TRASALP Budapest-Milano in bici: Donau Radweg, Inn Radweg, Ciclabili Valchiavenna e Adda


Publiziert von NrcSlv , 1. Februar 2019 um 13:56.

Region: Welt » Ungarn
Tour Datum:18 Juni 2012
Mountainbike Schwierigkeit: L - Leicht fahrbar
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR   A   D   H   SK 
Zeitbedarf: 17 Tage
Aufstieg: 2400 m
Abstieg: 2400 m
Strecke:Località attraversate: Budapest, Szentendre, Tahitotfalu, Kisoroszi, Visegrad, Domos, Pilismarol, Esztergom, Sturovo, Muzla, Cenkoy, Krovany, Moca, Radvarn, Patince, Iza, Komarno, Komarom, Klizska Nema, Travnic, Cicov, Klucovec, Medved ov, Sap, Gabcikovo, Vojka, Samorin, Cunovo, Petrzalka, Bratislava, Walfsthal, Hainburg, Stpfenreuth, Eckartsau, Orth, Shonau, Lobau, Wien, Klosterneuburg, Kritzendorf, Greifenstein, Muckendorf, Langenlebarn, Tulln, Kronau, Langenschonaubichl, Pischeldorf, Kleinshonbichl, Zwentendorf, Altenworth, Krems, Stein, Durnstein, Weisenkirken, Wasendorf, St Michael, Spitz, Schwallenbach, Aggsback Markt, Grimsing, Shallemmersdorf, Melk, Pochlarn, Krummnusbaum, Sausenstein, Sarling, Ybbs, Sharlreit, Teuch, Willersbach, Freyenstein, Hosgang, Grein, Tiefenbach, Dornach, Mettensdorf, Mitterkirchen, Hutting, Mitterhaufen, Au, Mautthausen, Langenstein, St Georgen, Abwinden, Linz, Puchenau, Ottensheim, Goldworth, FeldKirken, Ashach, Koser, Obermuhl, Inzell, Au, Schlogen, Freizell, Niederranna, Engelhartszell, Kramesau, Jochenstein, Obernzell, Erlau, Passau, Innstadt, Wernstein, Kreuzberg, Scharding, Suben, Reichersberg, Obernberg, Kirkdorf, Mamlin, Frauenstein, Hagenau, Braunau, Simbach, Bergham, Seiberdorf, Deindorf, Stammham, Marktl, Perach, Neuotting, Toging, Muhldorf, Ebing, Waldkraiburg, Jettenbach, Grafengars, Mittergars, Gars, Au im Wald, Schambach, Bergham, Wasserburg, , Spielberg, Kerschdorf, Griesstatt, Rott, Hocstatt, Schechen, Rosenheim, Thernsau, Altenmarkt, Nussdorf, Erl, Niederndorf, Ebbs, Oberndorf, Kufstein, OberlongKampfen, Aichat, Worgl, Kundl, Breitenbach, Kramsach, Brixlegg, Jeanbach, Schwarz, Tertens, Weer, Wattens, Volders, Hall, Innsbruck, Kematen, Zirl, Inzing, Hatting, Oberhofen, Stams, Motz, Haiming, Schlierenzau, Roppen, Imst, Mils, Shonwies, Zams, Landeck, Urgen, Prutz, Ried, St Cristina, Tosens, Shonegg, Pfunds, Martina, Strada, San Nicla, Resgia, Ramosch, Sur en, Scuol, Ardez, Bos Cha, Guarda, Lavin, Surpunt, Zernez, Brail, La Resgia, S Chanf, Zuoz, Madulan, La Punt, Samedan, Celerina, Sankt Moritz, Silvaplana, Sils, Isola, Maloja, Casaccia, Vicosprano, Castasegna, Villa di Chiavenna, Piuro, Chiavenna, Gordona, Samolaco, Novate Mezzola, Campo Mezzola, Verceia, Dubino, Colico, Lecco, Pescate, Olginate, Airuno, Brivio, Imbersago, Paderno, Trezzo, Vaprio, Cassano, Inzago, Gessate, Gorgonzola, Cernusco, Cologno, Milano
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Volo da Bergamo Orio al Serio a Budapest, Bici e attrezzature da campeggio in scatoloni di imballaggio di biciclette recuperati da Bicimania a Lissone. Dall'areoporto a Budapest ponte delle Catene taxi prenotato in anticipo per le dimensioni necessarie al trasporto delle bici (mini van). Montaggio bici presso il ponte a imballaggi lasciati nell'adiacente area di deposito rifiuti (ritirati immediatamente)
Unterkunftmöglichkeiten:Campeggio in tutte le località di fine tappa. Solo a Pfunds (tappa 15) albergo A Budapest partenza per la prima tappa nello stesso giorno di arrivo con volo da Bergamo

