Ponteranica Centrale, Ponteranica Orientale e Monte Colombarolo


Publiziert von cai56 , 8. August 2019 um 20:40. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 4 August 2019
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:15
Aufstieg: 1009 m
Abstieg: 1008 m
Strecke:Parialmente circolare 12,74 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Morbegno lungo le statali 36 e 38; alla rotonda all'ingresso della città svoltare a destra in direzione Valgerola. Risalire tutta la vallata fino alla località Pescegallo. Ampi parcheggi presso la partenza della seggiovia.

Il gruppo dei Ponteranica, ben noto specialmente agli escursionisti bergamaschi, sul versante valtellinese forma l'anfiteatro terminale del vallone - piuttosto cupo e pietroso - che in basso si apre nel Lago Pescegallo. La dizione "gruppo" tende a semplificare l'orografia dell'area: se il Monte Ponteranica Occidentale e il Monte Ponteranica Orientale - ambedue a cuspide rocciosa - sono inequivocabilmente identificabili sul terreno e sulla cartografia corrente, il problema sorge per il Monte Ponteranica Centrale. Le cime, tutte erbose, "papabili" sono almeno tre: ognuna col suo ometto di pietre e di quota più o meno equivalente. Con questa gita non siamo certo riusciti - e come avremmo potuto? - ad identificare la cima "vera", ma, percorrendo tutta la cresta, l'abbiamo sicuramente raggiunta; e, se invece il Ponteranica Centrale fosse quello allo snodo della sub-catena "Dentino di Ponteranica-Ponteranica Occidentale-Cima di Pescegallo", allora ci siamo di sicuro passati qualche anno fa:
https://www.inalto.org/it/relazioni/escursionismo/laghi_di_ponteranica  (la relazione contiene un errore di identificazione del Monte Valletto) oppure
https://www.inalto.org/it/relazioni/sci-alpinismo/monte_ponteranica_centrale


 
Dal parcheggio di Pescegallo evitiamo subito l'affollata pista sterrata che sale sotto gli impianti per imboccare un trascurato sentierino che si apre appena a sinistra del ponte e abbrevia la salita al Lago Pescegallo: poco oltre una baita ci si addentra nel bosco e, con poche ripide curve si raggiunge l'avvallamento che precede la Casera Pescegallo Lago; da qui tocca seguire senza alternative la pista sterrata fino agli edifici di servizio all'invaso idroelettrico. Un sentierino sulla destra porta rapidamente all'altezza del Lago Pescegallo: si prosegue quindi verso destra su tracce incerte tendendo a raggiungere l'evidente percorso che aggira da monte il lago. Non si arriva a compierne mezzo perimetro, che un pendio a pascolo aiuta a salire fino al livello di una baita isolata, dove si trovano vecchi bolli rossi e l'inizio di una lunga serie di ometti di pietre. Il percorso, spesso tracce e qualche volta segmenti di sentiero, imbocca centralmente il vallone di Ponteranica mantenendosi equidistante dalla base della Cima di Pescegallo (a destra) e dalle Placche del Sole Ridente e del Sole Radente (a sinistra) [tutte e tre con belle arrampicate di difficoltà attorno al IV]. I bolli e gli ometti permettono di trovare il passaggio meno faticoso fra le placche i blocchi e le ripide ghiaie del terreno: una bancata di rocce da sinistra rende apparente la chiusura del vallone, ma un giro sulla destra sotto la cuspide del Monte Ponteranica Occidentale consente di salire ad un avvallamento superiore (sulla sinistra la via scialpinistica al Ponteranica Centrale) e all'ultima impennata del sentiero. Uno stretto passaggio fra le rocce accompagna al sottile crinale di confine SO-BG. La cresta è percorsa da tracce di passaggio e, dove necessario, si abbassa sul versante meridionale con esposti traversi erbosi: noi la seguiamo verso sinistra con continuo saliscendi in una successione di tre eminenze erbose (la prima dovrebbe essere il Ponteranica Centrale). Alla base delle rocce del Ponteranica Orientale (affrontabili con passaggi apparentemente non superiori al II) il sentierino si abbassa ad aggirare da valle tutta la cuspide e, tornato sul crinale, permette di salire la cima da est (una seconda punta, forse più alta di un metro, è quella rocciosa indicata sopra). Continuando il percorso di cresta, dopo alcune ondulazioni erboso-rocciose, si oltrepassa la cima del Monte Colombarolo e, subito ad est, segnalato da un ometto, si imbocca un largo canalone che scende verso i visibili Laghetti di Verrobbio. La progressione è agevolata dal seguire lunghe strisce di roccia abrasiva, spesso un poco ripide, ma che consentono di evitare lunghe serpentine fra i detriti di roccia. All'altezza del Passo Verrobbio (cospicui resti di strutture della Linea Cadorna) si scende a sinistra fino al lago più grande, dove si trova il sentiero per tornare in Valgerola: è un tratto della GVO (Gran Via delle Orobie) che, dopo un'iniziale breve discesa, con una serie di ripidi tornantini, risale - tratto inutilmente attrezzato con una catena - all'apertura del Forcellino. Da qui una larga traccia di sassi smossi scende a precipizio verso il Lago Pescegallo e, ritrovato il sentiero perimetrale, lo segue verso destra fino alla diga; percorso tutto il coronamento, nei pressi della casa del guardiano, si imbocca la pista di accesso e ci si ricongiunge con la via di salita, che si ricalca fino a Pescegallo.        ; da questo pu; fin

https://www.relive.cc/view/gh38461832955

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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sciurapina hat gesagt:
Gesendet am 10. August 2019 um 06:54
Fantastic . Mi servirà almeno un altra vita per fare tutto quello che mi ispirate ogni settimana. Provo a chiedere se me ne danno almeno mezza :-)

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. August 2019 um 09:22
Se poi ti deciderai ad uscire dalla valle… ;-))


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