Monte Ganna (cresta W) 2- Valcuvia

Ritorno sulla via della cresta ovest del Monte Ganna la settimana dopo la mia prima visita su richiesta di Andrea che, dopo il mio racconto, mi ha proposto di tornare su questo percorso. Abbiamo la mezza giornata libera, il tempo non è un granché comunque le previsioni danno precipitazioni a partire dal pomeriggio. Come la volta precedente optiamo per partire dal Battistone. Lasciata l'auto percorriamo il primo tratto di strada per deviare sulla strada militare quindi, all'altezza dell'ultima abitazione, deviamo salendo nel bosco. Ritrovo la ripida ganda instabile e la parete di roccia dove inizia la via. Questa volta saliamo dal canale a sinistra della parete districandoci fra le fitte ramaglie. La volta precedente ero salito sulla sinistra. Questa via, pur difficoltosa, è più agevole della precedente. Non escludo che ce ne siano altre migliori, come anche per l'avvicinamento. Una volta saliti sulla via inizia il divertimento. Ci sono tante possibilità di salita per cui ognuno di noi due si sceglie la via che vuole. La roccia è buona e piena di fessure ed appigli. Nonostante sia piovuto da poco la roccia, esposta al vento, si è asciugata e non si scivola. Raggiungiamo l'ampia sella boscata dove la cresta si interrompe. Dalle tracce deduciamo che questa è una zona di rifugio per animali molto frequentata. Su una cengia erbosa troviamo una buca che sembra l'accesso ad una grotta e ne rileviamo la posizione per condividerla con i nostri amici speleologi. Seguendo un evidente sentiero abbandonato proveniente da chissà dove attraversiamo un ruscello e ci portiamo a prendere la seconda tratta della cresta. La pendenza della via, ripida nel primo tratto, si addolcisce in ambiente boschivo per poi tornare ripida. Arriviamo alla capelletta con la madonnina che rappresenta la cima del Monte Ganna. Dopo una breve pausa per le foto riprendiamo il cammino. Per cambiare percorso optiamo per tornare brevemente sui nostri passi e scendere dal versante nord in prossimità della sella dove passa il sentiero che scende al passo San Michele. Scendiamo il ripido versante boscato senza grosse difficoltà e, una volta scesi sulla pista forestale andiamo in esplorazione verso delle pareti rocciose sotto la cresta ovest che abbiamo appena salito. Raggiungiamo nel bosco la base della prima parete di roccia verticale alta 10-15mt dove notiamo sbiadite scritte indicante vie di arrampicata. Ci abbassiamo e raggiungiamo la seconda falesia, alta anch'essa 10-15mt dove, poco più avanti c'è un intaglio gradinato da cui si può salire facilmente a prendere l'ultimo tratto della cresta ovest. Verificata questa possibilità risaliamo alla pista forestale, che poi diventa sentiero, che ci porta sulla strada asfaltata allo scollinamento del passo San Michele. Per evitare la strada andiamo alla ricerca del sentiero che da San Michele porta a Sant'Antonio. Dopo un po' di ravano desistiamo e risaliamo sulla strada. Col senno di poi, guardando le tracce registrate, eravamo a poche decine di metri dal sentiero cercato. Percorriamo la strada asfaltata con i suoi numerosi tornanti fino a trovare finalmente il sentiero che lambisce un tornante. Il sentiero si immette sull'asfalto poco prima del bivio per Sant'Antonio. Sulla strada torniamo al punto di partenza chiudendo l'anello.
Tempi di percorrenza: salita al Monte Ganna 1h30', discesa 1h24', totale 2h54'.
Meteo: coperto con schiarite, asciutto.
Note: anche questa volta la registrazione della traccia gps mi ha tradito. Ho comunque fatto un copia/incolla con altre tracce e ne è risultato un percorso abbastanza veritiero.