Hinter Fiescherhorn e Mönch
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Facendo nostra la filosofia del Carpe diem Oraziano smettiamo di consultare gli oracoli del meteo e delle condizione e confermiamo la nostra intenzione di passare Pasqua e Pasquetta in Oberland; quindi non ci resta che partire alla volta di Fiesch ed iniziare l'avventura.
Per noi la magica porta d'ingresso all' Aletchegletcher è sempre la stessa: Fiescheralp, quest'anno con la novità della discesa da Eggihorn (tra le varie possibilità ci sarebbe anche il trenino dell' Eiger....ma 420 franchi per due biglietti sono decisamente antietici, nonchè una gran ladrata!)
Gli zaini oggi sono piuttosto pesanti e la discesa sulla neve crostosa non è molto agevole, quindi arrivati sul ghiacciaio siamo quasi contenti di pellare e risalire la lunga distesa innevata che ci separa dalla Konkordiahutte, dove ci aspettano per l'ora di cena.
Al rifugio, come al solito, c'è una gran folla e tra un discorso e l'altro ci arriva l'informazione che sulle cime le condizioni non sono ottimali a causa del ghiaccio che quest'anno affiora in ogni dove, ma del resto già lo immaginavamo.
All'alba partiamo per L'Hinter Fiescherhorn, cima a cui lo scorso anno, dopo la salita al Gross Fiescherhorn, avevamo dovuto rinunciare a causa del meteo. Avendo già percorso la salita fino alla Fieschersattel, oggi decidiamo di cambiare itinerario e raggiungere la cima salendo dalla cresta sud, scelta che si rivela azzeccatissima perché oltre a regalarci poi una bella discesa, ci evita la folla e le delicate condizioni del canale che porta alla sella (terminale ingaggiosa, sfasciumi e ghiaccio nella parte alta).
Dalla vetta il panorama è grandioso, inoltre, la luce fredda e il cielo nuvoloso danno un tocco di drammaticità che rende ancora più significativo l?ambiente che ci circonda.
Tornati agli sci puntiamo la bussola sulla nostra nuova destinazione: la Monchhutte, dove passeremo la notte.
In serata, come previsto, il vento inizia a soffiare impetuoso ma all'alba sembra calare quindi con passo spedito (potere dell'acclimatamento) risaliamo senza problemi la normale del Monch fino all'affilata cresta, dove vento però non è per nulla calato...ma, visto che la traccia è buona, con molta attenzione, proseguiamo. Il gps ci informa che abbiamo raggiunto la vetta anche se a parer nostro ci sarebbero ancora un paio di metri da percorrere per raggiungere la calotta terminale...ma tra vento e nebbia è davvero impossibile valutare chi dica il vero e comunque sia oltre sarebbe poco saggio andare, quindi consideriamo la salita terminata e iniziamo a scendere.
Fuori dalla bufera tutto riassume i giusti contorni, possiamo quindi rilassarci e scendere con calma fino agli sci, dove tra nuvole che vanno e vengono e turisti (che vanno e vengono pure loro), concludiamo la nostra avventura.
La strepitosa sciata fino alla Konkordiaplaze, la veloce discesa fino all'uscita del ghiaccio e le curve a scrocco sulle piste di Fiescheralp sono la ciliegina sulla torta di questa mini vacanza in terra Elvetica ( ad onor del vero ci sarebbero anche da citare i 350 metri di risalita finale, ma oggi proprio non li abbiamo sentiti).
Per noi la magica porta d'ingresso all' Aletchegletcher è sempre la stessa: Fiescheralp, quest'anno con la novità della discesa da Eggihorn (tra le varie possibilità ci sarebbe anche il trenino dell' Eiger....ma 420 franchi per due biglietti sono decisamente antietici, nonchè una gran ladrata!)
Gli zaini oggi sono piuttosto pesanti e la discesa sulla neve crostosa non è molto agevole, quindi arrivati sul ghiacciaio siamo quasi contenti di pellare e risalire la lunga distesa innevata che ci separa dalla Konkordiahutte, dove ci aspettano per l'ora di cena.
Al rifugio, come al solito, c'è una gran folla e tra un discorso e l'altro ci arriva l'informazione che sulle cime le condizioni non sono ottimali a causa del ghiaccio che quest'anno affiora in ogni dove, ma del resto già lo immaginavamo.
All'alba partiamo per L'Hinter Fiescherhorn, cima a cui lo scorso anno, dopo la salita al Gross Fiescherhorn, avevamo dovuto rinunciare a causa del meteo. Avendo già percorso la salita fino alla Fieschersattel, oggi decidiamo di cambiare itinerario e raggiungere la cima salendo dalla cresta sud, scelta che si rivela azzeccatissima perché oltre a regalarci poi una bella discesa, ci evita la folla e le delicate condizioni del canale che porta alla sella (terminale ingaggiosa, sfasciumi e ghiaccio nella parte alta).
Dalla vetta il panorama è grandioso, inoltre, la luce fredda e il cielo nuvoloso danno un tocco di drammaticità che rende ancora più significativo l?ambiente che ci circonda.
Tornati agli sci puntiamo la bussola sulla nostra nuova destinazione: la Monchhutte, dove passeremo la notte.
In serata, come previsto, il vento inizia a soffiare impetuoso ma all'alba sembra calare quindi con passo spedito (potere dell'acclimatamento) risaliamo senza problemi la normale del Monch fino all'affilata cresta, dove vento però non è per nulla calato...ma, visto che la traccia è buona, con molta attenzione, proseguiamo. Il gps ci informa che abbiamo raggiunto la vetta anche se a parer nostro ci sarebbero ancora un paio di metri da percorrere per raggiungere la calotta terminale...ma tra vento e nebbia è davvero impossibile valutare chi dica il vero e comunque sia oltre sarebbe poco saggio andare, quindi consideriamo la salita terminata e iniziamo a scendere.
Fuori dalla bufera tutto riassume i giusti contorni, possiamo quindi rilassarci e scendere con calma fino agli sci, dove tra nuvole che vanno e vengono e turisti (che vanno e vengono pure loro), concludiamo la nostra avventura.
La strepitosa sciata fino alla Konkordiaplaze, la veloce discesa fino all'uscita del ghiaccio e le curve a scrocco sulle piste di Fiescheralp sono la ciliegina sulla torta di questa mini vacanza in terra Elvetica ( ad onor del vero ci sarebbero anche da citare i 350 metri di risalita finale, ma oggi proprio non li abbiamo sentiti).
Tourengänger:
Laura.

Communities: Hikr in italiano, Skitouren
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Kommentare (4)