Da Budapest a Milano in bicicletta attraverso Ungheria, Slovacchia, Austria, Germania, Svizzera e Italia.
Si inizia a Budapest, dall'areoporto è praticamente necessario utilizzare un taxi per raggiungere il centro della città e la ciclabile del Danubio.
La si segue alternativamente in Ungheria e Slovaccihia fino a Bratislava da dove di entra in Austria.
Da Vienna a Passau è il tratto più classico del percorso, frequentatissimo, che ci porta alla confluenza di Inn e Danubio, si abbandona la ciclabile del danubio per seguire quella dell'Inn.
A Wasserburg si iniziano a vedere le Alpi, si supera Innsbruck, Landeck e si entra in Svizzera.
La salita al Passo del Maloja non è impegnativa, ma un continuo su e giù con tratti molto più ripidi della statale.
Poi la ripida discesa verso Chiavenna che inizia sulla statale per poi imboccare la ciclabile della Valchiavenna che si segue fino a Dubino, un tratto sulla pericolosissima statale e poi l'ultimo tratto del sentiero Valtellina verso Colico.
Da qui si può seguire la strada del lago ma, per evitare traffico e gallerie è consigliabile prendere il treno fino a Lecco.
Attraversata l'Adda inizia la ciclabile che costeggia il fiume fino a Cassano da dove la ciclabile che segue il naviglio Martesana porta nel cuore di Milano a un paio di Km. dalla stazione di Porta Garibaldi.
Le nostre tappe:
01 Budapest Domos Km.58
02 Domos Komarom Km.77
03 Komarom Cunovo Km.96
04 Cunovo Vienna Km.86
05 Vienna Zwentendorf Km.70
06 Zwentendorf Melk Km.69
07 Melk Au Km.80
08 Au Au-Shlogen Km.90
09 Au-Shlogen Obernberg Km.90
10 Obernberg Muhldorf Km.83
11 Muhldorf Schechen Km.77
12 Schechen Kramsach Km.81
13 Kramsach Stams Km.105
14 Stams Pfunds Km.83
15 Pfunds Zernez Km.67
16 Zernez Piuro Km.91
17 Piuro Casa Km.75 treno Colico-Lecco, a Robbiate deviazione per casa
totale 1381 km

