Mot Ganna (m.1094) e Monte della Colonna (m.1203): percorso ad ostacoli!
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Dopo la tempesta di venerdì, Emiliano ed io proviamo a fare una breve escursione senza allontanarci troppo nel caso il tempo dovesse di nuovo volgere al peggio. Dalla Valganna prendiamo per Cunardo e da qui per Mesenzana ma, fatti poco più di un paio di km, una transenna ci blocca la via: seguiamo un furgone fornito di lampeggiante certi che ci faccia da apripista, invece poco dopo siamo costretti ad invertire la marcia perché la strada è invasa da materiale franoso. Incerti sul da farsi torniamo indietro e con l'ultimo briciolo di speranza ci infiliamo tra le viuzze di Brissago Valtravaglia, che si stringono sempre di più e fanno temere di restare incastrati prima o poi... Lasciato finalmente il paesello alle spalle proseguiamo per San Michele ma l'entusiasmo scema allo spettacolo che ci si presenta... l'asfalto non si vede più, solo foglie, rami e ricci di castagne strappati dal vento e dalle piogge notturne... fatte poche centinaia di metri siamo ancora costretti a retrocedere poiché la strada è bloccata da un uomo che sta tentando di liberare la carreggiata da un albero caduto. Lasciamo la macchina poco sotto in prossimità del bivio che porta al Bed and Breakfast La casa del Borgo poco sopra Brissago e ci incamminiamo su strada, anche se viste le condizioni ormai nemmeno sembra esserlo più! Pare infatti di camminare in un bosco, foglie e rami ovunque. Superato il boscaiolo ci imbattiamo in un nuovo ostacolo, una frana ed un altro albero caduto, che oltrepassiamo in un funambolico percorso che non ci esime dall'infangarci per bene! Sempre più determinati a proseguire tuttavia le difficoltà non terminano, e poco oltre fiumi d'acqua invadono la strada poiché i vari pozzetti e tombini sono ostruiti dal fogliame causa anche scarsa manutenzione ordinaria. Cerchiamo di sgorgarli con discreti risultati... È mezzodì inoltrato quando finalmente compare il fuoristrada della protezione civile... A San Michele la situazione non cambia: alberi rovesciati, cassonetti ribaltati, tegole strappate dai tetti... ma la chiesetta dell'XI secolo sembra non aver subito danni e ci accoglie placida mentre i paesani cercano di rimettere ordine... noi intanto vogliamo salire al Mot Ganna (così almeno è scritto su una pianta lungo il cammino) ma di nuovo ci troviamo davanti ad un sentiero sbarrato da arbusti caduti così proseguiamo ancora sulla strada, ma anche in questo caso fatte poche centinaia di metri incontriamo una serie di piante rovesciate dai forti venti e due boscaioli del luogo che tentano di porre rimedio liberando per lo meno questo passaggio. Dopo aver scambiato con loro due parole proseguiamo, ma il nostro avanzare diventa ben presto un vero e proprio percorso ad ostacoli e siamo continuamente costretti a trovare brevi varianti per aggirare alberi abbattuti al suolo... Emiliano non si ferma un attimo dal liberare il passaggio da ramaglie più o meno grandi... poi abbandoniamo il sentiero normale e puntiamo a destra per il Mot Ganna ma dopo poco un sordo rumore di sassi alla nostra sinistra mi porta erroneamente a credere che stia franando la costa... invece con stupore e piacere vediamo sfrecciare sotto di noi sul sentiero appena abbandonato quattro mufloni lanciati in corsa sfrenata verso San Michele... meraviglia della natura!!! Proseguendo sulle bianchissime rocce calcaree del Mot Ganna, di suggestivo impatto visivo, lo stupore è stato anche maggiore... e in quello scenario abbiamo consumato il nostro fugace pasto ammirando il panorama... Delle gocce d'acqua ci rendono dubbiosi sul proseguire o meno verso il vicino Monte della Colonna, ma dopo un percorso così non saranno certo un paio di gocce a fermarci, e poco dopo un debole raggio di sole ci dà il benvenuto su quest'ultima cima e sfiora la croce che la domina. Anche qui la vista appaga gli occhi, di notevole fascino anche il breve percorso su resti di trincea poco sotto la cima... Il nostro giro prevedeva anche la salita al Monte Pian Nave ma dopo i nostri "interventi civili" il tempo è volato via e presto sarebbe calata l'oscurità, quindi siamo ridiscesi per ugual via di salita... Al ritorno il corpo franoso era stato rimosso dalla protezione civile. Escursione piuttosto strana nel singolare svolgimento ma bellissima ed incisiva!!!

Dopo la furiosa tempesta che ha sconvolto le nostre valli tra il pomeriggio e la notte di venerdì e sabato anche un'escursione sulla carta semplicissima (ricordo in proposito un precedente valgannese non da meno... https://www.hikr.org/tour/post88219.html) può diventare un'avventura da ricordare con piacere misto a stupore. E come spesso penso non occorre andare molto lontani a cercarsela quando si ha l'opportunità d'averla "in casa"... ;)
NB. La valutazione T3+ è complessiva e tiene conto delle acrobazie su tronchi e fango oltre alla breve ma ripida digressione su roccia calcarea sul lato W del Monte Ganna, altrimenti sarebbe T1 (asfalto)/T2 (sentieri).
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