Anello Claro-Alpe Domas-Alpe Motto-Capanna Brogoldone

Per domenica 14 aprile 2019 le previsione danno un tempo da lupi, ma siccome stare a casa è proibito optiamo (Io, Carlo e Berra) di sfruttare le innumerevoli capanne in autogestioni ticinesi per fare un percorso con possibilità di rifugiarci in caso di eccessivo maltempo. 

L'itinerario scelto si svolge sul versante occidentale del pizzo di Claro e attraversa le 3 capanne Domas, Motto e Brogoldone. Il sentiero è sempre ben tracciato, segnalato e privo di difficoltà per questo non mi dilungherò nella descrizione, ma darò solo alcune informazioni ed idee riguardo a questa zona forse poco conosciuta.

La partenza avviene da Claro (località chiesa di Sant'Ambrogio) lungo la mulattiera che conduce al monastero di Claro, giunti al quale si prosegue su un bel sentiero all'interno di un bosco di castagni seguendo le indicazioni per Maruso. Per chi desidera risparmiarsi i primi 600 metri di dislivello è possibile, dietro al versamento di un obolo di 10 franchi, proseguire in auto dal parcheggio direttamente fino a Maruso.

Giunti a Maruso (bel complesso di baite con panorama sul bellinzonese) inizia la parte più piacevole dell'escursione: seguendo le indicazioni per "Alpe Domas" si passa improvvisamente dalle latifoglie ai pini in un sentiero dall'aspetto molto più montano ed in poco più di un ora si arriva alla prima delle 3 capanne dove  ci fermiamo a causa dell'inizio di una nevicata. La capanna (posizionata in un bella ampia radura) è spartana, ma ha tutto il necessario sia per cucinare (camino, fornelletto a gas, pentolete...) che, eventualmente, per dormire (soppalco in legno con piccoli materassini) e noi ne approfittiamo per cucinarci delle rustiche salamelle e schiumarci un bel boccione di vino.

Il sentiero verso la Alpe Motto prosegue dritto verso l'alto alle spalle dell'Alpe Domas infilandosi nuovamente nel bosco. Questo tratto di sentiero è l'unico un po incerto (complice i buoni 20-40 cm di neve che ancora coprono il suolo), ma basta proseguire verso l'alto tenendo la valletta alla propria destra senza scenderci dentro e, in poco più di mezz ora, si superano i 200 metri di salita che separano dall'Alpe Motto.
La quota dell'alpe segna anche il limite bosco-pascoli e il paesaggio è davvero piacevole anche senza avere un'ampia vista a causa del maltempo.
L'alpe Motto è più attrezzata della Domas (anche se a mio avviso meno "romantica") e possiede a sua volta tutto il necessario per scaldarsi, cucinare e dormire (camera con letti veri e propri).

Da qui si prosegue in direzione sud percorrendo il lungo traverso in direzione della capanna Brogoldone seguendo il marcato sentiero in leggero saliscendi che conduce alla capanna. Anche la Brogoldone risulta sempre aperta e completamente attrezzata (in inverno può essere difficile trovare l'ingresso nel sottoscala protetto da delle assi posto sul lato orientale della capanna).

La discesa comincia prendendo il "sentiero delle sculture"  seguendo le indicazioni per "monti Savorù". Per nostro errore allunghiamo di poco il tragitto ripassando nuovamente dall'Alpe Domas, ma da qui è possibile imboccare il sentiero corretto dirigendosi verso sud (a sinistra avendo la facciata della capanna alle spalle).

Il sentiero è sempre ben marcato, ma non è per nulla corto tanto da far ogni tanto dubitare di essere sulla direzione giusta. Tuttavia, non lasciandolo mai si passa progressivamente dai Monti di Savorù, da Parusciana ed infine si ritorna al monastero di Claro e da qui alla macchina.

Questo anello è davvero molto bello e, in una giornata anche nevosa, davvero affascinante. Può essere una bella idea in particolare per giornate di inizio-metà primavera o di metà autunno (contando che comunque si sfiorano i 2000 metri e che il tratto tra Alpe Motto e Brogoldone diventa impegnativo e pericoloso in caso di molta neve).

Marco