Super duetto - Cima d'Aquila 3128m e Pizzo di Cassimoi 3129m
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In questi ambienti selvaggi, talvolta grandiosi da dove nasce la forza degli alpinisti?
La loro forza nasce dal fatto che lassù essi non posseggono nulla,
salvo l'ardore, la comprensione, l'amore.
Gaston Rébuffat
La loro forza nasce dal fatto che lassù essi non posseggono nulla,
salvo l'ardore, la comprensione, l'amore.
Gaston Rébuffat

Dopo la bella ascesa di ieri al Piz Terri e la splendida serata sulle rive del Lago Luzzone eccoci pronti per la terza e ultima avventura del weekend: oggi in programma abbiamo la Cima d'Aquila ed il Pizzo di Cassimoi.
Partiamo di buon ora dal Garzott e ci dirigiamo verso il sentiero che parte da Larecc: l'avevamo già percorso l'anno scorso quando siamo saliti al Cassinello, dopo un primo tratto di salita abbastanza deciso si svolta per entrare in Val Scaradra e diventa un falsopiano davvero piacevole da percorrere. La valle è davvero bella, verde e rigogliosa, con il Rì di Scaradra che scende fragoroso incorniciato dalle belle cime tutt'intorno. Il Cassinello da un lato e l'imponente Cima d'Aquila dall'altro si stagliano là in fondo. Lontanissimi ma wow, che spettacolo.
Procediamo senza problemi fino a quando il sentiero inizia ad inerpicarsi per raggiungere il bivio a quota 2180, lì la fatica dei giorni precedenti comincia a farsi sentire nelle mie gambe: una volta arrivati sul pianoro dove sorge anche il Rifugio Scaradra una bella sosta ci sta tutta, dopodichè ripartiamo sulla via del Passo Soreda fino a circa quota 2600 m dove abbandoniamo il sentiero per inoltrarci su un breve tratto di pietraia per raggiungere il Vadrecc da Sorda. Ci ramponiamo, incordiamo e proseguiamo risalendo per la bianca via che fa da contrasto al nero sentiero di ieri per il Piz Terri.
Il ghiacciaio è praticamente tutto ricoperto ancora da un bello strato di neve, che tiene ancora abbastanza bene malgrado la giornata piena di sole. Solo un breve tratto presenta ghiaccio vivo.
Lo scenario intorno è maestoso, bellissimo... la Cima d'Aquila si fa più vicina e anche se manca ancora un po' si intravede già la croce posata un paio d'anni fa. La cima più alta del Ticino tutta su suolo Ticinese, che fascino!
Arriviamo alla Sella del Cassinello e scorgiamo il Laghetto di Cassimoi un po' più in basso, poi proseguiamo su di un bel pianoro per la Sella a quota 3083 m e svoltiamo per la cresta della Cima d'Aquila: non sapendo bene cosa ci aspetta restiamo incordati, la cresta si restringe rispetto al tratto precedente ma con brevi tratti di facile arrampicata su blocchi comunque ben solidi la raggiungiamo facilmente: vetta a 3128 m e bellissima la croce con l'Aquila!
Super soddisfatti ed affamatissimi decidiamo di mangiare e brindare al terzo tremila di questi ultimi giorni... tra un po' diventeranno quattro. Una volta tornati alla sella a 3083 infatti risaliamo lungo la cresta opposta ed in pochi minuti siamo al Cassimoi. Quattro tremila in tre giorni... tanta fatica e tanto sudore oggi ma anche tanta determinazione, completarli è stato davvero grandioso!
La via per tornare da quassù sembra lunghissima ma rispetto all'andata a zig-zag scendiamo più diretti il ghiacciaio e poi passo dopo passo ecco che raggiungiamo il pianoro della Capanna prima e l'Alpe Scaradra poi...manca poco e quando finalmente riappare il nostro bel furgone al Garzott è una magnifica visione!
Rientro a casa e poi... fondue al formaggio strameritata per celebrare degnamente l'impresa!
Partiamo di buon ora dal Garzott e ci dirigiamo verso il sentiero che parte da Larecc: l'avevamo già percorso l'anno scorso quando siamo saliti al Cassinello, dopo un primo tratto di salita abbastanza deciso si svolta per entrare in Val Scaradra e diventa un falsopiano davvero piacevole da percorrere. La valle è davvero bella, verde e rigogliosa, con il Rì di Scaradra che scende fragoroso incorniciato dalle belle cime tutt'intorno. Il Cassinello da un lato e l'imponente Cima d'Aquila dall'altro si stagliano là in fondo. Lontanissimi ma wow, che spettacolo.
Procediamo senza problemi fino a quando il sentiero inizia ad inerpicarsi per raggiungere il bivio a quota 2180, lì la fatica dei giorni precedenti comincia a farsi sentire nelle mie gambe: una volta arrivati sul pianoro dove sorge anche il Rifugio Scaradra una bella sosta ci sta tutta, dopodichè ripartiamo sulla via del Passo Soreda fino a circa quota 2600 m dove abbandoniamo il sentiero per inoltrarci su un breve tratto di pietraia per raggiungere il Vadrecc da Sorda. Ci ramponiamo, incordiamo e proseguiamo risalendo per la bianca via che fa da contrasto al nero sentiero di ieri per il Piz Terri.
Il ghiacciaio è praticamente tutto ricoperto ancora da un bello strato di neve, che tiene ancora abbastanza bene malgrado la giornata piena di sole. Solo un breve tratto presenta ghiaccio vivo.
Lo scenario intorno è maestoso, bellissimo... la Cima d'Aquila si fa più vicina e anche se manca ancora un po' si intravede già la croce posata un paio d'anni fa. La cima più alta del Ticino tutta su suolo Ticinese, che fascino!
Arriviamo alla Sella del Cassinello e scorgiamo il Laghetto di Cassimoi un po' più in basso, poi proseguiamo su di un bel pianoro per la Sella a quota 3083 m e svoltiamo per la cresta della Cima d'Aquila: non sapendo bene cosa ci aspetta restiamo incordati, la cresta si restringe rispetto al tratto precedente ma con brevi tratti di facile arrampicata su blocchi comunque ben solidi la raggiungiamo facilmente: vetta a 3128 m e bellissima la croce con l'Aquila!
Super soddisfatti ed affamatissimi decidiamo di mangiare e brindare al terzo tremila di questi ultimi giorni... tra un po' diventeranno quattro. Una volta tornati alla sella a 3083 infatti risaliamo lungo la cresta opposta ed in pochi minuti siamo al Cassimoi. Quattro tremila in tre giorni... tanta fatica e tanto sudore oggi ma anche tanta determinazione, completarli è stato davvero grandioso!
La via per tornare da quassù sembra lunghissima ma rispetto all'andata a zig-zag scendiamo più diretti il ghiacciaio e poi passo dopo passo ecco che raggiungiamo il pianoro della Capanna prima e l'Alpe Scaradra poi...manca poco e quando finalmente riappare il nostro bel furgone al Garzott è una magnifica visione!
Rientro a casa e poi... fondue al formaggio strameritata per celebrare degnamente l'impresa!
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