La Colma Della Croce (1821m) (Da Preglia)
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Oggi ho un giorno libero, quindi decido di farmi un giretto in montagna visto le condizioni meteo accettabili; dò uno sguardo alle cartine e vedo una cima sotto l'Albiona mai salita, cerco su internet ma è inesistente....a posto, è mia.
Lascio la macchina a Canei, sopra Preglia, e decido di salire a piedi già da li pensando che la strada fosse brutta ma piano piano che salgo mi accorgo che il mio povero 600 poteva benissimo farcela; proseguo dunque fino a che non trovo una scorciatoia che mi permette di svagare un pò lo sguardo dal monotono asfalto; seguo il sentiero che aggira sulla destra un piccolo colle e in un oretta circa arrivo ad Onzo (da qui la sbarra non permette di andare avanti per chi si è avventurato in macchina). Io tanto sono a piedi e continuo la mia marcia tra scorciatoie e pezzetti sulla gippabile e in un altra oretta arrivo all'Alpe Fuori; da qui comincia ad esserci abbastanza neve ed oltretutto marcia; dopo le baite proseguo ancora un pò lungo la strada che decido poi di abbandonare per portarmi sulla cresta tutta boscosa ai piedi della colma.
La neve rimane sempre nella stessa quantità anche con la quota, prova che con il caldo di questi giorni la sta mangiando tutta, salgo dunque lentamente attraverso neve marcia, rododendri e giavine, stando sempre attento a non infilare il piede in qualche buca fino a che non vedo spuntare un camoscio da un roccione soprastante; dopo averlo guardato un attimo salgo ancora e guardo a che punto sono con la salita visto che dal roccione su cui era si domina tutta la cresta; constatato che mi manca ancora almeno mezzoretta mi faccio coraggio e continuo la cresta dopo aver aggirato la roccia e dopo un continuo sali e scendi sono all'ultima salita finale. Dopo 3h 30 min sono in cima; gita molto selvaggia e sicuramente non battuta per chi ama la tranquillità.
Si vede bene il Lariè, Albiona e Andromia.
In discesa seguo i miei passi ben evidenti sulla neve marcia.
Lascio la macchina a Canei, sopra Preglia, e decido di salire a piedi già da li pensando che la strada fosse brutta ma piano piano che salgo mi accorgo che il mio povero 600 poteva benissimo farcela; proseguo dunque fino a che non trovo una scorciatoia che mi permette di svagare un pò lo sguardo dal monotono asfalto; seguo il sentiero che aggira sulla destra un piccolo colle e in un oretta circa arrivo ad Onzo (da qui la sbarra non permette di andare avanti per chi si è avventurato in macchina). Io tanto sono a piedi e continuo la mia marcia tra scorciatoie e pezzetti sulla gippabile e in un altra oretta arrivo all'Alpe Fuori; da qui comincia ad esserci abbastanza neve ed oltretutto marcia; dopo le baite proseguo ancora un pò lungo la strada che decido poi di abbandonare per portarmi sulla cresta tutta boscosa ai piedi della colma.
La neve rimane sempre nella stessa quantità anche con la quota, prova che con il caldo di questi giorni la sta mangiando tutta, salgo dunque lentamente attraverso neve marcia, rododendri e giavine, stando sempre attento a non infilare il piede in qualche buca fino a che non vedo spuntare un camoscio da un roccione soprastante; dopo averlo guardato un attimo salgo ancora e guardo a che punto sono con la salita visto che dal roccione su cui era si domina tutta la cresta; constatato che mi manca ancora almeno mezzoretta mi faccio coraggio e continuo la cresta dopo aver aggirato la roccia e dopo un continuo sali e scendi sono all'ultima salita finale. Dopo 3h 30 min sono in cima; gita molto selvaggia e sicuramente non battuta per chi ama la tranquillità.
Si vede bene il Lariè, Albiona e Andromia.
In discesa seguo i miei passi ben evidenti sulla neve marcia.
Tourengänger:
fabioadx

Communities: Hikr in italiano, Montagne di Casa
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Kommentare (7)