Becca di Nana Mt. 3010
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....quando le cose si programmano troppo, poi qualcosa non va mai per il verso giusto……
Già da po’ stavamo pensando ad un meta per ferragosto… dapprima insieme ad un nostro caro amico valdostano ma poi non siamo riusciti a combinare e l’escursione è stata rinviata a settembre, poi abbiamo pensato al Sasso Nero in Val Malenco… ma il mal di ginocchio/schiena di Graziano ci hanno fatto optare per un dislivello un po’ più basso…e così la scelta è caduta sulla Becca di Nana.. che comunque è da tempo che volevamo fare…
Il tempo sembrava bello sia il 15 che il 16, forse meglio il 16….abbiamo rischiato e non è andata troppo bene…..la salita a questa cima consente di raggiungere un buon punto panoramico soprattutto sul gruppo del Monte Rosa… visto qualcosa.????... un assaggio all’inizio e poi nebbie/nuvolaglie…. Sarebbe stato meglio il 16…..!!!!
La partenza avviene da Mandriou e ci si incammina verso la piccola Chiesa da dove, alla sinistra, si alza una stradina all’inizio della quale si trovano le paline dell’itinerario.
Qui si prosegue salendo tra le caratteristiche abitazioni, si entra in un rado bosco, arrivando in spazi più aperti fino ad un agriturismo, e attraversata una poderale, si trova su una pietra l’indicazione per proseguire fino ad arrivare poco sotto una cappella situata a poca distanza dall’alpeggio di Vascoccia.
Qui si ritorna sulla sterrata che si segue per un breve tratto per poi continuare su sentiero .
Giunti ad un bivio si tiene la sinistra per arrivare all’alpeggio diroccato di Pian Pera, se si va a destra si va al colle di Nana.
Superato l’alpeggio si raggiunge una ben visibile segnalazione in legno con la scritta “Falconetta”, altro nome con il quale è conosciuta la cima, posta all’inizio di un sentiero.
Dopo il primo tratto, ci si addentra in uno splendido vallone, il sentiero risale poi su pendii erbosi che gradualmente cedono il passo ai detriti.
Quindi si prosegue su un traverso in leggera salita e su terreno lievemente instabile fino a raggiungere una dorsale rocciosa che viene superata, da qui la traccia conduce abbastanza in breve alla croce di vetta.
Il Monte Rosa è avvolto dalle nebbie, ma riusciamo a scorgere la vallata di Valtournenche, il paese di Torgnon, Chamois e la diga di Cignana.
Certo senza nubi sarebbe stata tutta un’altra cosa.. ma per stavolta ci accontentiamo…d'altronde conciliare tempo a disposizione e meteo è sempre più difficile….!!!!
Nadia e Graziano
Già da po’ stavamo pensando ad un meta per ferragosto… dapprima insieme ad un nostro caro amico valdostano ma poi non siamo riusciti a combinare e l’escursione è stata rinviata a settembre, poi abbiamo pensato al Sasso Nero in Val Malenco… ma il mal di ginocchio/schiena di Graziano ci hanno fatto optare per un dislivello un po’ più basso…e così la scelta è caduta sulla Becca di Nana.. che comunque è da tempo che volevamo fare…
Il tempo sembrava bello sia il 15 che il 16, forse meglio il 16….abbiamo rischiato e non è andata troppo bene…..la salita a questa cima consente di raggiungere un buon punto panoramico soprattutto sul gruppo del Monte Rosa… visto qualcosa.????... un assaggio all’inizio e poi nebbie/nuvolaglie…. Sarebbe stato meglio il 16…..!!!!
La partenza avviene da Mandriou e ci si incammina verso la piccola Chiesa da dove, alla sinistra, si alza una stradina all’inizio della quale si trovano le paline dell’itinerario.
Qui si prosegue salendo tra le caratteristiche abitazioni, si entra in un rado bosco, arrivando in spazi più aperti fino ad un agriturismo, e attraversata una poderale, si trova su una pietra l’indicazione per proseguire fino ad arrivare poco sotto una cappella situata a poca distanza dall’alpeggio di Vascoccia.
Qui si ritorna sulla sterrata che si segue per un breve tratto per poi continuare su sentiero .
Giunti ad un bivio si tiene la sinistra per arrivare all’alpeggio diroccato di Pian Pera, se si va a destra si va al colle di Nana.
Superato l’alpeggio si raggiunge una ben visibile segnalazione in legno con la scritta “Falconetta”, altro nome con il quale è conosciuta la cima, posta all’inizio di un sentiero.
Dopo il primo tratto, ci si addentra in uno splendido vallone, il sentiero risale poi su pendii erbosi che gradualmente cedono il passo ai detriti.
Quindi si prosegue su un traverso in leggera salita e su terreno lievemente instabile fino a raggiungere una dorsale rocciosa che viene superata, da qui la traccia conduce abbastanza in breve alla croce di vetta.
Il Monte Rosa è avvolto dalle nebbie, ma riusciamo a scorgere la vallata di Valtournenche, il paese di Torgnon, Chamois e la diga di Cignana.
Certo senza nubi sarebbe stata tutta un’altra cosa.. ma per stavolta ci accontentiamo…d'altronde conciliare tempo a disposizione e meteo è sempre più difficile….!!!!
Nadia e Graziano
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