Transalp
Transalp è un termine poco utilizzato da noi ma molto in voga nei paesi dell'Europa settentrionale, dove la traversata in bici delle Alpi è un obiettivo molto apprezzato, sia come evento agonistico che come percorso turistico.
Le direttrici preferite sono quelle da Monaco al lago di Garda-Venezia e attraverso la Valle d'Aosta; la competizione più nota transita per Livigno e i passi circostanti.
Per la nostra traversata abbiamo scelto di seguire Danubio, Inn, Mera e Adda fino a casa, utilizzando piste ciclabili quasi per tutto il percorso.
Ryanair ci ha portato a Budapest , con biciclette e attrezzatura da campeggio impacchettate in due scatoloni da imballaggio trovati da un ciclista.
Raggiungere la città dall'aeroporto in bici è un problema serio, solo autostrade, ma abbiamo scoperto che è possibile prenotare un taxi delle dimensioni adeguate, così appena arrivati abbiamo trovato un pullmino che ci ha portati nel centro di Budapest.
Prepariamo bici e bagagli; con le prime pedalate attraversiamo il Ponte delle Catene per vedere da vicino il palazzo del Parlamento; non siamo abituati a pedalare così carichi e la cosa ci preoccupa.
Riusciamo a evitare la strada trafficata per uscire dalla città utilizzando delle ciclabili che per lunghi tratti costeggiano il Danubio. Nonostante la forte corrente e l'acqua poco invitante le sponde del fiume sono affollate di bagnanti; è la spiaggia di Budapest.
Un ponte ci porta sull'isola di Szentendre che percorriamo fino al piccolo traghetto che ci riporta sulla sponda occidentale e al primo campeggio a Domos.
Ci godiamo la piscina ma saltiamo la cena perché la cucina chiude alle 8 e in paese non c'è nulla. Al mattino altra brutta sorpresa: è sparita la borsa con tutta l'attrezzatura antipioggia.
A Esztergom attraversiamo il Danubio e siamo in Slovacchia, è il tratto con il fondo più accidentato di tutto il percorso.
Rientriamo in Ungheria a Komaron: apprezziamo i bagni termali del campeggio e lo spettacolo di un gruppo folcloristico georgiano.
Riprendiamo lungo la sponda slovacca fino ad una grande chiusa che sbarra il Danubio, poi lo seguiamo, per una trentina di chilometri, sopra l'argine occidentale. Il livello dell'acqua è a pochi centimetri dalla strada e una decina di metri sopra la campagna circostante: una visione davvero inquietante.
Arriviamo a Bratislava, capitale della Slovacchia ma dall'aspetto di un grosso paese.
Ancora pochi chilometri e siamo in Austria a Carnuntum, importante insediamento romano, che garantiva i confini orientali dell'impero.
Poi Vienna: si arriva in centro dopo una serie infinita di parchi, visitiamo la cattedrale e la zona del palazzo imperiale in sella alle nostre bici.
Da qui inizia il tratto più conosciuto e frequentato della ciclabile del Danubio: è un succedersi di piccoli paesi, con case dipinte e grandi monasteri, circondati da vigneti e immersi nei boschi.
Un mattino partiamo sotto la pioggia. In un supermercato troviamo dei robustissimi sacchi della spazzatura austriaci che con l'aiuto di un po' di nastro adesivo ci consentono di riparare almeno i bagagli.
A Linz il cielo è ancora color piombo, ma lentamente torna il sole: sarà l'unico giorno di brutto tempo.
Il fiume scorre a grandi anse fino a Passau dove incontra l'Inn, almeno quattro volte più grande e con il colore tipico delle acque che provengono dai ghiacciai.
Siamo a metà percorso e iniziamo a seguire la ciclabile dell'Inn, meno frequentata e a lunghi tratti non asfaltata.
Entriamo in Germania dopo aver lasciato Braunau, città natale di Hitler; c'è ancora la sua casa dove una pietra, proveniente dal campo di concentramento di Mauthausen, reca la scritta "Per la pace, la libertà e la democrazia, mai più il fascismo. Milioni di morti ricordano."
Iniziano anche i primi saliscendi e poco prima di Wasserburg vediamo per la prima volta, lontano nella foschia, il profilo delle Alpi.
Ancora villaggi colorati, chiesine, campi coltivati, fiori e tanti impianti idroelettrici. Le montagne sono sempre più vicine e a Kufstein torniamo in Austria; è lo stesso percorso del cammino di Santiago Tirolese.
Siamo nella valle di Innsbruck in mezzo alle montagne, campeggiamo a Kramsach; il giorno seguente raggiungiamo la capitale del Tirolo e dopo una breve visita andiamo avanti e pernottiamo accanto al Monastero di Stams, coccolati da due camperisti tedeschi.
Abbiamo percorso 1000 chilometri e siamo solo a 600 metri di quota ma da qui inizieremo a salire; anche la vegetazione cambia e diventa tipicamente alpina. La valle a tratti è stretta e tortuosa; saliamo fino a Pfunds, ultimo paese austriaco, dove non c'è campeggio ma troviamo alloggio in un albergo che a prezzi da rifugio ci offre una camera da sogno.
Ci troviamo a 900 metri e dobbiamo arrivare ai 1500 metri di Zernez ma il percorso comprende anche numerosi saliscendi.
Iniziamo male: dopo qualche chilometro un camionista ci ferma e ci chiede dove stiamo andando; siamo sulla strada del Passo Resia vietata alle bici per le numerose gallerie. Torniamo indietro e scopriamo di aver sbagliato perché arrivati sulla statale anziché scendere per riprendere la ciclabile abbiamo proseguito in salita, peccato!
Entriamo in Svizzera: per un lungo tratto la valle è disabitata; poi, dopo Scoul, il percorso ciclabile sale a mezzacosta e attraversa i tanti paesini sul lato soleggiato della valle.
Da Lavin si ritorna a seguire l'Inn. A Zernez ci sentiamo a casa; il gestore del campeggio parla in italiano.
Ancora qualche chilometro accidentato e siamo sul fondo pianeggiante dell'Engadina che ci porta fino a St. Moritz; il paese sembra a portata di mano ma la ciclabile lo raggiunge con un percorso tortuoso e pieno di saliscendi.
Decidiamo di non seguire suggerimenti della guidina e di costeggiare i laghi di Silvaplana e Sils non sulla strada ma lungo i sentieri dalla sponda meridionale; ci costa qualche tratto a piedi ma ne vale la pena.
Finalmente siamo al Maloja, 1815 metri, vertice della nostra Transalp, a 1200 chilometri dalla partenza e a 180 da casa.
Fatte le doverose foto ricordo iniziamo la discesa fino all'ultimo nostro campeggio sotto la cascata dell'Acquafraggia.
Il giorno seguente continuiamo lungo la ciclabile della Val Bregaglia e poi quella della Valchiavenna fino a Colico; evitiamo il pericoloso tratto lungo il lago utilizzando il treno e da Lecco seguiamo la ciclabile dell'Adda.
A Paderno ultima salita, ancora poco e dopo 17 giorni di pedalate siamo di nuovo a casa.


