Monte della Colonna e Buco del Diavolo

Si sa: sono attratto dalle cavità sotterranee, che siano naturali o artificiali non importa. Cercando qualche notizia riguardo il percorso del "Trincea Trail", sono incappato - rimanendo in zona - nel "Buco del Diavolo". Una volta individuata la località precisa, tramite l'impareggiabile CNS on-line, mi creo un bell'anello (che scopro poi come piuttosto scontato per i locali) in zone a me scomode e sconosciute. Un festivo infrasettimanale si presta benissimo: Ferragosto è ideale.

Dalla piazza del municipio di Cassano Valcuvia, seguendo le numerose indicazioni, ci dirigiamo verso destra accanto al bel vecchio lavatoio: da qui proseguiamo in salita asfaltata fra i parchi delle numerose ville; la strada da asfaltata si fa sterrata e, entrando nel bosco, si porta a raggiungere le costruzioni di Cà di Rocco. Con evidenti caratteristiche di strada militare, la sterrata inanella una serie di tornanti fino a raggiungere un bivio segnalato: a sinistra abbandoniamo il percorso più breve per il Monte San Martino, e continuiamo a destra lungo una pista più stretta, un lungo saliscendi che asseconda l'orografia del ripido versante. Il tracciato termina in corrispondenza del bel valico erboso di San Michele: un rustico gruppo di case ed un magnifico tempietto cinquecentesco (splendidi gli affreschi interni). Seguendo le indicazioni, si imbocca un sentierino stretto nella vegetazione, ma affacciato sul Lago Maggiore; in breve si va ad attraversare una strada asfaltata e si prende la salita a mezzacosta che si porta a raggiungere il crinale nei pressi del Monte Ganna. Il crestone sommitale alterna tratti di sentiero larghi e comodi a sbalzi gradinati fra la rocce del versante settentrionale: uscendo dal bosco si raggiunge la croce di vetta del Monte della Colonna. Un veloce sentiero, talora ripido e sassoso, accompagna fino a raggiungere una pista sterrata che, dopo alcune centinaia di metri sfocia nella carrozzabile per il Monte San Martino in Culmine. A fianco della monumentale chiesa scende un sentiero che, passando presso il parcheggio basso, cala rapidamente nel ripido bosco in direzione del Forte di Vallalta: una serie di regolari tornanti e un tratto di rocce franose ed instabili permette di raggiungere una valletta momentaneamente pianeggiante dove troviamo l'indicazione per il Buco del Diavolo. Seguendo questa deviazione, si sale brevemente nel bosco fino a trovare - circondato da una ringhiera di legno - il camino/ingresso alto detto appunto Buco del Diavolo: non volendo scendere lungo le staffe infisse nella parete, è possibile visitare la sottostante postazione in galleria aggirando ad ovest il roccione che la ospita; il sentiero è un po' esposto e roccioso, ma ben praticabile e consente l'accesso alla cengia dove si apre la solida galleria di accesso basso. Tornati al bivio, si prosegue nella discesa andando a raggiungere le strutture del vasto Forte di Vallalta: la visita permette di farsi un'idea della vastità di ambienti sotterranei che si nascondono quasi insospettabilmente nella montagna. La discesa continua andando ben presto a raggiungere il bivio segnalato successivo alla serie iniziale di tornanti: da qui - meglio usufruendo di un paio di scorciatoie meno monotone rispetto alla pista principale - lungo la via di andata.