Pizzo Cassimoi e cima d'aquila


Publiziert von Califfo , 27. August 2019 um 08:05.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:16 August 2019
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR   CH-TI   Gruppo Pizzo di Cassimoi 
Zeitbedarf: 10:15
Aufstieg: 1580 m
Abstieg: 1580 m

Come gita di compleanno ho scelto di andare sul pizzo Cassimoi e cima d'Aquila. Le previsioni davano già tutta la settimana bel tempo sempre il giorno dopo. Il bel tempo slita sempre da un giorno all'altro a "domani". Perciò bisogna prendere o lasciare e noi ci andiamo. Partiamo dall'alpe Larecc a pochi metri prima dell'alpe Garzott salendo il ripido sentiero per la Valle di Scaradra alle 8 del mattino. Sembrerebbe quasi che avevano l'intenzione di costruire una strada sterrata ma è troppo ripido per la maggior parte dei mezzi. Con l'arrivo dentro la val Scaradra il sentiero perde ripidità e diventa normale (niente sterrato). Il sole sta per sorgere al Luzzone ma noi rimaniamo all'ombra per quasi tutta la salita visto che il profilo delle montagne non permette al sole di sorgere prima. E comunque una bella mattinata e pure se è fredda non c'è tanto vento per la nostra fortuna. Attraversando dei ruscelli pieni d'acqua si arriva all'alpe Scaradra di sotto e poi alla capanna Scaradra o almeno nella sua prossimità.L'ultimo pezzo per arrivare è piuttosto ripido ma poi c'è una bella terrazza dove il fiumiciattolo scorre quasi in orizzontale. Il sentiero si divide e noi andiamo verso Sorda passando su un altro terrazzo di detriti di piccole dimensioni per poi salire a impennata sul sentiero ufficiale bianco-rosso.Ormai le nostre schiene sono sudate ma le braccia freddissime e il sole non s'è ancora fatto vedere dove camminiamo. Poco prima di arrivare sotto la parete rocciosa del passo Soreda decidiamo di lasciare il sentiero e puntare al ghiacciaio schivando tutti i nevai da sotto. Ora per la prima volta sorge il sole e facciamo una pausa.
La salita per raggiungere il ghiacciaio non è difficile bisogna però studiarla un po' prima per non arrivare in un vicolo cieco.Raggiriamo dunque tutti i nevai alla destra (guardando da sotto) passano inizialmente sui detriti e poi sulle rocce lisce ma per fortuna non troppo ripide in modo che permettono di camminare su senza scivolare. Il problema sui sassi e ghiaia è che sotto c'è comunque roccia e quindi non si sa mai quando quest'ultimi scivolando, per cui è più sicuro direttamente sulle rocce. Arrivando al punto 2820 ci mettiamo quindi i ramponi e l'imbragatura e saliamo sul ghiacciaio con su un lievissimo strato di neve fresca e la neve vecchia completamente congelata fino al punto della sella a 3000m. Da li si procede alcuni metri sotto la cresta sulla parte grigionese (c'è sole che scalda) fino alla prossima sella 3083. Ora si continua la cresta verso sud passando da un punto dove la cresta sta per cadere perché è marcia ma si tratta di circa mezzo metro. In poco tempo raggiungiamo la vasta "pianura" che ci porta in vetta al pizzo Cassimoi passando ancora sulle rocce. La vista è bella pure se c'è un venticello freddo e verso sud c'è una parete che è in alcuni punti addirittura sospesa nel vuoto. Sdraiandosi sulla roccia è possibile fare anche un riposino senza avere freddo in maglietta ma alzandosi c'è bisogno almeno una felpa a maniche lunghe.
Dopo un ampia pausa ci ridirigiamo verso la sella a 3083m e saliamo per l'altra cresta sulla cima d'aquila. Dal li si gode una vista completa sul ghiacciaio e sulla val Scaradra.
Poi scendiamo di nuovo sulla cresta verso il punto 3020m dove entriamo sul ghiacciaio e poi scendiamo la stessa strada dove eravamo saliti prima. La neve sul ghiacciaio inizia ad essere molle e nonostante i ramponi si scivola parecchio sulla neve. Sul ghiaccio del ghiacciaio invece tengono di brutto solo che i miei fratelli che vanno davanti dicono che ci sono dei pezzi dove sotto c'è dell'acqua e lo strato del ghiaccio è solo sottile per cui passiamo sulla neve.
Per il resto della discesa non c'è niente di particolare da dire a parte che è una valle un po' stretta e il sole tramonta già alle 17 in alcuni punti.
Arriviamo soddisfatti alle 18:15 alla macchina e dopo 10 ore e un quarto di escursione, pause comprese, decidiamo di andare al lago prima di partire con la macchina. Colgo l'occasione per fare il mio primo bagno nel lago Luzzone facendo due nuotate. L'acqua ovviamente non è calda ma è comunque molto meno fredda a quanto me lo aspettavo.

Tourengänger: Califfo


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