Via delle Poiane al San Martino

Una fantastica (ma fredda) giornata alla ricerca di vie un po' nascoste e poco frequentate... SPETTACOLO! 
Però dopo oggi... a mio malgrado, mi son resa conto che delle volte una cascata di ghiaccio può essere più sicura della roccia... 

Oltrepassare la sbarra e seguire la larga carrareccia fino ad una deviazione indicata da segnavia sulla sinistra, ove si imbocca il sentiero per i Pizzetti.
Seguire il sentiero (a tratti esposto e attrezzato con catene) per tre quarti d'ora circa fino a raggiungere un punto panoramico sul Lago con panca in legno.
Una breve e comoda traccia porta alla base della parete retrostante, dove l'attacco della Via delle Poiane (q. 600 m circa) è indicato da una freccia nera un poco sbiadita.

La via è di stampo alpinistico e solo il primo tiro è ben attrezzato a spit: gli altri sono quasi tutti da attrezzare e si incontra qualche chiodo e pochi spit. Soste tutte da attrezzare su alberi. Portare cordini e friends fino al 2 BD. La qualità della roccia non è ottima: fare attenzione.

L1: Salire il diedrino un po' disturbato dalla vegetazione a destra della freccia nera, quindi uscire in placca con un passo un p' delicato (2 spit molto vicini). Proseguire per rocce rotte e fessure puntando ad un piccolo strapiombino, che si vince con un passo un po' delicato. Qui traversare leggermente a destra fino a raggiungere una prima cengia dove si sosta su alberi  -  IV+/V

L2: Dall'uscita del tiro precedente portarsi alla base della successiva parete (chiodo a circa 5 metri da terra ben visibile).
Vincere il diedrino strapiombante, quindi spostarsi leggermente a destra portandosi alla base di una seie di belle fessure, al termine delle quali si traversa a sinistra (piedi in placca). Proseguire per rocce rotte e semplici fino ad un piccolo strapiombino (spit alla base), che si può vincere direttamente oppure, più semplice, aggirarlo a sinistra per rocce rotte  -  IV+/V

L3: Portarsi alla base della parete, dove si sosta o su albero o su spit arrugginito alla base.
Qui abbiamo due possibilità: 

• salire a destra dello spit puntando a tre spit arrugginiti (di cui uno cordonato)  -  6a/A0
• la via originale (quella da noi percorsa) sale a sinistra dello spit sfruttando la bella fessura (da proteggere). Al termine della fessura (chiodo) traversare a sinistra (più facile di quel che sembra) per aggirare lo strapiombo soprastante  -  V

L4: Vincere la fessura sulla destra (da proteggere) e per rocce rotte traversare a destra fino ad un chiodo. Proseguire nella traversata portandosi sotto ad un alberello che si aggira o sulla destra o sulla sinistra per guadagnare, sfruttando buone fessure, la placca soprastante. Spostarsi a sinistra e per rocce rotte proseguire fino al terrazzo successivo dove si sosta  -  IV+

Proseguire a piedi per traccia e facili roccette (di pessima qualità) fino all'ultima paretina preceduta da un ometto in sassi.

L5: Qua è possibile vincere direttamente la paretina sulla destra servendosi di buoni appigli sempre da verificare (IV); in alternativa, portarsi all'estrema destra della parete e per rocce rotte si esce nei pressi del sentiero segnalato (II/III)

Una volta raggiunto il sentiero segnalato, imboccare la traccia che scende verso destra (faccia a monte). Raggiunto il Rifugio Piazza (q. 767 m), percorrere in discesa il Sentiero attrezzato dei Pizzetti (tratti esposti e catene) fino a tornare al punto panoramico con panca in legno (q. 600 m). Da qui come per la salita.

con Peru, Giacomo e Pietro.