Tourengänger: NrcSlv
Communities: Hikr in italiano


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Geodaten
 43314.gpx Budapest-Milano: Donau Radweg da Budapest a Passu
 43315.gpx Budapest-Milano: Inn Radweg da Passu al Maloja
 43316.gpx Budapest-Milano: Ciclabile Valchiavenna e Adda dal Maloja a Milano

Galerie


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Kommentare (7)


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igor hat gesagt:
Gesendet am 1. Februar 2019 um 14:02
Wow queste cose sono sensazionali ! Complimenti !

andrea62 hat gesagt:
Gesendet am 1. Februar 2019 um 14:20
Ho apprezzato molto la vostra idea, guarderò poi le fotografie. Trentadue anni fa lessi "Danubio" di Claudio Magris, trovandolo talvolta piacevole talvolta "pesante", ma comunque mi innamorai di quel fiume. Per dire "l'aria" che si respirava all'epoca, due anni prima della caduta del muro, il capitolo sull'Ungheria si apriva con la domanda se fossimo già in ... Asia.
Ciao
Andrea

Francesco hat gesagt:
Gesendet am 1. Februar 2019 um 14:59
..Grandi !!! Complimenti

grandemago hat gesagt:
Gesendet am 1. Februar 2019 um 16:03
Avevo già visto le vostre ciclopiche ciclopedalate in rete, ma non ricordavo dove... ieri vi ho scovato!
Bravi a pubblicare anche su Hikr.

Ciao
Aldo

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 2. Februar 2019 um 14:40
Caspita sei una continua sorpresa ... ne hai vissute di belle avventure ... bravo !

ciao Giorgio

ralphmalph hat gesagt:
Gesendet am 2. Februar 2019 um 15:14
Grandissimi!! Che esperienza fantastica deve essere stata....!!! Le foto parlano da sole...!!!
Complimenti!!!!
Graziano

Angelo & Ele hat gesagt:
Gesendet am 3. Februar 2019 um 09:46
17 giorni in bici attraverso mezza Europa e all' insegna di un viaggio che vi avrà lasciato tanti, tantissimi stupendi ricordi...
Siete fenomenali...
Salutoni!

Angelo + Ele


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