Rifugio Alp de Palazi – EMTB
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Pedalata alla scoperta dei Monti di San Vittore e di Buseno, sulle pendici del Piz de Molinera. L’interessante toponimo, derivante dal latino Palatium (palazzo), non è di facile interpretazione. Potrebbe significare colle, così come il Colle Palatino di Roma, la cui sommità più elevata era detta Palatium; oppure “l’alpe della corte regia” dei Longobardi (entrambe sono ipotesi personali).
Inizio dell’escursione: ore 7.10
Fine dell’escursione: ore 11.30
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1019 hPa
Temperatura alla partenza: 3,5°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 2100 m
Temperatura al rientro: 18,5°C
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 6.01
Parto alle 7:10 da San Vittore, il primo comune grigionese che si incontra dopo Lumino, a ridosso del confine con il Canton Ticino. La temperatura è decisamente poco primaverile: solo 3°C! Avrò modo comunque di riscaldarmi velocemente, non appena imboccata la bellissima strada asfaltata verso i monti, che inizia 660 m ad occidente del nucleo del villaggio. Osservo con interesse la Torre di Pala, una costruzione risalente alla fine del XIII secolo, edificata su un gigantesco macigno caduto dalla montagna di Brégnon in tempi preistorici. Numerosi forestali stanno ripulendo il colle abbattendo alberi e cespugli.
Mi stupisco subito per la qualità del fondo stradale; pedalo su un pregevole tappetino d’asfalto, privo di buche e di radici affioranti. Ai margini sono state posizionate delle enormi lastre di gneiss, che sottolineano una delle ricchezze della Mesolcina e della Calanca, le cave di Arvigo.
In alcuni punti il bosco concede delle belle vedute sul fondovalle; stupisce il fatto che un paesino di 766 abitanti goda di un aeroporto e di un eliporto.
La prima breve pausa è a Lotan (723 m), per ammirare una statua lignea ricavata da un tronco.
A 700 m di quota, in corrispondenza di una radura, la strada mi porta nel territorio comunale di Buseno: si tratta della frazione Giova (985 m), un monte con numerose case sparse, il cui toponimo è da ricondurre a “giogo”. Il percorso ciclistico di SvizzeraMobile 639, che ho seguito fino a qui, ha preso il nome proprio da questo insediamento. All’estremità superiore della grande radura, la strada mi riporta in territorio di San Vittore. Il percorso ciclistico continua verso destra, a sinistra un cartello informa che la circolazione è concessa solo con “autorizzazione d’eccezione”, con riscossione di una tassa. Seguo la strada verso la meta prestabilita. Dopo i monti di Belen e Alva arrivo a Prepiantò-Folcetta (1475 m), uno spiazzo pianeggiante, noto per il bacino antincendio, contenente 300'000 litri d’acqua. Qui finisce l’asfalto; la sterrata continua in direzione NO. Dopo 1,5 km pervengo al Rifugio Alp de Palazi (1572 m): geschafft!

Rifugio Alp de Palazi (1572 m)
Ho consumato l’85% della carica della batteria.
Come prevedevo, la cascina è chiusa. Poco importa, mi riposo su una panca all’esterno, quindi ispeziono la radura e osservo con attenzione i segnavia.
Decido di continuare all’avventura, compiendo un anello che scendendo verso Mazzucan e Fontanol mi permetterà di raggiungere Buseno, località dalla quale rientrerò a San Vittore.
Dapprima raggiungo il capolinea della sterrata, quindi svolto a destra seguendo il sentiero segnalato. È il tratto più impegnativo della gita. Devo spesso accompagnare la bici, anche per non rischiare di cadere in uno dei numerosi giganteschi formicai. Non ne ho mai visti così tanti in uno spazio tanto breve.
A Mazzucan (1183 m) non c’è anima viva. Molte baite hanno il tetto crollato o protetto da teloni di plastica. Dopo una rapida visita riprendo il sentiero, che in breve si immette su una strada con il fondo cementato. La seguo lungo il suo sinuoso percorso fra i maggesi di Porta, Toga, Fontanol de Sora e finalmente Buseno, la località in prossimità del lago omonimo.
Buseno sarà la porta del nuovo Parco Regionale della Val Calanca, proposto dalle tre comunità di Buseno (92 abitanti), Calanca (192) e Rossa (148). Si estenderà su circa 108 chilometri quadrati su su fino al Poncione dei Fraciòn (3202 m) e lo Zapporthorn (3155 m). L’inaugurazione è prevista indicativamente nel 2024.
Percorro con un po’ di apprensione la galleria, quindi lascio la più piccola delle quattro vallate del Grigioni italiano all’ingresso di Grono. Mi fermo qualche minuto per fotografare l’interessante Pont del Ram, il cui nome deriva probabilmente dal fatto che supera un ramo della Calancasca. È una notevole testimonianza di archeologia ingegneristica, tant’è vero che dovrebbe risalire al 1509, realizzato per volere della signoria di Gian Giacomo Trivulzio.
L’escursione odierna mi ha dato la possibilità di conoscere un po’ meglio una zona che mi era completamente sconosciuta. Mi auguro di poter tornare presto in questi luoghi per scoprire nuovi percorsi e nuovi angoli di quello che sarà probabilmente un parco regionale.
Tempo totale: 3 h 20 min
Tempo di salita: 1 h 50 min
Tempi parziali
San Vittore (277 m) – Giova (985 m): 1 h
Giova (985 m) – Rifugio Alp de Palazi (1572 m): 50 min
Rifugio Alp de Palazi (1572 m) – Buseno (752 m): 1 h 15 min
Buseno (752 m) – San Vittore (277 m): 45 min
Dislivello in salita: 1371 m
Quota massima: 1587 m
Quota minima: 262 m
Sviluppo complessivo: 32 km
Difficoltà: AD-
Pendenza massima:
Consumo batteria: 86%
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
Coordinate Rifugio Alp de Palazi: 726'995 / 125'248
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