Monte Forciaz (3244 m)
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Nonostante la stagione, la strada della diga è aperta sino in fondo al lago, per cui parto da Surier seguendo il sentiero nel lariceto, dove la presenza di alcuni alberi secolari rende assai suggestivo l’ambiente. Uscito dal bosco, giungo all’Alpe Monte Forciaz e proseguo a NE (tratto orientativamente non semplice) per il Rifugio Chalet de l’Epée, ubicato all’interno del vallone del Bouc. Aggirato sulla destra lo sperone roccioso quotato 2670 m, salgo seguendo la traccia i dolci pendii sino alla base del ghiacciaio di Lepère. Tenendomi al centro-destra, raggiungo il colle con alcuni ripidi zig-zag, svolto a sinistra e sbuco finalmente al sole, dove mi si presenta l’ultimo pendio da affrontare e mediante il quale arrivo in vetta.
La giornata è splendida e fredda ma il sole riesce parzialmente a mitigare. Il panorama a perdita d’occhio e la poca frequentazione odierna sono il fiore all’occhiello per una cima presa d’assalto nei giorni precedenti. Neve in effetti tritata da numerosi passaggi e parecchio crostosa lungo tutto il percorso, non più ottimale per gli sci ma ancora buona per le racchette, anche se tribolo un po’ in discesa sulle pendenze maggiori, causa tendenza a scivolare per mancanza di grip. Peccato che l'itinerario rimanga all’ombra in questo periodo per 3/4 del suo sviluppo, ma l’ambiente è magnifico e merita senz’altro una visita in veste invernale.
In compagnia del fidato Zeus.

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