGALLO - ATTACCO VIA "FIOR DI MONTAGNA": 30 minuti
ATTACCO VIA "FIOR DI MONTAGNA" - CIMA DI PESCEGALLO: 3 ore
CIMA DI PESCEGALLO - MONTE PONTERANICA OCCIDENTALE: 20 minuti
MONTE PONTERANICA OCCIDENTALE - PESCEGALLO: 2,20 ore

con papà