Große Windschar 3041 mt. In vetta in nome dell'Amicizia. Ganz oben im Namen der Freundschaft
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Dopo la sfacchinata del giorno prima oggi abbiamo ancora voglia di metterci in gioco, ma non lo facciamo "solo" per il magico piacere di camminare, oggi vogliamo cementare un'amicizia, ed è con questo spirito che affrontiamo l'ennesima fatica.
Quando lasciamo l'auto nel parcheggio semi vuoto di Badl l'orario è di quelli da "uscita domenicale", e tra una ciacola e l'altra risaliamo la valle sino a giungere all'Oberwanger/Heißalm. Qua la traccia si biforca; a destra un sentiero porta verso la vetta del Morgenkofel (ove va la maggior parte degli escursionisti) mentre noi, puntando secchi verso N saliamo ripidamente verso la Grubscharte.
Dal passo la vista si apre verso le Zillertaler, la bella giornata ci aiuta a riconoscere molte cime. Voltando lo sguardo a sx la cresta che dobbiamo affrontare incute un certo rispetto ma una volta che Georg comincia ad aprire le danze le difficoltà risultano abbastanza contenute, basta rimanere concentrati sino a giungere ad una breve pietraia che funge da rampa di lancio, "lancio" che avviene poco dopo quando cominciamo una non difficile, ripida risalita (I°) verso il Große Windschar. 4h. Oggi fantastica visuale e poca gente a far cagnara.
Oltre lo spettacolo che i nostri occhi riescono a regalarci devo dire che la gioia per questa salita è veramente tanta, soprattutto dopo il giro esagerato (per me) del giorno precedente ecco (prox relazione), ammetto che non pensavo di spararmi ancora 1600 mt di D+ senza eccessiva fatica.
Dopo esserci riposati per bene ed aver mangiato qualcosina (piatto principale: risate a go go), ora non ci resta che ritornare sui nostri passi, prima scendendo verso la pietraia, poi per l'infame discesa (alternativa) che ci riporta verso la Heißalm. Infame non è un termine sparato a caso, la discesa è proprio infame, per via delle strette ed esposte cenge e del terreno molto scivoloso ove bisogna restare concentrati, anche per questo motivo non ho fatto foto in questo tratto. Dall'Heißalm sino all'Huber Alm, dove facciamo una breve sosta, è tutto tranquillo, altrettanto tranquilla la discesa verso il parcheggio.
Nota 1): Che dire... è Eric!
SALUTO.
Festeggio il Ferragosto con un grande benvenuto,
con i festanti pusteresi che sembran tanti Pluto,
ma un tipo che conosco mi dice: sei cornuto!
Saluto,
lo guardo inviperito e poi io grido aiuto,
arriva in mio soccorso un tipo assai barbuto,
è Heinold dal suo gasthof che gli mostra l'attributo.
Saluto,
rimango un po di stucco per questo gesto arguto,
di tutto mi aspettavo ma questo mi è piaciuto,
Georg alza le mani, hai perso e resta muto.
Se penso che a sto mondo tutto sia dovuto, non ho fatto giusto i conti e ripenso a quel Saluto.
A' la prochaine! Menek
georgb
Es gibt nicht viel zu ergänzen. Die Große Windschar war mein erster Gipfel im Pustertal und sie bleibt einer meiner Lieblinge. Dank Domenico hatte ich endlich wieder die Gelegenheit sie zu besuchen und es hat sich wahrlich gelohnt. Liebe auf den ersten Blick hält manchmal länger, das gilt für die Windschar genauso wie für Domenico ;-)
Quando lasciamo l'auto nel parcheggio semi vuoto di Badl l'orario è di quelli da "uscita domenicale", e tra una ciacola e l'altra risaliamo la valle sino a giungere all'Oberwanger/Heißalm. Qua la traccia si biforca; a destra un sentiero porta verso la vetta del Morgenkofel (ove va la maggior parte degli escursionisti) mentre noi, puntando secchi verso N saliamo ripidamente verso la Grubscharte.
Dal passo la vista si apre verso le Zillertaler, la bella giornata ci aiuta a riconoscere molte cime. Voltando lo sguardo a sx la cresta che dobbiamo affrontare incute un certo rispetto ma una volta che Georg comincia ad aprire le danze le difficoltà risultano abbastanza contenute, basta rimanere concentrati sino a giungere ad una breve pietraia che funge da rampa di lancio, "lancio" che avviene poco dopo quando cominciamo una non difficile, ripida risalita (I°) verso il Große Windschar. 4h. Oggi fantastica visuale e poca gente a far cagnara.
Oltre lo spettacolo che i nostri occhi riescono a regalarci devo dire che la gioia per questa salita è veramente tanta, soprattutto dopo il giro esagerato (per me) del giorno precedente ecco (prox relazione), ammetto che non pensavo di spararmi ancora 1600 mt di D+ senza eccessiva fatica.
Dopo esserci riposati per bene ed aver mangiato qualcosina (piatto principale: risate a go go), ora non ci resta che ritornare sui nostri passi, prima scendendo verso la pietraia, poi per l'infame discesa (alternativa) che ci riporta verso la Heißalm. Infame non è un termine sparato a caso, la discesa è proprio infame, per via delle strette ed esposte cenge e del terreno molto scivoloso ove bisogna restare concentrati, anche per questo motivo non ho fatto foto in questo tratto. Dall'Heißalm sino all'Huber Alm, dove facciamo una breve sosta, è tutto tranquillo, altrettanto tranquilla la discesa verso il parcheggio.
Nota 1): Che dire... è Eric!
SALUTO.
Festeggio il Ferragosto con un grande benvenuto,
con i festanti pusteresi che sembran tanti Pluto,
ma un tipo che conosco mi dice: sei cornuto!
Saluto,
lo guardo inviperito e poi io grido aiuto,
arriva in mio soccorso un tipo assai barbuto,
è Heinold dal suo gasthof che gli mostra l'attributo.
Saluto,
rimango un po di stucco per questo gesto arguto,
di tutto mi aspettavo ma questo mi è piaciuto,
Georg alza le mani, hai perso e resta muto.
Se penso che a sto mondo tutto sia dovuto, non ho fatto giusto i conti e ripenso a quel Saluto.
A' la prochaine! Menek

Es gibt nicht viel zu ergänzen. Die Große Windschar war mein erster Gipfel im Pustertal und sie bleibt einer meiner Lieblinge. Dank Domenico hatte ich endlich wieder die Gelegenheit sie zu besuchen und es hat sich wahrlich gelohnt. Liebe auf den ersten Blick hält manchmal länger, das gilt für die Windschar genauso wie für Domenico ;-)
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Kommentare (15)